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Mariano Comense - Festival dell'Unità 1945 - Francesco Scotti (primo a destra) sul palco guarda la folla - Ruggero Grieco al microfono, circondato da numerosi compagni. |
Un palco improvvisato nella brughiera, una folla attenta e curiosa, il sole di fine estate che filtra tra gli alberi. La
fotografia scattata il 2 settembre 1945 a Mariano Comense racconta un momento unico:
Ruggero Grieco, dirigente comunista e antifascista, parla al microfono con accanto i compagni; a destra, sorridente e fiero,
Francesco Scotti guarda la gente radunata. Sul retro della foto, poche parole a matita fissano per sempre l’istante:
“Festa dell’Unità // Mariano Comense // 2 Sett. 1945 // Parla Grieco”.
Quel giorno sarebbe rimasto nella memoria come la
prima Festa de l’Unità d’Italia, la “Grande scampagnata de l’Unità”: un raduno popolare che unì lavoratori, famiglie, giovani e partigiani. Milano era semidistrutta dai bombardamenti e la scelta cadde su Mariano Comense, dove le fabbriche sfollate, come la Breda, avevano portato con sé una forte comunità operaia.

Il paese si trasformò in un villaggio improvvisato. Casette di legno e corridoi furono ribattezzati via Gramsci, via Lenin e piazza Garibaldi. I muri erano tappezzati di manifesti, e la gente arrivava in bicicletta, in camion, sui treni delle Ferrovie Nord. C’erano giochi popolari, musica, spettacoli per bambini e persino incontri di pugilato. Non era possibile vendere cibo sul luogo della festa, a causa delle rigide disposizioni annonarie, e per questo i partecipanti erano invitati a portare con sé la colazione al sacco. Ciononostante, il vino e le bevande distribuite tra gli stand rendevano l’atmosfera festosa. A chiudere la giornata, i discorsi di grandi figure come Giancarlo Pajetta e Luigi Longo e il saluto di un cappellano partigiano ai Volontari della Libertà.
La prima manifestazione di massa a sostegno del giornale
l’Unità fu organizzata grazie all’impegno di
Stefano “Willy” Schiapparelli, allora responsabile della diffusione del quotidiano. Fu lui, come ricordava
Amerigo Terenzi in un’intervista del 1954, a “improvvisare” la festa di Mariano Comense del 2 settembre 1945, superando anche qualche dubbio iniziale di Luigi Longo.
Il risultato fu straordinario: oltre 200.000 persone raggiunsero Mariano in un’Italia appena uscita dalla guerra, dando vita a una mobilitazione di popolo senza precedenti.
“Una cosa mai vista – scrisse Terenzi –
nessuno avrebbe mai creduto possibile in quell’epoca con gli scarsi mezzi e le scarse esperienze che avevamo”. Lo stesso Palmiro Togliatti si interessò personalmente a quell’iniziativa, intuendone la portata politica e sociale.
Ne
l’Unità dell’epoca il programma venne annunciato con toni trionfalistici:
“musiche, cori, danze, alberi della cuccagna, corse nei sacchi e una ricchissima tombola all’americana”. Nessuno spiegò cosa avesse di particolare questa tombola per meritarsi l’aggettivo “americano”; certo è che i premi furono modesti, in un Paese segnato dalla miseria e dalla guerra finita da appena quattro mesi.
Un altro avviso, ancora più eloquente, ricordava ai partecipanti che – per rispettare le rigide disposizioni annonarie – non sarebbe stato possibile vendere cibo sul luogo della festa. Per questo si invitavano i presenti a portare con sé la colazione al sacco: un segno dei tempi difficili, ma anche della forza di una comunità che voleva ritrovarsi.
La brughiera si trasformò in un “villaggio boschereccio”, come lo descrisse con passione
Elio Vittorini – allora caporedattore dell’edizione milanese de
l’Unità – dove si ballava, si giocava, si provava a dimenticare vent’anni di dittatura e guerra, e si immaginava la nuova Italia che stava nascendo.
Nell’edizione del 6 settembre lo stesso giornale annunciò con orgoglio che la sottoscrizione a sostegno de l’Unità aveva superato gli undici milioni di lire. Un risultato enorme, se si pensa che allora il quotidiano costava appena tre lire.
L’80° anniversario: la Festa che unisce
📅 5-6-7 settembre 2025
📍 Mariano Comense – Parco dei Vivai – via dei Vivai, 8
Ottant’anni dopo, la storia torna protagonista. Il Partito Democratico comense invita tutta la cittadinanza a celebrare l’anniversario della prima Festa de l’Unità con una tre giorni di iniziative:
- dibattiti e incontri politici con ospiti nazionali,
- concerti e spettacoli,
- stand gastronomici e cucina popolare,
- attività per famiglie e bambini,
- momenti di memoria e comunità.
La
Festa che unisce non è solo un ricordo, ma un appuntamento che guarda
al futuro, rinnovando lo spirito di partecipazione e di speranza che già
nel 1945 riempì la brughiera di Mariano Comense.
Il programma della festa
Rassegna stampa
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Il Giorno, 1 settembre 2025 |