martedì 27 luglio 2021

Albese. Il Circolo Ambiente chiede di fare chiarezza sull’incendio dei rifiuti alla Nuova Lario


 

di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"


“Non bastano le rassicurazioni dell’azienda, sull'incendio verificatosi la sera di sabato 24 luglio nell'impianto di trattamento rifiuti della Nuova Lario di Albese con Cassano, occorre che gli Enti competenti facciano chiarezza da subito sulle cause!"
. È questo l'appello che, come Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", rivolgiamo alle Istituzioni.
Questo vale sia nel caso si verificasse che l'incendio è di origine dolosa, sia (come sembrerebbe al momento più probabile) se accidentale.

Il rogo di Albese ha coinvolto nuovamente un deposito di rifiuti, situazione che negli anni passati ha purtroppo interessato molti altri impianti e depositi in Lombardia, dolosi nella maggior parte dei casi.
 
Se invece l'incendio della Nuova Lario fosse di origine accidentale (come, appunto, appare più probabile al momento), in ogni caso va imputata all'azienda una carenza di verifica degli stoccaggi e dei processi realizzati all'interno del capannone: in un impianto ben gestito non si dovrebbero sviluppare incendi!
Infatti la nostra maggiore preoccupazione è relativa agli effetti derivanti dalla combustione dei rifiuti, effetti potenzialmente dannosi per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Occorre ad esempio accertare se tra i “materiali assimilabili ai rifiuti urbani”, vi fossero rifiuti (es. plastica) contenenti PVC, poiché in tal caso la combustione avrebbe potuto, potenzialmente, dare luogo alla dispersione di diossine.   




Per tutti questi motivi chiediamo agli Enti preposti (dalla Regione, alla Provincia, al Comune di Albese, all’ARPA) di condurre al più presto tutte le verifiche su quanto accaduto nell'impianto della Nuova Lario.
Noi lo stiamo dicendo da sempre: sugli impianti di trattamento rifiuti occorrono più controlli preventivi e maggiore attenzione da parte delle Istituzioni!


Immagini tratte dal web.

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