lunedì 1 settembre 2025

Canto dei Resistenti. La Pedemontana e il popolo che difende il futuro della Brianza

Dante tra i Resistenti: il Poeta incontra il popolo che lotta per difendere la terra e la bellezza

Dopo il "Canto della Brianza tradita" il Sommo Poeta, in un sogno nuovo, ci conduce oltre le tenebre dell’Inferno, là dove le anime che non si sono arrese cercano riscatto e redenzione. È il Purgatorio della Brianza, popolato da cittadini, associazioni e comitati che, con tenacia e speranza, si oppongono alla Pedemontana. Non più cortigiani ciechi e servi del potere, ma uomini e donne che si uniscono, discutono, organizzano e resistono. La loro salita è faticosa, ma la luce in cima al monte è chiara: il 4 ottobre a Monza, oltre 80 tra associazioni, gruppi civici e partiti scenderanno in piazza per manifestare insieme. Se la voce sarà forte e la partecipazione grande, forse l’autostrada sarà fermata, e la Brianza potrà finalmente intravedere il Paradiso.


CANTO DEI RESISTENTI

Uscito fuor da quell’aura malnata,
mirai un colle ove il popolo s’aduna,
con fronte fiera e voce mai piegata.

Non v’era polver, né calig’ alcuna,
ma un chiaror che nel cielo si levava,
come novella e generosa luna.

“Maestro,” dissi, “qual forza qui trovava
tanti fratelli uniti in compagnia,
ché ognun con l’altro lieto marciava?”


Ed ei: “Son l’alma gente che sfida
la serpe d’asfalto e l’empio cantiere,
con cori e passi contro l’avidia.

Qui vedi il cor che non si fa cadere,
qui non son servi, né corti compiaciute,
ma cittadini forti del volere.

Ottanta voci, e più, già son compiute
in patto chiaro, saldo e fraterno,
ché l’union fa salde mura e scute.

E il dì che porta il nome del gran eterno,
di Francesco che spogliò ogni possanza,
si leveran da Monza al suon moderno.

Vedrai corteo che spezza l’arroganza,
bandiere mosse come al vento vele,
e grido chiaro: ‘Basta! È la speranza.

Se molti alzaran l’anime fedeli,
la via s’aprirà al Paradiso umano,
dove fioriscon campi e non trincee crudeli.

Qui ogni seme sarà dato in mano
ai figli, che vedranno il verde crescere
e non l’asfalto freddo e sovrumano.”


Così cantai di popolo che tessere
saprà con mani nuove il proprio fato,
ché nulla vale il potere senza l’essere.

E un lume acceso, chiaro e mai piegato,
mostrava il Purgatorio come via
che dal dolore muove al risvegliato.

domenica 31 agosto 2025

Segnali di pericolo nel Parco del Meredo

Parco del Meredo (Plis GruBrìa). Segnali stradali lungo la Strada Vicinale ai Boschi di San Pietro

Abbiamo effettuato un sopralluogo nelle aree interessate dai lavori per la realizzazione della tangenziale Meda Sud – Seregno, con l’obiettivo di verificare lo stato di avanzamento del cantiere.

Il cantiere stradale in corrispondenza di Via Cadore a Seregno
Il cantiere stradale in corrispondenza di Via Meredo a Seveso

Nonostante il periodo estivo, i lavori sono proseguiti, seppure a ritmo ridotto, sia nel tratto a nord – compreso tra la ferrovia e via Cadore di Seregno – sia nel tratto a sud, tra via Lecco e via Meredo di Seveso.


Nei pressi dell’ingresso del cantiere in via Po, all’altezza di via Ceredo a Seveso, sono stati installati cartelli stradali per segnalare il cantiere e fornire prescrizioni sul traffico. Ciò che ci ha sorpreso è la presenza di ulteriori cartelli anche lungo la Strada Vicinale ai Boschi di San Pietro, in prossimità dell’incrocio con la Strada Vicinale del Merè: un’area dove dovrebbe vigere il divieto di transito per i mezzi. Tuttavia, sul posto non abbiamo trovato alcuna indicazione ufficiale che lo confermi.

Cartelli stradali che indicano la presenza del cantiere all'incrocio tra la Strada Vicinale ai Boschi di San Pietro e la Strada Vicinale del Merè
Cartello stradale di fine divieto sulla Strada Vicianle ai Boschi di San Pietro (direzione verso Via Saronno)

La situazione è resa ancor più confusa da un ulteriore segnale che, poco dopo, indica la “fine di ogni divieto”. Una scelta che rischia di trasmettere un messaggio ambiguo sia agli operatori del cantiere sia ai cittadini che frequentano il parco, lasciando intendere che quelle strade possano essere utilizzate dai veicoli.

Il cartello che indica l'ingresso del cantiere visto dall'incrocio tra la Strada Vicinale ai Boschi di San Pietro e la Strada Vicinale del Merè

La mancanza di segnaletica chiara, che indichi in modo inequivocabile il divieto di transito sulle strade vicinali del Parco, insieme all’assenza del nome delle vie, alimenta la nostra preoccupazione. D’altronde, la vicenda della rotonda tracciata nel parco – poi rimossa solo dopo le nostre segnalazioni – ci insegna che è necessario mantenere alta l’attenzione.

Via Po (Meda)

Un’ulteriore nota dolente riguarda l’informazione al pubblico: ci sarebbe piaciuto che la stessa solerzia dedicata all’apposizione della segnaletica stradale fosse stata riservata anche al cartello di cantiere, corredato da una piantina aggiornata della tangenziale. Ad oggi, infatti, sul sito di Pedemontana compare ancora la rotonda, nonostante le correzioni annunciate.

Via Ceredo (Seveso)

In attesa di maggiore chiarezza, ribadiamo l’importanza di garantire trasparenza e correttezza delle informazioni, affinché i lavori procedano nel rispetto non solo delle tempistiche, ma anche della tutela del territorio e di chi lo vive quotidianamente.

giovedì 28 agosto 2025

Uniti per fermare la Pedemontana: sempre più voci insieme per salvare il verde della Brianza


La mobilitazione contro la Pedemontana cresce ogni giorno. Dopo l’appello lanciato a luglio da Comitato NO Pedemontana, Comitato per la difesa del territorio, Comitato Ferma Ecomostro, Comitato Suolo Libero, sono già decine le realtà che hanno scelto di aderire alla manifestazione del 4 ottobre alle ore 15:00 in Piazza Roma a Monza.

👉 Ad oggi, 28 agosto 2025, si contano:

  • 55 tra associazioni, comitati, gruppi civici e culturali
  • 25 liste civiche, partiti e gruppi politici

➡️ Già 80 adesioni complessive, e la lista è in continuo aggiornamento!

Un fronte ampio e variegato che unisce:

  • Comitati locali e cittadini, da Sant’Albino a S. Fruttuoso, da Agrate a Monza, impegnati nella difesa dei quartieri e dei beni comuni.
  • Associazioni ambientaliste come Legambiente, Fiab, GUFI, LAV, Apincittà, che ricordano quanto il progetto minacci parchi, boschi e corridoi verdi fondamentali per la Brianza.
  • Movimenti giovanili e climatici, da Fridays for Future a Parents for Future, insieme agli studenti di Monza, Brianza e Lombardia.
  • Associazioni sociali e culturali, come Arci Scuotivento, Casa delle Donne Desio, Campsirago Residenza, Bloom Mezzago, a dimostrazione che la difesa del territorio è anche difesa della vita culturale e comunitaria.
  • ANPI e realtà della memoria storica, che ricordano come la tutela del territorio sia un valore democratico e di civiltà.
  • Liste civiche e forze politiche, dal livello locale a quello regionale, unite per chiedere uno stop al progetto e un futuro diverso per la mobilità lombarda.

📣 La manifestazione del 4 ottobre sarà una grande occasione per mostrare questa unità: cittadini, associazioni, comitati e amministratori insieme per dire NO a un’opera inutile, dannosa e costosissima, e per proporre alternative concrete e sostenibili: più trasporto pubblico, più ferrovia, più mobilità intelligente.

✋ Fermare la Pedemontana significa difendere il verde che ci resta e costruire un futuro migliore per la Brianza. Il 4 ottobre facciamo sentire la nostra voce. Tutti insieme.

Gruppi promotori:

  1. Comitato NO Pedemontana
  2. Comitato per la difesa del territorio NO Autostrada Pedemontana
  3. Comitato Ferma Ecomostro tratta D Breve
  4. Comitato Suolo Libero

Associazioni e gruppi aderenti (lista in aggiornamento):

  1. Comitato quartiere Sant’Albino 
  2. Comitato via Blandoria 
  3. Comitato Aria Pulita Monza 
  4. Comitato per il Parco A. Cederna 
  5. Comitato La Villa reale è anche mia 
  6. Comitato pro Buon Pastore 
  7. Comitato a salvaguardia del Buon Pastore 
  8. Comitato Ospedale Umberto I 
  9. Presidio ex Macello 
  10. Comitato Sai cosa vorremmo in Comune 
  11. Comitato S. Fruttuoso Bene Comune 
  12. Osservatorio antimafie MB Peppino Impastato 
  13. Fiab - Monza in bici  
  14. NaturalMente a.p.s. Bergamo
  15. Comitato Homate - Agrate Brianza 
  16. BOA Brianza Oltre l'Arcobaleno aps 
  17. GUFI - Gruppo Unitario per le Foreste Italiane 
  18. Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Sud Milano 
  19. Associazione Un palcoscenico per i ragazzi 
  20. Associazione Minerva
  21. Arci Scuotivento - Monza
  22. DESBRI - Distretto di Economia Solidale della Brianza 
  23. Casa delle Donne Desio 
  24. Desio Città Aperta
  25. ANPI sez. Le donne della resistenza di Bellusco, Burago, Mezzago e Ornago
  26. Fridays for future Vimercate
  27. Tenda della Pace Bellusco
  28. Proloco Bellusco
  29. Blog Brianza Centrale 
  30. ANPI sez. "Livio Colzani" di Seregno 
  31. Legambiente Seregno
  32. Unione degli studenti - Monza e Brianza
  33. Unione degli studenti - Lombardia
  34. Seveso Memoria di parte
  35. La Chiave di Sol - Ornago 
  36. LAV - Nazionale 
  37. AbcDesio
  38. Comitato Civico Ambiente
  39. Comitato Attuare la Costituzione 
  40. Arci la Lo.Co. - Osnago
  41. Libera Monza e Brianza
  42. Campsirago Residenza
  43. Parents for Future - Milano 
  44. Donne in campo - Lombardia
  45. Associazione Schierarsi - Monza e Brianza 
  46. Associazione Sulé Onlus - Agrate Brianza
  47. Apincittà Monza
  48. Usciamone Vivi
  49. COOP Bloom Mezzago
  50. Gaspaccio APS
  51. Laicitalia APS

Liste civiche, i partiti e i gruppi politici (lista in aggiornamento):

  1. Brianza Rete Comune
  2. La Rondine
  3. Vivi Lissone
  4. Vimercate Futura
  5. Federazione Provinciale del Partito Democratico - Monza e Brianza
  6. Movimento 5 Stelle - Monza e Brianza
  7. Movimento Patto Civico Lombardia 
  8. LabMonza 
  9. MonzAttiva 
  10. Il Listone - Lissone
  11. Mezzago Democratica
  12. AVS Alleanza Verdi e Sinistra - Monza e Brianza 
  13. Lista Civica Rinnovamento - Caponago 
  14. Sinistra Italiana - Monza e Brianza
  15. Partito Democratico - Vimercate
  16. Cittadini in Movimento - Vimercate
  17. Indipendenti a Sinistra - AVS Vimercate
  18. Partito Democratico - Ornago 
  19. Partito Democratico - Agrate Brianza
  20. Lista Civica Desio Bene Comune 
  21. Rifondazione Comunista - Regione Lombardia 
  22. Partito Comunista Italiano - Monza e Brianza
  23. Lista Civica Italiana 
  24. Io scelgo Villasanta 
  25. Partito Democratico - Carnate

 

Per aderire  cliccare qui

lunedì 25 agosto 2025

Mariano Comense, dalla brughiera al futuro: ottant’anni fa la “grande Scampagnata de l’Unità”

Mariano Comense - Festival dell'Unità 1945 - Francesco Scotti (primo a destra) sul palco guarda la folla - Ruggero Grieco al microfono, circondato da numerosi
compagni.

Un palco improvvisato nella brughiera, una folla attenta e curiosa, il sole di fine estate che filtra tra gli alberi. La fotografia scattata il 2 settembre 1945 a Mariano Comense racconta un momento unico: Ruggero Grieco, dirigente comunista e antifascista, parla al microfono con accanto i compagni; a destra, sorridente e fiero, Francesco Scotti guarda la gente radunata. Sul retro della foto, poche parole a matita fissano per sempre l’istante: “Festa dell’Unità // Mariano Comense // 2 Sett. 1945 // Parla Grieco”.

Quel giorno sarebbe rimasto nella memoria come la prima Festa de l’Unità d’Italia, la “Grande scampagnata de l’Unità”: un raduno popolare che unì lavoratori, famiglie, giovani e partigiani. Milano era semidistrutta dai bombardamenti e la scelta cadde su Mariano Comense, dove le fabbriche sfollate, come la Breda, avevano portato con sé una forte comunità operaia.


Il paese si trasformò in un villaggio improvvisato. Casette di legno e corridoi furono ribattezzati via Gramsci, via Lenin e piazza Garibaldi. I muri erano tappezzati di manifesti, e la gente arrivava in bicicletta, in camion, sui treni delle Ferrovie Nord. C’erano giochi popolari, musica, spettacoli per bambini e persino incontri di pugilato. Non era possibile vendere cibo sul luogo della festa, a causa delle rigide disposizioni annonarie, e per questo i partecipanti erano invitati a portare con sé la colazione al sacco. Ciononostante, il vino e le bevande distribuite tra gli stand rendevano l’atmosfera festosa. A chiudere la giornata, i discorsi di grandi figure come Giancarlo Pajetta e Luigi Longo e il saluto di un cappellano partigiano ai Volontari della Libertà.


La prima manifestazione di massa a sostegno del giornale l’Unità fu organizzata grazie all’impegno di Stefano “Willy” Schiapparelli, allora responsabile della diffusione del quotidiano. Fu lui, come ricordava Amerigo Terenzi in un’intervista del 1954, a “improvvisare” la festa di Mariano Comense del 2 settembre 1945, superando anche qualche dubbio iniziale di Luigi Longo.

Il risultato fu straordinario: oltre 200.000 persone raggiunsero Mariano in un’Italia appena uscita dalla guerra, dando vita a una mobilitazione di popolo senza precedenti. “Una cosa mai vista – scrisse Terenzi – nessuno avrebbe mai creduto possibile in quell’epoca con gli scarsi mezzi e le scarse esperienze che avevamo”. Lo stesso Palmiro Togliatti si interessò personalmente a quell’iniziativa, intuendone la portata politica e sociale.

Ne l’Unità dell’epoca il programma venne annunciato con toni trionfalistici: “musiche, cori, danze, alberi della cuccagna, corse nei sacchi e una ricchissima tombola all’americana”. Nessuno spiegò cosa avesse di particolare questa tombola per meritarsi l’aggettivo “americano”; certo è che i premi furono modesti, in un Paese segnato dalla miseria e dalla guerra finita da appena quattro mesi.

Un altro avviso, ancora più eloquente, ricordava ai partecipanti che – per rispettare le rigide disposizioni annonarie – non sarebbe stato possibile vendere cibo sul luogo della festa. Per questo si invitavano i presenti a portare con sé la colazione al sacco: un segno dei tempi difficili, ma anche della forza di una comunità che voleva ritrovarsi.

La brughiera si trasformò in un “villaggio boschereccio”, come lo descrisse con passione Elio Vittorini – allora caporedattore dell’edizione milanese de l’Unità – dove si ballava, si giocava, si provava a dimenticare vent’anni di dittatura e guerra, e si immaginava la nuova Italia che stava nascendo.

Nell’edizione del 6 settembre lo stesso giornale annunciò con orgoglio che la sottoscrizione a sostegno de l’Unità aveva superato gli undici milioni di lire. Un risultato enorme, se si pensa che allora il quotidiano costava appena tre lire.


L’80° anniversario: la Festa che unisce


📅 5-6-7 settembre 2025
📍 Mariano Comense – Parco dei Vivai – via dei Vivai, 8

Ottant’anni dopo, la storia torna protagonista. Il Partito Democratico comense invita tutta la cittadinanza a celebrare l’anniversario della prima Festa de l’Unità con una tre giorni di iniziative:
  • dibattiti e incontri politici con ospiti nazionali,
  • concerti e spettacoli,
  • stand gastronomici e cucina popolare,
  • attività per famiglie e bambini,
  • momenti di memoria e comunità.

La Festa che unisce non è solo un ricordo, ma un appuntamento che guarda al futuro, rinnovando lo spirito di partecipazione e di speranza che già nel 1945 riempì la brughiera di Mariano Comense.

 

Il programma della festa

 

 

Rassegna stampa

Il Giorno, 1 settembre 2025

 

Festa delle Api 2025: a Ponte Lambro un weekend di natura, gusto e cultura


Grandi novità per la sedicesima edizione della Festa delle Api, che si terrà nel weekend di sabato 13 e domenica 14 settembre 2025 presso Villa Guaita di Ponte Lambro.

La manifestazione – dedicata al mondo dell’apicoltura e dell’agricoltura biologica – è organizzata come sempre dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, in collaborazione con un gruppo di apicoltori locali e con il sostegno e patrocinio del Comune di Ponte Lambro, entrato lo scorso anno nel circuito nazionale de “Le Città del Miele”.


Così spiegano Moreno Casotto e Loris Galliani, referenti del Circolo Ambiente:

“La Festa delle Api si svolgerà nel parco di Villa Guaita durante tutto il weekend. La principale novità sarà l’apertura serale del sabato, con un’apericena a cura di Una Bottega di Rione, che proporrà piatti vegetariani e vegani. Non mancheranno le birre artigianali di Herba Monstrum Brewery, momenti musicali e uno spettacolo di lettura animata. Il cuore della Festa sarà come sempre il mercato agricolo, con degustazioni e vendita di mieli locali e prodotti biologici, oltre a conferenze e laboratori per apicoltori, professionisti e appassionati. Inoltre, grazie alla collaborazione con Slow Food di Como e Lecco, proporremo una serie di eventi sul tema della biodiversità, dal titolo ‘Senza api niente cibo’”.

Durante la manifestazione si terranno anche degustazioni guidate dei mieli del territorio e le tradizionali visite agli alveari. Dopo il successo dello scorso anno, torna il concorso di poesie e racconti “Il dolce perdono”, ispirato a un verso di Emily Dickinson, con la partecipazione dell’artista Simone Savogin: sabato 13 ci sarà lo slam con i finalisti, mentre la premiazione si svolgerà domenica 14. Non mancheranno laboratori per bambini, animazione e musica per tutte le età.


Concludono i referenti del Circolo Ambiente:

“Un ringraziamento particolare agli apicoltori del territorio, con cui lavoriamo fianco a fianco, e all’Amministrazione comunale di Ponte Lambro per il sostegno e per la disponibilità degli spazi di Villa Guaita”.

L’appuntamento è quindi per sabato 13 settembre (pomeriggio e sera) e domenica 14 settembre (tutta la giornata), presso Villa Guaita (accesso da piazza Puecher, Ponte Lambro).

Per maggiori informazioni: www.festadelleapi.it

Sotto il segno della scoperta: una serata tra archeologia e natura a Castelseprio


Il 13 settembre 2025 il Parco Archeologico di Castelseprio apre le sue porte a un’esperienza capace di intrecciare storia, arte e natura in un’atmosfera suggestiva.

A partire dalle ore 18.00, il Direttore del Parco guiderà i visitatori in un itinerario tra le rovine dell’antica Castelseprio, svelando testimonianze archeologiche, documenti e opere d’arte che raccontano secoli di storia e misteri ancora da scoprire.

Ma la serata non si ferma qui. Alle ore 20.00, dopo la visita archeologica, sarà la volta di un’esplorazione naturalistica condotta dalle Guardie Ecologiche Volontarie del Plis Insubria Olona. Un percorso notturno tra silenzi, ombre e suoni del bosco, per conoscere più da vicino la fauna che abita il Parco, seguendo tracce e segnali spesso invisibili di giorno. Un vero e proprio viaggio doppio, tra memoria e paesaggio, pensato per chi desidera vivere Castelseprio da una prospettiva inedita.

La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria. In caso di maltempo l’evento sarà sospeso.

Informazioni pratiche

Partenza visite: Info Point del Parco Archeologico, Via Castelvecchio 1513 – 21050 Castelseprio (VA)

Orari:

  • 18:00 → Visita archeologica
  • 20:00 → Visita archeologica + naturalistica
  • Nota: per la visita naturalistica delle 20:00 non è possibile portare animali domestici.

Consigli utili: abbigliamento comodo e scarpe adeguate, torcia elettrica, utilizzo del parcheggio tra via Castelvecchio e via Robinie (10 minuti a piedi fino all’Info Point).

Prenotazioni:

Pino silvestre: dalla Pineta Pedemontana lombarda un progetto che può ispirare anche la Brianza

Pineta di Pino silvestre (Pinus sylvestris). Fonte immagine: Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate

Il pino silvestre, specie simbolo della Pineta Pedemontana Lombarda, sarà al centro di un progetto di conservazione che ha ottenuto il sostegno del WWF Italia. L’iniziativa, portata avanti da WWF Insubria insieme al Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, è una delle quattro selezionate a livello nazionale dal Programma Bandi 2025.

Un riconoscimento importante, che porta attenzione su un patrimonio naturale fragile e minacciato, ma che può diventare anche un modello replicabile per aree verdi vicine a noi, compresa la Brianza, dove la pressione del consumo di suolo, delle specie invasive e dei cambiamenti climatici si fa sentire in modo sempre più evidente.

L’obiettivo è duplice: conservare e rinnovare il pino silvestre e allo stesso tempo migliorare la sicurezza idrogeologica di un territorio già colpito da fenomeni di erosione e da eventi meteorologici estremi, come la tempesta del luglio 2023 che ha abbattuto migliaia di alberi.

Il progetto prevede la rimozione delle specie aliene invasive (quercia rossa, robinia, ciliegio tardivo), che stanno soffocando la biodiversità autoctona, e la piantumazione di giovani pini protetti da gabbie, oltre alla manutenzione di sentieri naturalistici frequentati da escursionisti e famiglie.

Pino silvestre. Fonte immagine: Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate

«La collaborazione tra ente parco, associazioni e comunità locali è la chiave per una gestione efficace e duratura del territorio»
, ha sottolineato il presidente del Parco della Pineta, Mario Clerici.

Dal canto suo, Matteo Colaone, vicepresidente del WWF Insubria, ha invitato i cittadini a unirsi come volontari: «Preservare il pino silvestre significa mantenere l’equilibrio ecologico e il paesaggio. È un impegno che riguarda tutti».

La Brianza non è lontana dalla Pineta Pedemontana, e pur con le sue differenze ambientali vive problematiche simili: erosione del suolo, frammentazione degli habitat, specie esotiche invasive.

Progetti come questo mostrano che con il lavoro congiunto di enti, associazioni e cittadini è possibile proteggere le specie autoctone e rafforzare la resilienza del territorio. Un segnale positivo che merita attenzione anche qui da noi.