lunedì 1 settembre 2025

Canto dei Resistenti. La Pedemontana e il popolo che difende il futuro della Brianza

Dante tra i Resistenti: il Poeta incontra il popolo che lotta per difendere la terra e la bellezza

Dopo il "Canto della Brianza tradita" il Sommo Poeta, in un sogno nuovo, ci conduce oltre le tenebre dell’Inferno, là dove le anime che non si sono arrese cercano riscatto e redenzione. È il Purgatorio della Brianza, popolato da cittadini, associazioni e comitati che, con tenacia e speranza, si oppongono alla Pedemontana. Non più cortigiani ciechi e servi del potere, ma uomini e donne che si uniscono, discutono, organizzano e resistono. La loro salita è faticosa, ma la luce in cima al monte è chiara: il 4 ottobre a Monza, oltre 80 tra associazioni, gruppi civici e partiti scenderanno in piazza per manifestare insieme. Se la voce sarà forte e la partecipazione grande, forse l’autostrada sarà fermata, e la Brianza potrà finalmente intravedere il Paradiso.


CANTO DEI RESISTENTI

Uscito fuor da quell’aura malnata,
mirai un colle ove il popolo s’aduna,
con fronte fiera e voce mai piegata.

Non v’era polver, né calig’ alcuna,
ma un chiaror che nel cielo si levava,
come novella e generosa luna.

“Maestro,” dissi, “qual forza qui trovava
tanti fratelli uniti in compagnia,
ché ognun con l’altro lieto marciava?”


Ed ei: “Son l’alma gente che sfida
la serpe d’asfalto e l’empio cantiere,
con cori e passi contro l’avidia.

Qui vedi il cor che non si fa cadere,
qui non son servi, né corti compiaciute,
ma cittadini forti del volere.

Ottanta voci, e più, già son compiute
in patto chiaro, saldo e fraterno,
ché l’union fa salde mura e scute.

E il dì che porta il nome del gran eterno,
di Francesco che spogliò ogni possanza,
si leveran da Monza al suon moderno.

Vedrai corteo che spezza l’arroganza,
bandiere mosse come al vento vele,
e grido chiaro: ‘Basta! È la speranza.

Se molti alzaran l’anime fedeli,
la via s’aprirà al Paradiso umano,
dove fioriscon campi e non trincee crudeli.

Qui ogni seme sarà dato in mano
ai figli, che vedranno il verde crescere
e non l’asfalto freddo e sovrumano.”


Così cantai di popolo che tessere
saprà con mani nuove il proprio fato,
ché nulla vale il potere senza l’essere.

E un lume acceso, chiaro e mai piegato,
mostrava il Purgatorio come via
che dal dolore muove al risvegliato.

domenica 31 agosto 2025

Segnali di pericolo nel Parco del Meredo

Parco del Meredo (Plis GruBrìa). Segnali stradali lungo la Strada Vicinale ai Boschi di San Pietro

Abbiamo effettuato un sopralluogo nelle aree interessate dai lavori per la realizzazione della tangenziale Meda Sud – Seregno, con l’obiettivo di verificare lo stato di avanzamento del cantiere.

Il cantiere stradale in corrispondenza di Via Cadore a Seregno
Il cantiere stradale in corrispondenza di Via Meredo a Seveso

Nonostante il periodo estivo, i lavori sono proseguiti, seppure a ritmo ridotto, sia nel tratto a nord – compreso tra la ferrovia e via Cadore di Seregno – sia nel tratto a sud, tra via Lecco e via Meredo di Seveso.


Nei pressi dell’ingresso del cantiere in via Po, all’altezza di via Ceredo a Seveso, sono stati installati cartelli stradali per segnalare il cantiere e fornire prescrizioni sul traffico. Ciò che ci ha sorpreso è la presenza di ulteriori cartelli anche lungo la Strada Vicinale ai Boschi di San Pietro, in prossimità dell’incrocio con la Strada Vicinale del Merè: un’area dove dovrebbe vigere il divieto di transito per i mezzi. Tuttavia, sul posto non abbiamo trovato alcuna indicazione ufficiale che lo confermi.

Cartelli stradali che indicano la presenza del cantiere all'incrocio tra la Strada Vicinale ai Boschi di San Pietro e la Strada Vicinale del Merè
Cartello stradale di fine divieto sulla Strada Vicianle ai Boschi di San Pietro (direzione verso Via Saronno)

La situazione è resa ancor più confusa da un ulteriore segnale che, poco dopo, indica la “fine di ogni divieto”. Una scelta che rischia di trasmettere un messaggio ambiguo sia agli operatori del cantiere sia ai cittadini che frequentano il parco, lasciando intendere che quelle strade possano essere utilizzate dai veicoli.

Il cartello che indica l'ingresso del cantiere visto dall'incrocio tra la Strada Vicinale ai Boschi di San Pietro e la Strada Vicinale del Merè

La mancanza di segnaletica chiara, che indichi in modo inequivocabile il divieto di transito sulle strade vicinali del Parco, insieme all’assenza del nome delle vie, alimenta la nostra preoccupazione. D’altronde, la vicenda della rotonda tracciata nel parco – poi rimossa solo dopo le nostre segnalazioni – ci insegna che è necessario mantenere alta l’attenzione.

Via Po (Meda)

Un’ulteriore nota dolente riguarda l’informazione al pubblico: ci sarebbe piaciuto che la stessa solerzia dedicata all’apposizione della segnaletica stradale fosse stata riservata anche al cartello di cantiere, corredato da una piantina aggiornata della tangenziale. Ad oggi, infatti, sul sito di Pedemontana compare ancora la rotonda, nonostante le correzioni annunciate.

Via Ceredo (Seveso)

In attesa di maggiore chiarezza, ribadiamo l’importanza di garantire trasparenza e correttezza delle informazioni, affinché i lavori procedano nel rispetto non solo delle tempistiche, ma anche della tutela del territorio e di chi lo vive quotidianamente.

giovedì 28 agosto 2025

Uniti per fermare la Pedemontana: sempre più voci insieme per salvare il verde della Brianza


La mobilitazione contro la Pedemontana cresce ogni giorno. Dopo l’appello lanciato a luglio da Comitato NO Pedemontana, Comitato per la difesa del territorio, Comitato Ferma Ecomostro, Comitato Suolo Libero, sono già decine le realtà che hanno scelto di aderire alla manifestazione del 4 ottobre alle ore 15:00 in Piazza Roma a Monza.

👉 Ad oggi, 28 agosto 2025, si contano:

  • 55 tra associazioni, comitati, gruppi civici e culturali
  • 25 liste civiche, partiti e gruppi politici

➡️ Già 80 adesioni complessive, e la lista è in continuo aggiornamento!

Un fronte ampio e variegato che unisce:

  • Comitati locali e cittadini, da Sant’Albino a S. Fruttuoso, da Agrate a Monza, impegnati nella difesa dei quartieri e dei beni comuni.
  • Associazioni ambientaliste come Legambiente, Fiab, GUFI, LAV, Apincittà, che ricordano quanto il progetto minacci parchi, boschi e corridoi verdi fondamentali per la Brianza.
  • Movimenti giovanili e climatici, da Fridays for Future a Parents for Future, insieme agli studenti di Monza, Brianza e Lombardia.
  • Associazioni sociali e culturali, come Arci Scuotivento, Casa delle Donne Desio, Campsirago Residenza, Bloom Mezzago, a dimostrazione che la difesa del territorio è anche difesa della vita culturale e comunitaria.
  • ANPI e realtà della memoria storica, che ricordano come la tutela del territorio sia un valore democratico e di civiltà.
  • Liste civiche e forze politiche, dal livello locale a quello regionale, unite per chiedere uno stop al progetto e un futuro diverso per la mobilità lombarda.

📣 La manifestazione del 4 ottobre sarà una grande occasione per mostrare questa unità: cittadini, associazioni, comitati e amministratori insieme per dire NO a un’opera inutile, dannosa e costosissima, e per proporre alternative concrete e sostenibili: più trasporto pubblico, più ferrovia, più mobilità intelligente.

✋ Fermare la Pedemontana significa difendere il verde che ci resta e costruire un futuro migliore per la Brianza. Il 4 ottobre facciamo sentire la nostra voce. Tutti insieme.

Gruppi promotori:

  1. Comitato NO Pedemontana
  2. Comitato per la difesa del territorio NO Autostrada Pedemontana
  3. Comitato Ferma Ecomostro tratta D Breve
  4. Comitato Suolo Libero

Associazioni e gruppi aderenti (lista in aggiornamento):

  1. Comitato quartiere Sant’Albino 
  2. Comitato via Blandoria 
  3. Comitato Aria Pulita Monza 
  4. Comitato per il Parco A. Cederna 
  5. Comitato La Villa reale è anche mia 
  6. Comitato pro Buon Pastore 
  7. Comitato a salvaguardia del Buon Pastore 
  8. Comitato Ospedale Umberto I 
  9. Presidio ex Macello 
  10. Comitato Sai cosa vorremmo in Comune 
  11. Comitato S. Fruttuoso Bene Comune 
  12. Osservatorio antimafie MB Peppino Impastato 
  13. Fiab - Monza in bici  
  14. NaturalMente a.p.s. Bergamo
  15. Comitato Homate - Agrate Brianza 
  16. BOA Brianza Oltre l'Arcobaleno aps 
  17. GUFI - Gruppo Unitario per le Foreste Italiane 
  18. Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Sud Milano 
  19. Associazione Un palcoscenico per i ragazzi 
  20. Associazione Minerva
  21. Arci Scuotivento - Monza
  22. DESBRI - Distretto di Economia Solidale della Brianza 
  23. Casa delle Donne Desio 
  24. Desio Città Aperta
  25. ANPI sez. Le donne della resistenza di Bellusco, Burago, Mezzago e Ornago
  26. Fridays for future Vimercate
  27. Tenda della Pace Bellusco
  28. Proloco Bellusco
  29. Blog Brianza Centrale 
  30. ANPI sez. "Livio Colzani" di Seregno 
  31. Legambiente Seregno
  32. Unione degli studenti - Monza e Brianza
  33. Unione degli studenti - Lombardia
  34. Seveso Memoria di parte
  35. La Chiave di Sol - Ornago 
  36. LAV - Nazionale 
  37. AbcDesio
  38. Comitato Civico Ambiente
  39. Comitato Attuare la Costituzione 
  40. Arci la Lo.Co. - Osnago
  41. Libera Monza e Brianza
  42. Campsirago Residenza
  43. Parents for Future - Milano 
  44. Donne in campo - Lombardia
  45. Associazione Schierarsi - Monza e Brianza 
  46. Associazione Sulé Onlus - Agrate Brianza
  47. Apincittà Monza
  48. Usciamone Vivi
  49. COOP Bloom Mezzago
  50. Gaspaccio APS
  51. Laicitalia APS

Liste civiche, i partiti e i gruppi politici (lista in aggiornamento):

  1. Brianza Rete Comune
  2. La Rondine
  3. Vivi Lissone
  4. Vimercate Futura
  5. Federazione Provinciale del Partito Democratico - Monza e Brianza
  6. Movimento 5 Stelle - Monza e Brianza
  7. Movimento Patto Civico Lombardia 
  8. LabMonza 
  9. MonzAttiva 
  10. Il Listone - Lissone
  11. Mezzago Democratica
  12. AVS Alleanza Verdi e Sinistra - Monza e Brianza 
  13. Lista Civica Rinnovamento - Caponago 
  14. Sinistra Italiana - Monza e Brianza
  15. Partito Democratico - Vimercate
  16. Cittadini in Movimento - Vimercate
  17. Indipendenti a Sinistra - AVS Vimercate
  18. Partito Democratico - Ornago 
  19. Partito Democratico - Agrate Brianza
  20. Lista Civica Desio Bene Comune 
  21. Rifondazione Comunista - Regione Lombardia 
  22. Partito Comunista Italiano - Monza e Brianza
  23. Lista Civica Italiana 
  24. Io scelgo Villasanta 
  25. Partito Democratico - Carnate

 

Per aderire  cliccare qui

lunedì 25 agosto 2025

Mariano Comense, dalla brughiera al futuro: ottant’anni fa la “grande Scampagnata de l’Unità”

Mariano Comense - Festival dell'Unità 1945 - Francesco Scotti (primo a destra) sul palco guarda la folla - Ruggero Grieco al microfono, circondato da numerosi
compagni.

Un palco improvvisato nella brughiera, una folla attenta e curiosa, il sole di fine estate che filtra tra gli alberi. La fotografia scattata il 2 settembre 1945 a Mariano Comense racconta un momento unico: Ruggero Grieco, dirigente comunista e antifascista, parla al microfono con accanto i compagni; a destra, sorridente e fiero, Francesco Scotti guarda la gente radunata. Sul retro della foto, poche parole a matita fissano per sempre l’istante: “Festa dell’Unità // Mariano Comense // 2 Sett. 1945 // Parla Grieco”.

Quel giorno sarebbe rimasto nella memoria come la prima Festa de l’Unità d’Italia, la “Grande scampagnata de l’Unità”: un raduno popolare che unì lavoratori, famiglie, giovani e partigiani. Milano era semidistrutta dai bombardamenti e la scelta cadde su Mariano Comense, dove le fabbriche sfollate, come la Breda, avevano portato con sé una forte comunità operaia.


Il paese si trasformò in un villaggio improvvisato. Casette di legno e corridoi furono ribattezzati via Gramsci, via Lenin e piazza Garibaldi. I muri erano tappezzati di manifesti, e la gente arrivava in bicicletta, in camion, sui treni delle Ferrovie Nord. C’erano giochi popolari, musica, spettacoli per bambini e persino incontri di pugilato. Non era possibile vendere cibo sul luogo della festa, a causa delle rigide disposizioni annonarie, e per questo i partecipanti erano invitati a portare con sé la colazione al sacco. Ciononostante, il vino e le bevande distribuite tra gli stand rendevano l’atmosfera festosa. A chiudere la giornata, i discorsi di grandi figure come Giancarlo Pajetta e Luigi Longo e il saluto di un cappellano partigiano ai Volontari della Libertà.


La prima manifestazione di massa a sostegno del giornale l’Unità fu organizzata grazie all’impegno di Stefano “Willy” Schiapparelli, allora responsabile della diffusione del quotidiano. Fu lui, come ricordava Amerigo Terenzi in un’intervista del 1954, a “improvvisare” la festa di Mariano Comense del 2 settembre 1945, superando anche qualche dubbio iniziale di Luigi Longo.

Il risultato fu straordinario: oltre 200.000 persone raggiunsero Mariano in un’Italia appena uscita dalla guerra, dando vita a una mobilitazione di popolo senza precedenti. “Una cosa mai vista – scrisse Terenzi – nessuno avrebbe mai creduto possibile in quell’epoca con gli scarsi mezzi e le scarse esperienze che avevamo”. Lo stesso Palmiro Togliatti si interessò personalmente a quell’iniziativa, intuendone la portata politica e sociale.

Ne l’Unità dell’epoca il programma venne annunciato con toni trionfalistici: “musiche, cori, danze, alberi della cuccagna, corse nei sacchi e una ricchissima tombola all’americana”. Nessuno spiegò cosa avesse di particolare questa tombola per meritarsi l’aggettivo “americano”; certo è che i premi furono modesti, in un Paese segnato dalla miseria e dalla guerra finita da appena quattro mesi.

Un altro avviso, ancora più eloquente, ricordava ai partecipanti che – per rispettare le rigide disposizioni annonarie – non sarebbe stato possibile vendere cibo sul luogo della festa. Per questo si invitavano i presenti a portare con sé la colazione al sacco: un segno dei tempi difficili, ma anche della forza di una comunità che voleva ritrovarsi.

La brughiera si trasformò in un “villaggio boschereccio”, come lo descrisse con passione Elio Vittorini – allora caporedattore dell’edizione milanese de l’Unità – dove si ballava, si giocava, si provava a dimenticare vent’anni di dittatura e guerra, e si immaginava la nuova Italia che stava nascendo.

Nell’edizione del 6 settembre lo stesso giornale annunciò con orgoglio che la sottoscrizione a sostegno de l’Unità aveva superato gli undici milioni di lire. Un risultato enorme, se si pensa che allora il quotidiano costava appena tre lire.


L’80° anniversario: la Festa che unisce


📅 5-6-7 settembre 2025
📍 Mariano Comense – Parco dei Vivai – via dei Vivai, 8

Ottant’anni dopo, la storia torna protagonista. Il Partito Democratico comense invita tutta la cittadinanza a celebrare l’anniversario della prima Festa de l’Unità con una tre giorni di iniziative:
  • dibattiti e incontri politici con ospiti nazionali,
  • concerti e spettacoli,
  • stand gastronomici e cucina popolare,
  • attività per famiglie e bambini,
  • momenti di memoria e comunità.

La Festa che unisce non è solo un ricordo, ma un appuntamento che guarda al futuro, rinnovando lo spirito di partecipazione e di speranza che già nel 1945 riempì la brughiera di Mariano Comense.

 

Il programma della festa

 

 

Rassegna stampa

Il Giorno, 1 settembre 2025

 

Festa delle Api 2025: a Ponte Lambro un weekend di natura, gusto e cultura


Grandi novità per la sedicesima edizione della Festa delle Api, che si terrà nel weekend di sabato 13 e domenica 14 settembre 2025 presso Villa Guaita di Ponte Lambro.

La manifestazione – dedicata al mondo dell’apicoltura e dell’agricoltura biologica – è organizzata come sempre dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, in collaborazione con un gruppo di apicoltori locali e con il sostegno e patrocinio del Comune di Ponte Lambro, entrato lo scorso anno nel circuito nazionale de “Le Città del Miele”.


Così spiegano Moreno Casotto e Loris Galliani, referenti del Circolo Ambiente:

“La Festa delle Api si svolgerà nel parco di Villa Guaita durante tutto il weekend. La principale novità sarà l’apertura serale del sabato, con un’apericena a cura di Una Bottega di Rione, che proporrà piatti vegetariani e vegani. Non mancheranno le birre artigianali di Herba Monstrum Brewery, momenti musicali e uno spettacolo di lettura animata. Il cuore della Festa sarà come sempre il mercato agricolo, con degustazioni e vendita di mieli locali e prodotti biologici, oltre a conferenze e laboratori per apicoltori, professionisti e appassionati. Inoltre, grazie alla collaborazione con Slow Food di Como e Lecco, proporremo una serie di eventi sul tema della biodiversità, dal titolo ‘Senza api niente cibo’”.

Durante la manifestazione si terranno anche degustazioni guidate dei mieli del territorio e le tradizionali visite agli alveari. Dopo il successo dello scorso anno, torna il concorso di poesie e racconti “Il dolce perdono”, ispirato a un verso di Emily Dickinson, con la partecipazione dell’artista Simone Savogin: sabato 13 ci sarà lo slam con i finalisti, mentre la premiazione si svolgerà domenica 14. Non mancheranno laboratori per bambini, animazione e musica per tutte le età.


Concludono i referenti del Circolo Ambiente:

“Un ringraziamento particolare agli apicoltori del territorio, con cui lavoriamo fianco a fianco, e all’Amministrazione comunale di Ponte Lambro per il sostegno e per la disponibilità degli spazi di Villa Guaita”.

L’appuntamento è quindi per sabato 13 settembre (pomeriggio e sera) e domenica 14 settembre (tutta la giornata), presso Villa Guaita (accesso da piazza Puecher, Ponte Lambro).

Per maggiori informazioni: www.festadelleapi.it

Sotto il segno della scoperta: una serata tra archeologia e natura a Castelseprio


Il 13 settembre 2025 il Parco Archeologico di Castelseprio apre le sue porte a un’esperienza capace di intrecciare storia, arte e natura in un’atmosfera suggestiva.

A partire dalle ore 18.00, il Direttore del Parco guiderà i visitatori in un itinerario tra le rovine dell’antica Castelseprio, svelando testimonianze archeologiche, documenti e opere d’arte che raccontano secoli di storia e misteri ancora da scoprire.

Ma la serata non si ferma qui. Alle ore 20.00, dopo la visita archeologica, sarà la volta di un’esplorazione naturalistica condotta dalle Guardie Ecologiche Volontarie del Plis Insubria Olona. Un percorso notturno tra silenzi, ombre e suoni del bosco, per conoscere più da vicino la fauna che abita il Parco, seguendo tracce e segnali spesso invisibili di giorno. Un vero e proprio viaggio doppio, tra memoria e paesaggio, pensato per chi desidera vivere Castelseprio da una prospettiva inedita.

La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria. In caso di maltempo l’evento sarà sospeso.

Informazioni pratiche

Partenza visite: Info Point del Parco Archeologico, Via Castelvecchio 1513 – 21050 Castelseprio (VA)

Orari:

  • 18:00 → Visita archeologica
  • 20:00 → Visita archeologica + naturalistica
  • Nota: per la visita naturalistica delle 20:00 non è possibile portare animali domestici.

Consigli utili: abbigliamento comodo e scarpe adeguate, torcia elettrica, utilizzo del parcheggio tra via Castelvecchio e via Robinie (10 minuti a piedi fino all’Info Point).

Prenotazioni:

Pino silvestre: dalla Pineta Pedemontana lombarda un progetto che può ispirare anche la Brianza

Pineta di Pino silvestre (Pinus sylvestris). Fonte immagine: Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate

Il pino silvestre, specie simbolo della Pineta Pedemontana Lombarda, sarà al centro di un progetto di conservazione che ha ottenuto il sostegno del WWF Italia. L’iniziativa, portata avanti da WWF Insubria insieme al Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, è una delle quattro selezionate a livello nazionale dal Programma Bandi 2025.

Un riconoscimento importante, che porta attenzione su un patrimonio naturale fragile e minacciato, ma che può diventare anche un modello replicabile per aree verdi vicine a noi, compresa la Brianza, dove la pressione del consumo di suolo, delle specie invasive e dei cambiamenti climatici si fa sentire in modo sempre più evidente.

L’obiettivo è duplice: conservare e rinnovare il pino silvestre e allo stesso tempo migliorare la sicurezza idrogeologica di un territorio già colpito da fenomeni di erosione e da eventi meteorologici estremi, come la tempesta del luglio 2023 che ha abbattuto migliaia di alberi.

Il progetto prevede la rimozione delle specie aliene invasive (quercia rossa, robinia, ciliegio tardivo), che stanno soffocando la biodiversità autoctona, e la piantumazione di giovani pini protetti da gabbie, oltre alla manutenzione di sentieri naturalistici frequentati da escursionisti e famiglie.

Pino silvestre. Fonte immagine: Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate

«La collaborazione tra ente parco, associazioni e comunità locali è la chiave per una gestione efficace e duratura del territorio»
, ha sottolineato il presidente del Parco della Pineta, Mario Clerici.

Dal canto suo, Matteo Colaone, vicepresidente del WWF Insubria, ha invitato i cittadini a unirsi come volontari: «Preservare il pino silvestre significa mantenere l’equilibrio ecologico e il paesaggio. È un impegno che riguarda tutti».

La Brianza non è lontana dalla Pineta Pedemontana, e pur con le sue differenze ambientali vive problematiche simili: erosione del suolo, frammentazione degli habitat, specie esotiche invasive.

Progetti come questo mostrano che con il lavoro congiunto di enti, associazioni e cittadini è possibile proteggere le specie autoctone e rafforzare la resilienza del territorio. Un segnale positivo che merita attenzione anche qui da noi.

Pedemontana, 9 milioni per le compensazioni ambientali: il pressing dei gruppi ambientalisti dà i primi frutti


Il lavoro di pressione portato avanti dai gruppi ambientalisti lungo le tratte B2 e C di Pedemontana comincia a dare risultati concreti. In Regione Lombardia è stato infatti approvato un primo stanziamento di 9 milioni di euro destinati alle compensazioni ambientali, con l’assestamento di bilancio che guarda al 2026.

La richiesta era partita mesi fa dal Coordinamento delle associazioni e dei gruppi civici attivi nei territori interessati dal tracciato, tra cui Sinistra e Ambiente Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio e Cittadini per Lentate

«Avevamo chiesto – spiega Alberto Colombo, esponente di Sinistra e Ambiente – l’apertura di un confronto istituzionale per costituire un Fondo integrativo per le compensazioni ambientali. È fondamentale che le comunità locali non siano lasciate sole ad affrontare l’impatto ambientale dell’opera».

L’appello degli ambientalisti è stato raccolto da Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) e Partito Democratico (PD), che hanno presentato una mozione in Consiglio regionale. La proposta ha acceso il dibattito politico, sfociato nel primo stanziamento approvato.

Secondo Colombo, il risultato non rappresenta un punto d’arrivo, ma un primo passo: «I 9 milioni stanziati sono una base, ma continueremo a insistere per incrementare ulteriormente la cifra. La tutela del territorio e della salute dei cittadini richiede risorse adeguate e programmazione di lungo periodo».

Il Coordinamento sottolinea inoltre l’importanza di garantire trasparenza e partecipazione nelle scelte relative all’utilizzo dei fondi. «Non si tratta solo di compensare i danni – aggiunge Colombo – ma di cogliere l’occasione per investire sulla riqualificazione ambientale, sulla biodiversità e sulla qualità della vita delle comunità».

Un tema che resta dunque centrale nell’agenda politica e ambientale lombarda, con i cittadini e le associazioni decisi a mantenere alta l’attenzione nei prossimi mesi, in attesa dei futuri sviluppi del bilancio regionale.

domenica 24 agosto 2025

Seregno ricorda Luigia Pozzoli Formenti: un giardino e un libro per onorarne la memoria


Figura di spicco della vita politica e del volontariato locale negli anni cruciali della Ricostruzione e del boom economico, Luigia Pozzoli Formenti ha rappresentato per Seregno un punto di riferimento nel segno dell’impegno civile e della solidarietà. Alla sua memoria, la città ha scelto di dedicare un luogo pubblico che resterà simbolo di riconoscenza e testimonianza per le generazioni future.

Sabato 6 settembre, alle ore 17.30, si terrà la cerimonia ufficiale di intitolazione del giardino di viale Edison a Luigia Pozzoli Formenti. L’area verde si trova non lontano dall’abitazione in cui visse a lungo, e sarà così un segno tangibile del legame profondo che la donna ebbe con il quartiere e la comunità.

Dopo la cerimonia, nello spazio civico di via Bottego, il Circolo culturale “Seregn de la Memoria” presenterà il volume della collana i Ciculabet intitolato “La voce dei poveri vi benedice. In ricordo di Luigia Pozzoli Formenti”, scritto da Carmela Tandurella. Il libro raccoglie testimonianze e ricordi di una vita interamente spesa al servizio degli altri, in particolare dei bambini delle famiglie più bisognose, ai quali Luigia dedicò energie e passione attraverso l’organizzazione di colonie marine e montane.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Seregno, dal Comitato di quartiere Sant’Ambrogio, dall’ANPI sezione di Seregno e dal Circolo culturale Seregn de la Memoria, in un’ideale collaborazione che riflette i valori di partecipazione e memoria condivisa che furono al centro dell’impegno di Luigia Pozzoli Formenti.

Un ricordo che non è solo commemorazione, ma invito a custodire e proseguire un’eredità di solidarietà, cura della comunità e attenzione verso i più fragili.

Autunno all’Oasi Lipu di Cesano Maderno: natura, scoperta e divertimento per tutte le età


L’Oasi Lipu di Cesano Maderno si prepara a vivere un autunno ricco di iniziative, pensate per avvicinare grandi e piccoli alla natura e alla biodiversità del territorio. Con un calendario variegato, l’associazione propone passeggiate, laboratori, corsi ed eventi speciali che intrecciano educazione ambientale, gioco e momenti di condivisione.

Attività per bambini e famiglie


I più piccoli saranno protagonisti di “Giochiamo con il bosco!”, una serie di passeggiate e laboratori dedicati ai bambini della scuola dell’infanzia accompagnati dai genitori. Sabato 13 settembre sarà la volta di “Piccoli abitanti dell’Oasi”, mentre sabato 11 ottobre i riflettori si accenderanno su “Birdwatching dei piccoli e delle piccole”, attività organizzata in occasione dell’Eurobirdwatch 2025.

Per i bambini della scuola primaria, invece, l’appuntamento è con “Esploriamo l’Oasi”, che prevede esperienze naturalistiche e merende condivise in compagnia di nuovi amici. Le famiglie intere potranno inoltre partecipare a giochi, cacce al tesoro ed escursioni: domenica 12 ottobre torna il “Birdwatching dei piccoli e delle piccole” e domenica 23 novembre sarà la volta di “Incantevole autunno”.

Visite guidate e osservazione degli uccelli


Gli amanti delle passeggiate avranno l’occasione di partecipare alle visite guidate con i volontari Lipu (14 settembre e 9 novembre), pensate per adulti e bambini dai sei anni in su.

L’evento clou sarà come sempre l’Eurobirdwatch 2025 (4 e 5 ottobre), iniziativa internazionale dedicata alle migrazioni degli uccelli. Durante le uscite, i partecipanti potranno osservare le specie più significative dell’Oasi e contribuire con i propri avvistamenti alla raccolta dati europea.

Eventi speciali e corsi


Il calendario autunnale si arricchisce di appuntamenti unici come “Halloween nel bosco” (31 ottobre), una passeggiata serale all’insegna del mistero e del divertimento, e l’inaugurazione della mostra fotografica naturalistica (5 ottobre), che esporrà gli scatti realizzati dai partecipanti al corso di fotografia primaverile.

Non mancherà infine la formazione: a settembre e ottobre prenderà il via il corso di birdwatching presso il Centro visite “Alex Langer”. Tenuto da esperti e volontari Lipu, il percorso prevede lezioni teoriche e uscite sul campo per apprendere le basi dell’osservazione avifaunistica.

Per iscrizioni e ulteriori dettagli:

  • Oasi Lipu Cesano Maderno – Centro Visite “Alex Langer”, via Don Luigi Orione 43, Cesano Maderno (MB)
  • Tel. 0362.546827
  • Email: oasi.cesanomaderno@lipu.it

sabato 23 agosto 2025

Brianza soffocata dai camion: l’occasione perduta della ferrovia

La prima pagina del settimanale "La Domenica". 22/06/2025

A fine giugno La Domenica, supplemento del Corriere del Ticino, ha denunciato con forza la crisi del trasporto merci ferroviario in Svizzera e i rischi per il Ticino: la chiusura di terminali come Cadenazzo e Lugano-Vedeggio, la fine dell’autostrada viaggiante, la prospettiva di oltre 100.000 camion in più ogni anno lungo l’asse nord-sud.

Ma oggi, ad agosto 2025, il punto è ancora più chiaro: il problema non si ferma ai confini svizzeri. Tocca direttamente la Lombardia, e in particolare Como e la Brianza.

Come ha spiegato Michele Guerra (Pro Gottardo):

«Con AlpTransit il lavoro è stato fatto a metà. Da Lugano a Milano i treni viaggiano su una linea ottocentesca che deve assorbire anche il traffico regionale. Solo il completamento degli accessi potrà davvero favorire il trasferimento dalla gomma alla rotaia».

"Dalla rotaia alla strada". L'amaro titolo del servizio pubblicato su "La Domenica" 

Eppure in Lombardia le risorse vanno altrove: alla costruzione dell’autostrada Pedemontana, ulteriore incentivo al trasporto su gomma. Un investimento che va nella direzione opposta rispetto alla sostenibilità e al corridoio europeo Rotterdam–Genova che AlpTransit dovrebbe garantire.

Il rischio è evidente: senza un potenziamento serio delle connessioni ferroviarie tra Ticino e Nord Milano (linea Lugano–Como–Milano, nodo di Monza, collegamenti con la Brianza), i miliardi investiti in AlpTransit resteranno un’opera incompiuta.
I treni arriveranno veloci al confine svizzero, ma saranno poi costretti a rallentare su linee obsolete e congestionate. Le merci torneranno sulla strada, e i territori di confine pagheranno il prezzo in traffico, rumore e inquinamento.

Quello che a giugno in Svizzera è stato evocato con un “funerale simbolico” per FFS Cargo non è una semplice protesta sindacale: è l’immagine concreta di un futuro in cui il Nord Milano e il Ticino rischiano di essere soffocati dal traffico pesante perché le scelte politiche hanno privilegiato l’asfalto al ferro.

Lavori forestali nel Parco GruBrìa: cura dei boschi e nuova vita alla biodiversità

Fonte immagini: Parco GruBrìa

Si sono conclusi tra la scorsa primavera e l’inizio dell’estate i lavori forestali avviati nei boschi comunali di Paderno Dugnano e Varedo, nell’ambito di un ampio progetto di gestione e valorizzazione del patrimonio naturale del Parco.

Gli interventi, cofinanziati dal Parco e dai Comuni con il via libera di Regione Lombardia, rappresentano il primo passo di un percorso più ampio che mira a rafforzare la biodiversità e migliorare la capacità dei boschi di contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico e dell’inquinamento.

Le attività hanno riguardato diversi aspetti fondamentali della cura forestale:

  • miglioramento della struttura del bosco, favorendo una crescita più sana e stabile delle piante;
  • contenimento delle specie esotiche invasive;
  • messa in sicurezza di aree con piante deperenti o sradicate;
  • incremento della biodiversità vegetale con la posa di nuove piantine;
  • creazione di habitat adatti alla fauna selvatica;
  • rimozione di rifiuti plastici presenti nelle aree.


Un aspetto significativo degli interventi è stato il recupero naturale delle risorse: legna e ramaglie sono state lasciate in cataste, così da arricchire progressivamente il suolo di sostanza organica. Anche la ricrescita spontanea di arbusti e rovi, spesso poco apprezzata, contribuirà a creare rifugi e fonti alimentari per la piccola fauna.

Durante i lavori è stato richiesto ai cittadini di rispettare le aree interessate, evitando il transito per motivi di sicurezza. Ora l’invito è a proseguire con la stessa attenzione: passeggiare solo sui sentieri e non introdurre i cani nel bosco, così da non disturbare la naturale evoluzione degli ambienti.

Con la fine dell’estate, l’attenzione si sposta verso Seregno, dove l’autunno porterà l’avvio dei nuovi interventi forestali. In questo modo il progetto continuerà a coinvolgere progressivamente diverse zone del Parco, interessando complessivamente circa il 20% delle aree boscate pubbliche del GruBrìa.


Un investimento importante, sottolinea il Parco, che va ben oltre la manutenzione ordinaria: si tratta di boschi più sani, più ricchi di biodiversità e più resilienti agli effetti dei cambiamenti climatici, un patrimonio naturale da custodire per le generazioni future.

venerdì 22 agosto 2025

La nuova tangenziale Meda - Seregno fa acqua da tutte le parti

Via Saronno a Seregno, possibile sfogo del traffico della tangenziale Meda-Seregno

Siamo ormai alla fine di agosto e, seppur con un ritmo rallentato, i lavori preparatori alla costruzione della tangenziale Meda Sud – Seregno sono proseguiti. Anche chi fino a poco tempo fa sosteneva, compresi diversi amministratori, che l’opera non si sarebbe mai realizzata per mancanza di fondi, oggi deve ricredersi. Purtroppo, però, il danno è ormai fatto. È vero: alcune migliorie sono state ottenute – come l’eliminazione della rotonda prevista a sud del parco, al confine tra Meda e Seregno, frutto forse anche delle nostre pressioni – ma restano comunque pesanti criticità.

Ci auguriamo almeno che si continui a richiedere nuove compensazioni, capaci anche solo in minima parte di attenuare l’impatto dell’infrastruttura. In particolare, riteniamo indispensabile che le aree verdi di Meda, al confine con il parco, vengano inglobate e tutelate stabilmente.

Detto questo, vogliamo soffermarci su un aspetto cruciale e ancora poco discusso: le conseguenze che la nuova tangenziale avrà sulla viabilità di Seregno e dei comuni limitrofi.

Con la costruzione della nuova tangenziale Meda Sud – Seregno, il Comune di Meda punta a dirottare il traffico in uscita dalla Superstrada Milano-Meda (futura Pedemontana) su un nuovo tracciato, alleggerendo così via Tre Venezie, oggi particolarmente congestionata. Tuttavia, questa trasformazione infrastrutturale comporta conseguenze rilevanti per i comuni limitrofi, in particolare per Seveso e Seregno, e solleva interrogativi su come sarà gestita la nuova distribuzione del traffico.

Il primo tratto della tangenziale seguirà via Vignazzola fino all’ingresso nella frazione del Meredo (comune di Seveso), dove verrà realizzata una rotatoria. Da lì, la strada proseguirà verso nord con la costruzione di un nuovo segmento che attraverserà un'area verde fino al confine con Meda, nei pressi delle villette di via Forlì. Subito a sud delle villette è prevista un’ulteriore rotatoria, con uscite su via Po, via Lecco e via Forlì.

La tangenziale proseguirà verso est, costeggiando il Parco del Meredo e le zone residenziali adiacenti, prima di entrare in aree agricole ancora nel territorio di Meda. Qui, curvando verso nord, entrerà nel Parco, e il tracciato proseguirà superando la ferrovia per sbucare su via Cadore, a Seregno.


Il flusso veicolare tende naturalmente a scegliere i percorsi più comodi, quindi non basta costruire una nuova strada per regolare il traffico: è necessario governarlo con misure specifiche. Se, ad esempio, i veicoli in arrivo alla rotatoria di via Vignazzola/Meredo trovano più agevole proseguire verso est, attraverseranno la frazione del Meredo, imboccando via Saronno e raggiungendo via Nazioni Unite, dove è prevista un’ulteriore rotatoria. Questo scenario comporterebbe un aumento del traffico proprio nella piccola frazione sevesina e su via Saronno, una strada stretta e oggi poco trafficata.

Inoltre, via Nazioni Unite è già oggi soggetta a code nei momenti di punta: un ulteriore afflusso di veicoli potrebbe aggravare significativamente la situazione, peggiorando la vivibilità della zona residenziale del Meredo del quartiere Sant'Ambrogio, incuneata tra due ferrovie e con l'unica via di uscita proprio verso via Nazioni Unite.

Chi invece seguirà l’intero tracciato della tangenziale fino a via Cadore si troverà di fronte a due possibilità:

  • Svoltare a destra, entrando nel quartiere Ceredo, già oggi sotto pressione a causa dell’elevato traffico.
  • Svoltare a sinistra verso Meda, imboccando obbligatoriamente via Einaudi verso nord e poi via Wagner verso est, una delle strade più trafficate di Seregno, che ospita scuole, un oratorio, parchi e un centro medico. Un incremento del traffico qui sarebbe particolarmente critico.

Finora si è considerato il traffico in uscita da Meda, ma è importante tenere conto anche dei veicoli che si dirigeranno verso la futura autostrada Pedemontana. Anche questi flussi avranno un impatto sulle reti stradali locali.

Proposte per la regolamentazione del traffico

Alla luce delle criticità emerse, è necessario pensare a misure regolatorie per contenere l’impatto del nuovo traffico. Ecco alcune ipotesi:

  • Via Saronno a senso unico in uscita: consentirebbe di assorbire meglio l’aumento del traffico, riducendo i passaggi nella frazione del Meredo e nella zona residenziale seregnese incuneata tra due ferrovie.
  • Via Cadore a senso unico verso ovest (Meda): da applicare almeno nel tratto tra la rotonda e via Vicenza, oppure vietare l’accesso ai mezzi pesanti in direzione est (verso Seregno).
  • Rotonda Einaudi/Wagner: sarebbe necessario indirizzare il transito dei mezzi pesanti verso nord. Questo alleggerirebbe via Wagner, proteggendo aree sensibili come scuole e centri medici.

Purtroppo, il piano del traffico adottato dal Comune di Seregno non sembra aver tenuto pienamente conto di questi aspetti. Senza un intervento pianificato e coordinato tra i comuni interessati, il rischio è che un’infrastruttura pensata per migliorare la viabilità si trasformi in una nuova fonte di congestione e criticità per i quartieri residenziali.

Come l’acqua, il traffico non si ferma: trova la strada più semplice. Il nostro compito è quello di guidarlo, non solo di osservarlo.

mercoledì 20 agosto 2025

Meda: dal Mulino Vecchio alla Scuola Diaz, la natura si rinnova con il lavoro dei volontari


Il WWF esprime soddisfazione per i lavori di manutenzione forestale svolti lungo la ripa interna ai giardini della Scuola Diaz, nell’area che conduce alla storica Via della Vigna, oggi delimitata da recinzioni sui lati nord (proprietà privata) e sud (area scolastica).

Grazie a questi interventi sarà possibile predisporre l’installazione di un cancello di accesso alla Via della Vigna direttamente dalla scuola e, in prospettiva, garantire un collegamento protetto tra Via Manzoni, Molino, Vigna e le Scuole.

I lavori sono stati realizzati dai volontari del WWF Insubria, del Comitato Parco Grane Brughiera e del Circolo XX Settembre.

Il tracciato di Via della Vigna (proprietà pubblica) visto dalle Scuole
Via della Vigna, tratto del sentiero in prossimità del Mulino Vecchio

Un analogo intervento ha interessato lo sfalcio dell’area del boschetto accanto all’ex Mulino, lato Sentiero della Vigna, e lo spazio verde adiacente al Vecchio Mulino. In questi luoghi, il WWF Insubria rinnova la proposta di installare bacheche e segnaletica informativa, per le quali è già disponibile un layout progettuale.

Nonostante l’estate calda e siccitosa, le condizioni degli alberi messi a dimora con il progetto di Forestazione WWF risultano soddisfacenti: solo 5 piante (3 castagni e 2 susini) sulle quasi 300 piantumate a marzo non hanno attecchito.

Stato dei luoghi “Pineta” nell’area Ex-Oratorio Vecchio
Stato dei luoghi “boschetto” lato Sentiero Vigna-Mulino

Positivi anche i risultati per i quattro Pini Silvestri piantati in occasione del 25 Aprile: le piante si trovano in ottimo stato vegetativo, grazie ai regolari cicli di irrigazione e alla manutenzione con la rimozione di rampicanti infestanti esotici.

Nell’area dell’Ex Oratorio Vecchio è stata inoltre avviata la procedura per il riconoscimento di Alberatura monumentale del maestoso platano di 5,40 metri di circonferenza, insieme all’insieme omogeneo dei sei platani secolari presenti.

Bagolari attaccati da Takahashia
Grappoli d’uva nella “Nuova Vigna”
Fichi

Un fronte impegnativo ha riguardato il contrasto ai parassiti esotici invasivi, in particolare la Takahashia Japonica e la Popilia Japonica, che hanno colpito orti, giardini e alberi d’alto fusto.

Grazie al lavoro dei volontari, sono stati catturati oltre 100.000 esemplari di Popilia tramite biotrappole e raccolta manuale, mentre trattamenti naturali e l’uso di reti protettive hanno consentito di preservare buona parte delle colture e degli alberi. Il frutteto, nonostante le difficoltà, ha dato i primi raccolti già nel primo anno.

martedì 19 agosto 2025

Lago di Pusiano non balneabile: bisogna eliminare gli scarichi fognari!

Lago di Pusiano. Fonte immagine: Wikipedia


di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"


Nei giorni scorsi (14 agosto 2025) le analisi di ATS Insubria hanno attestato la non balneabilità delle sponde comasche del lago di Pusiano, per la presenza dei cianobatteri. A fine luglio era invece stata riscontrata - in corrispondenza della foce del torrente Lambrone - una concentrazione di escherichia coli oltre i limiti di legge.
Situazioni che hanno portato all'emanazione di specifiche ordinanze di divieto di balneazione sulle sponde comasche del lago.

Come Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" intendiamo intervenire sulla questione dello stato di salute del lago di Pusiano, con una 'lettura' che va oltre le situazioni contingenti rilevate dalle analisi periodiche.

Come noto, la presenza di elevate concentrazioni di inquinanti (escherichia coli, enterococchi e altri) o la fioritura dei cianobatteri, hanno la medesima causa, ovvero le fonti di inquinanti che continuano ad arrivare nel lago dagli scarichi fognari. Infatti anche la formazione dei cianobatteri è conseguente all'eccesso di azoto, che deriva appunto da scarichi fognari o dall'uso dei fertilizzanti in agricoltura. 
In ogni caso il tema resta quello del disinquinamento totale del lago, che può avvenire solo attraverso una attività sistematica di collettamento di tutti gli scarichi fognari che - a tutt'oggi - finiscono nel lago, direttamente o attraverso gli affluenti, tra cui il principale è ovviamente il Lambrone.
In definitiva tutti gli scarichi devono essere intercettati e condotti alla depurazione.
Solo così eviteremo i problemi della balneabilità, con un 'tira e molla'  che si ripropone da anni. E che rischia di protrarsi fino a che le Istituzioni preposte (Regione, le due Province di Como e Lecco, i comuni rivieraschi, le società di gestione del servizio idrico integrato, ecc.) non si decideranno a trovare una soluzione definitiva, attraverso il totale disinquinamento del lago, cominciando appunto dal collettamento e dalla depurazione di tutti gli scarichi fognari che ancora oggi finiscono nel lago.

 

Il comunicato del 14/08/2025 di ATS Insubria

 

Ambiente, cultura e volontariato: successo per il Campo di volontariato europeo 'Brianza hills'


Si è chiusa con successo e soddisfazione la settima edizione del Campo di Volontariato Internazionale 'Brianza hills', organizzato dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, col coinvolgimento di 14 volontari, provenienti da vari Paesi europei e dall’Italia.


Il campus è stato reso possibile grazie alla collaborazione con i Comuni di Alzate Brianza, Anzano del Parco, Brenna e Lurago d'Erba, e anche con la Comunità Pastorale Beata Vergine di Rogoredo, che ha messo a disposizione l'Oratorio di Fabbrica Durini dove hanno soggiornato per 15 giorni i 14 volontari.


Nel corso della prima settimana si è intervenuti tra Brenna e Anzano del Parco, con la collaborazione dell'associazione ‘Brenna Pulita’. Nella seconda settimana i lavori sono proseguiti sui sentieri del Parco dello ‘Zoc del Peric’, compreso tra Alzate Brianza e Lurago d'Erba. Qui i volontari hanno provveduto alla sistemazione dei sentieri e al posizionamento della nuova segnaletica. È stata inoltre ripulita l'area dell'antico lavatoio di Fabbrica Durini, a ridosso dell'area umida dello Zoc del Peric.


Così commenta Antonio Bertelè, che ha coordinato il Campo per il Circolo Ambiente: "Siamo soddisfatti per i risultati ottenuti e per il lavoro eseguito dai 14 volontari. Come Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” vogliamo ringraziare tutte le realtà che, a vario titolo, hanno collaborato alla riuscita del Campo. Anzitutto i quattro Comuni e la Comunità Pastorale di Alzate. Quindi la Protezione Civile di Brenna e le associazioni Brenna Pulita e Le Contrade di Inverigo, che hanno messo a disposizione volontari e mezzi per gli interventi di sistemazione ambientale.
Inoltre le molte realtà che, a vario titolo, hanno collaborato nel coinvolgimento dei giovani volontari europei: Legambiente di Cantù, Alpini di Lurago, Festa del Lazzaretto, Circolo Religione e Patria di Inverigo, Pro Loco di Alzate, Quelli che avAnzano, Museo del Ciclismo 'Madonna del Ghisallo'.
Un ringraziamento particolare ad Arturo Binda, presidente de Le Contrade di Inverigo, per la grande disponibilità e collaborazione nelle varie fasi di svolgimento del Campo e delle attività di coinvolgimento dei volontari".



Si ricorda che i volontari provenivano dai seguenti Paesi: Polonia, Spagna, Belgio, Francia, Germania e Ucraina, a cui si sono aggiunti alcuni ragazzi italiani.

Young Europeans at Work for the Environment: Success for the “Brianza Hills” Volunteer Camp


The seventh edition of the International Volunteer Camp “Brianza Hills” has successfully concluded in Brianza. Organized by the environmental association Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, the project brought together 14 young volunteers from Poland, Spain, Belgium, France, Germany, Ukraine, and Italy.

Over two weeks, participants carried out environmental restoration and maintenance activities in several municipalities, including trail work in the Zoc del Peric Park and the clean-up of the historic Fabbrica Durini washhouse.

The initiative was made possible through collaboration with local municipalities, associations, and community groups, which supported the volunteers with logistics, resources, and hospitality.

Camp coordinator Antonio Bertelè expressed satisfaction: “We are proud of the results achieved and grateful to all the organizations and volunteers who made this experience a success.”