martedì 8 gennaio 2013

Bernareggio: Un PGT di gru e cemento


In campagna elettorale è stato gioco facile alzare la voce contro le gru, ergersi a difesa del territorio. Avuto il consenso e la guida del paese, la musica è cambiata.

C’era la possibilità di rimettere in discussione le scelte del PRG, chi aveva tanto gridato ai cementificatori, avrebbe potuto cancellare con merito le aree edificabili non ancora autorizzate, dimostrando di voler “salvare la terra dei nostri padri”.

E’ STATO FATTO? No! Come nelle migliori tradizioni, agli interessi del cemento si dice di sì e si china la testa, tutto come sempre e anche di più!

L’adozione del PGT ha addirittura legittimato il progetto speculativo dei f.lli Passoni che non era riuscito a passare negli anni 90. Chi la dura, la vince o qualche cittadino ha una posizione così dominante da poter determinare le scelte di qualunque amministrazione, tanto da decidere la localizzazione delle proprie attività sulla base delle proprie convenienze e a dispetto di ogni vincolo ambientale.

L’allarme sulla criticità ambientale è, finalmente, emersa a tutti i livelli. Appelli per il suolo e orientare lo sviluppo sul recupero dell’esistente e delle aree dismesse vengono dallo Stato, dalla Regione e dalla Provincia, ma la decisione finale è lasciata alle amministrazioni comunali che dovrebbero confrontarsi con la loro comunità.

Questa logica si dimostra molto debole quando chi è alla guida del Comune non ha acquisito consapevolezza del valore “collettivo” delle aree non edificate (agricole e boschive) da cui deriva il livello di qualità e benessere della comunità, aree che richiederebbero attenzione e impegno, per la funzione generale che devono avere e che giustifica il sacrificio “economico” dei proprietari a cui è imposta una limitazione di disponibilità.
Nonostante l’appello dei cittadini è prevalsa, con tutta evidenza, la solita logica degli interessi di parte sempre ben sostenuti e rappresentati dai cittadini “che contano” a cui non si può osare dire di no quando si agisce con la visione del consenso e del sostegno elettorale.

Manca alla guida di questo Paese una sensibilità che abbia reale coscienza dei limiti di un modello di sviluppo che preda la terra e il coraggio di una sfida controcorrente capace di difendere ed investire nella conservazione del suolo libero rimasto, da cui dipende il benessere di tutti.
Ed è così che a Bernareggio con votazione della maggioranza di destra (PdL - Lega) si continuerà a costruire fino a quando il territorio sarà irrimediabilmente compromesso.

Una visione miope, una vergogna, decisa con l'adozione del Piano di Governo del Territorio, avvenuta nel Consiglio comunale di venerdì 21 dicembre 2012.
Per interesse privato, è stata concessa nuova urbanizzazione, con spaventosa indifferenza verso gli accorati appelli sottoscritti da cittadini, dalle associazioni e dai Partiti di minoranza, che chiedono agli amministratori locali di fermarsi dal compiere altri scempi verso il territorio e l'ambiente.

La Provincia sta valutando le osservazioni pervenute al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Oltre a quelle che chiedono ancora cemento, ci sono quelle delle associazioni che chiedono la tutela del poco territorio rimasto verde/agricolo/boschivo. Tra queste vi sono osservazioni che chiedono di salvare anche le aree libere ed i corridoi ecologici del territorio di Bernareggio.

Si spera che la Regione Lombardia, dopo le prossime elezioni, torni ad essere amministrata come merita, e soprattutto che intervenga contro il consumo del suolo.
Diversamente se ne renderà conto la cittadinanza: nei prossimi anni infatti pagherà caramente in termini di vivibilità ridotta, di inadeguatezza e carenza di servizi, di aumento del traffico e dell'inquinamento.
A Bernareggio, come nel resto della Provincia di Monza e Brianza, si continuerà ad informare i cittadini e saranno preparate le osservazioni al PGT al fine di non far approvare le norme che porterebbero alla distruzione di nuovo territorio.

L’Amministrazione, se vuole, può ancora fare un passo indietro. Non sarebbe segno di debolezza ma di coraggio e saggezza. Ci appelliamo alle forze giovani della maggioranza che, per prime, dovrebbero volgere il loro sguardo al futuro e scegliere con lungimiranza.

Comunicato condiviso da alcune associazioni impegnate nella salvaguardia del territorio di Bernareggio
La Parola al Cittadino, referente: Maggioni Candida maggionic@virgilio.it
Un Parco per Bernareggio, referenti: Albino Casati binoche84@gmail.com - Luca D’Achille dak77@libero.it - Luigi Villa villui@tiscali.it

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