venerdì 9 luglio 2021

Ecomafia a Senna Comasco: sversamento di rifiuti in area protetta, per mano della 'ndrangheta!

 

di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"

“Il problema dei traffici illeciti di rifiuti deve trovare una urgente soluzione politica e istituzionale, che preveda controlli più stringenti e pene più certe e pesanti! Le Istituzioni devono prevenire il fenomeno, facendo terra bruciata alle ecomafie”. È questo il commento del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” alla notizia degli arresti, avvenuti stamane, legati a traffici e depositi illeciti di rifiuti nel Comasco. Questa volta è successo a Senna Comasco dove, in un’area agricola in zona di tutela ambientale e in prossimità della roggia di Gaggio, sono stati depositati abusivamente svariati quantitativi di materiali da scavo!
Dietro ai traffici di rifiuti di nuovo la mano della criminalità organizzata, visto che una delle imprese coinvolte è già stata colpita alcuni anni fa da interdittiva antimafia e uno degli arrestati è già stato coinvolto in passato in altre inchieste di ‘ndrangheta.

E il Comasco è, purtroppo, una delle zone più coinvolte, considerato che si tratta di una delle province del Nord Italia con maggiore presenza della ‘ndrangheta.  
Rispetto ai traffici dei rifiuti si ricordano le vicende legate ai traffici di rifiuti da parte della Perego Strade (impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta), interrati tra l'altro sotto le fondamenta del nuovo Ospedale Sant'Anna. Poi i roghi di rifiuti, che hanno interessato molti territori della Lombardia, in particolare nel periodo 2017/2018, tra cui il sito di Oltrona S. Mamette.

E poi i più recenti fatti legati al deposito di rifiuti in località La Guzza a Como, che ha visto Como diventare lo “snodo” dei traffici illeciti tra Sud e Nord Italia. Nell’ambito di questa stessa inchiesta, sembra che una parte dei rifiuti sia stata depositata abusivamente accanto ai piloni della Tangenziale di Como!


I pericoli delle ecomafie sono noti, come ha più volte segnalato la dottoressa Alessandra Dolci, coordinatrice della DDA Milanese, denunciando che nel settore dei traffici illeciti di rifiuti le mafie realizzano elevati profitti, anche superiori rispetto al traffico di droga. E come ci ha rammentato la collega PM Silvia Bonardi nell’incontro dedicato alle ecomafie – che abbiamo organizzato lo scorso mese di febbraio, nell'ambito della Rassegna "4 colpi alla 'ndrangheta" – ricordando che la Lombardia si è spesso trovata al centro dei traffici tra il Sud e il Nord Italia. Rischiando di diventare la nuova ‘Terra dei fuochi’, a seguito dei numerosi incendi.
Come associazione ambientalista torniamo ancora una volta a ribadire la necessità di un indispensabile potenziamento dei controlli da parte degli enti preposti, dalla Regione alle Polizie municipali. Unito ad un inasprimento delle pene. Maggiori controlli e pene più severe per prevenire il fenomeno delle ecomafie e dei traffici illeciti di rifiuti, che mettono a rischio l'ambiente e la salute pubblica.

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