CESANO MADERNO “LE VIRTU DELLE
GRANDI INFRASTRUTTURE NON SI DISCUTONO”; ATTO UNICO (RIUSCITO MALE)
La
sera del 6 febbraio a Cesano Maderno nella suggestiva cornice del Palazzo
Borromeo, pensavano di cantarsela e di suonarsela da soli.
In
programma un atto unico che poteva ben intitolarsi “Le virtù delle grandi
infrastrutture non si discutono”. Alla tavola rotonda spiccavano l’Assessore regionale alle
Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, Luciano Minotti, Direttore
tecnico TEM; Franco Mariani, Vice Direttore Ferrovie Nord; Gabriele Galli,
Consigliere Fondazione Fiera; Paolo Pirovano, Segretario Nazionale dell’Ordine
dei Giornalisti e ovviamente il Sindaco di Cesano Maderno Gigi Ponti.
I temi forti della commedia si possono immaginare: dare per scontata una sola verità, GRANDI OPERE= SVILUPPO; sorvolare sui problemi ambientali; perfino far finta di niente sulle evidenti difficoltà economiche delle opere in questione; sminuire le proteste come frutto di preoccupazioni minori, come fossero il fastidio per i disagi temporanei, (comprensibili certo, nessuno vuole i cantieri vicino a casa).
Nessun
dato veniva esposto sulla sproporzione tra rete stradale e rete ferroviaria (a
vantaggio della prima) e sulle ingenti risorse destinati alle autostrade; nulla
sui numeri del consumo di suolo nella nostra Regione; nulla sui dati più
recenti sulla presenza di diossina nei territori interessati al passaggio della
Pedemontana. E’ ovvio i dati si usano nei dibattiti; non nelle recite.
Ma in sala non c’era un pubblico incantato e plaudente che, per inciso, avrebbe potuto intervenire….scrivendo le domandine su apposito modulo da consegnare ai coordinatori del dibattito (insomma, “penna carta e bavaglio”, come ha ben sintetizzato una persona del pubblico).
C’era
invece anche una folta presenza del Coordinamento No Pedemontana che ha
volantinato e poi ha seguito i lavori (degni del peggior Bagaglino) e che
assistendo al crescendo di banalità, arroganza e nervosismo tra i protagonisti
dello spettacolo, come diversi altri cittadini, ha dapprima iniziato a
esprimere il proprio disappunto – rendendo
una faticaccia la conclusione della recita - poi ad indignarsi infine ad
arrabbiarsi davvero abbandonando il “convegno” quando ormai era svelata la
farsa.
Evidenti
erano lo stupore, la paura e il
"rosicamento" disegnati sui volti dei relatori, incapaci di
confrontarsi perché non immaginano nemmeno che si possano discutere le loro
pretese. Nessun dibattito era previsto, ma uno spot pubblicitario, senza
contradditorio in un clima da trasversali pacche sulle spalle.
Alla
fine della serata pare siano stati concessi alcuni minuti per interventi dal
pubblico. Troppo tardi per correggere il copione. Ormai lo spettacolo era
compromesso.
Noi
siamo pronti a un dibattito pubblico vero, con la reale possibilità di
confrontarci, con interlocutori che rispettino le persone e le ragioni della
nostra contrarietà a Pedemontana, ragioni che non riguardano l’orticello di
casa, ma fondamentali BENI COMUNI come la salute, la sicurezza ambientale, la
mobilità e il tipo di sviluppo che possiamo costruire con proposte alternative.
Grazie
a tutti quelli che sono venuti; i signori delle grandi infrastrutture devono
sapere che ogni volta che metteranno le loro facce in Brianza troveranno di
sicuro il Coordinamento No Pedemontana ad accoglierli, cosi come devono sapere
che anche se fingono di non vederle, le nostre iniziative continueranno fino a
quando non rinunceranno a Pedemontana e a tutte le opere inutili costose.
Coordinamento No Pedemontana
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