Mentre noi ci concediamo una pausa dal frastuono quotidiano, altrove si accelera. Cantieri che si aprono, piani approvati, progetti annunciati. Tutto prende forma proprio adesso, quando l’attenzione collettiva è più fragile. Coincidenza? O strategia?
In Brianza, questa estate ne è un esempio lampante. Sono partiti i lavori per le tratte B2 e C della Pedemontana, da Lentate sul Seveso ad Arcore e Usmate, con un investimento da oltre un miliardo di euro. L'obiettivo è aprirle al traffico entro il 2028. Contemporaneamente, è tornata sotto i riflettori – anzi, nel silenzio – la contestatissima “tratta D breve”, quella che dovrebbe collegare Vimercate ad Agrate. Undici Comuni della Brianza Est l’hanno bocciata formalmente, parlando di “impatto ambientale enorme” e “assenza di alternative discusse”, chiedendo un ripensamento complessivo su un’opera che rischia di devastare aree agricole e verdi ancora intatte.
Intanto, si approvano nuovi piani urbanistici, si discutono – più o meno realisticamente – progetti per presidi sanitari, svincoli, bretelle e infrastrutture. Tutto in un clima ovattato, quasi sospeso, in cui i cittadini – giustamente distratti – non vengono realmente coinvolti.
Sembra una corsa contro il tempo, ma il dubbio è che sia una manovra ben studiata: agire quando il dibattito pubblico si spegne, quando i riflettori mediatici si spostano su temperature record e bollini rossi in autostrada. In un Paese dove la partecipazione civica è già fragile, l’estate diventa il momento perfetto per approvare decisioni impopolari o avviare progetti senza opposizione.
Costruire, costruire, costruire. Ma per chi?
Non si tratta di essere contro lo sviluppo o di negare l’importanza delle infrastrutture. Ma la sensazione è che si costruisca spesso più per mostrare che per rispondere a reali bisogni. Sempre con quella fretta tipica di chi vuole far partire le ruspe prima che qualcuno possa dire: “Aspettate un attimo, siamo sicuri che sia la strada giusta?”
E così, mentre i cantieri avanzano, diverse associazioni ambientaliste, comitati e gruppi civici locali lanciano l’allarme: interi habitat naturali sono a rischio, con fauna selvatica (tassi, volpi, anfibi, rapaci) minacciata da lavori invasivi, e compensazioni ambientali ancora troppo vaghe o insufficienti.
In questo scenario, il Consiglio provinciale di Monza e Brianza ha approvato all’unanimità – il 22 luglio 2025 – una mozione promossa da “Brianza Rete Comune”, chiedendo alla Regione Lombardia un fondo straordinario per destinare il 100% degli indennizzi ambientali ai Comuni attraversati da Pedemontana e avviare piani di riforestazione e rigenerazione. Un piccolo segnale di attenzione, in mezzo a tanto rumore ovattato.
E allora, mentre molti partono e si lasciano alle spalle le preoccupazioni quotidiane, c’è chi sceglie di restare vigile. Di leggere tra le righe, di osservare con attenzione. A loro va il nostro grazie.
A tutti gli altri, nessun senso di colpa: godetevi la pausa. Ma magari, ogni tanto, tenete un occhio aperto. Anche piccolo.
Perché la democrazia non va in ferie. Ha bisogno di cure costanti, di attenzione continua, di partecipazione vera.
Buone vacanze a tutte e tutti, lettori e lettrici del blog.
Riprendiamoci fiato, ma non smettiamo di pensare.
Nessun commento:
Posta un commento
Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.