mercoledì 15 gennaio 2020

WWF: liberiamo i fiumi, rigeneriamo le città e i territori

Lo stato degli ecosistemi di acqua dolce, tra i più minacciati sul pianeta, è estremamente critico: in Europa ben il 60% delle acque non è in un buono “stato di salute”. In Italia solo il 43% dei 7494 fiumi monitorati è in un “buono stato ecologico”, come richiesto nella Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE), mentre il 41% è ben al di sotto dell’obiettivo di qualità e un 16% non è nemmeno stato classificato. Ancor più grave la situazione dei 347 laghi, di cui solo il 20% è “in regola” con la normativa europea.

Inoltre, nel nostro Paese si è irresponsabilmente costruito in aree pericolose e la percentuale di suolo consumato all’interno delle aree lungo i fiumi a pericolosità idraulica elevata è del 7,3%, mentre è del 10,5% nelle aree a pericolosità media, lasciando così oltre 7,7 milioni di italiani a rischio idrogeologico. (ISPRA).

Il WWF approfondisce nel documento alcuni prioritari aspetti del governo delle acque soprattutto in ambito urbano e fornisce alcune proposte concrete per recuperare le funzioni ecologiche del territorio partendo da alcuni casi di città europee che potrebbero essere riproposte nelle nostre città, dove orami vive più di un terzo della popolazione italiana.

Torrente Lura: mappa degli interventi di riqualificazione fluviale
Tra gli esempi, assieme ai “sistemi di drenaggio urbano sostenibile” (Ruscello di Gohard, Nantes, Fiume Sprea, Berlino), tra quelli di “riqualificazione fluviale in città” troviamo il Torrente Lura (Fiume Marden, Calne, Fiume Isar, Monaco, Fiume Ravensbourne, Londra, Rio Mareta, Vipiteno, Fiume Great Ouse, Milton Keynes, Fiume Vidå, Tønder, Fiume Mayesbrook , Fiume Gallego, Zuera, il progetto europeo Horizon2020 “clever cities”).

Per scaricare il rapporto "Liberiamo i fiumi" del WWF cliccare qui.

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