domenica 5 gennaio 2025
Desio: il Comitato No Pedemontana rilancia la raccolta firme e chiede trasparenza sui lavori
Il Comitato No Pedemontana di Desio torna a farsi sentire con un'iniziativa volta a coinvolgere la cittadinanza e sollecitare maggiore chiarezza sull'avanzamento dei lavori della Pedemontana. Davide Biggi, rappresentante del Comitato, ha lanciato un appello: “Rilanciamo la raccolta firme a Desio per chiedere che venga organizzato un incontro informativo sui cantieri di Pedemontana sul territorio di Desio. Chiediamo che l'amministrazione comunale si faccia carico di convocare Pedemontana al più presto. In molti comuni questi incontri si sono già svolti. Perché a Desio no? Eppure Pedemontana assicura che ormai i lavori sono prossimi ad iniziare”.
L'appuntamento è fissato per domenica 12 gennaio 2025, dalle ore 9.30, in piazza Conciliazione a Desio. Qui il Comitato No Pedemontana invita i cittadini a partecipare attivamente, firmando la petizione per chiedere un incontro pubblico con i responsabili del progetto. L'obiettivo è fornire informazioni chiare e dettagliate sui cantieri e sull'impatto che questi lavori potrebbero avere sul territorio desiano.
L’iniziativa del Comitato No Pedemontana mira a coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, dimostrando che la comunità desiana è attenta e vigile rispetto alle trasformazioni che interesseranno il proprio territorio. L'appuntamento di domenica rappresenta un'importante occasione per unirsi alla richiesta di trasparenza e partecipazione.
La mobilitazione è dunque aperta a tutti coloro che desiderano avere un ruolo attivo nel futuro della città e ottenere risposte chiare sul progetto della Pedemontana. Non resta che segnare la data e partecipare. Desio merita chiarezza.
Bonifica da diossina: le risposte di Pedemontana Lombarda alle richieste degli ambientalisti
Durante il Tavolo Permanente del 12 dicembre 2024 sui lavori di bonifica da diossina, diversi gruppi ambientalisti e civici – Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio, Cittadini per Lentate – hanno presentato un documento contenente richieste specifiche in merito alla gestione e trasparenza delle operazioni. Il documento è stato formalizzato e inviato a enti e organismi coinvolti, nonché agli operatori responsabili della bonifica.
Il 19 dicembre 2024, la società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) ha risposto alle richieste, fornendo informazioni tecniche dettagliate e documentazione relativa ai lavori.
Documentazione fornita
APL ha condiviso:
- Certificazioni delle imprese coinvolte: Le attestazioni di idoneità di A.T.I Dimensione Ambiente & Nico Srl ed Elios Srl (categoria 9 dell'Albo dei Gestori Ambientali) e il certificato Accredia del laboratorio SILEA Srl, incaricato delle analisi chimiche per la caratterizzazione dei terreni.
- Risultati delle analisi: I dati di caratterizzazione dei terreni dei lotti 3A e 6 a Cesano Maderno, che saranno pubblicati sul portale APL.
- Piani di smaltimento: I piani dettagliati per lo smaltimento in discarica, comprese le autorizzazioni degli impianti selezionati e la loro condivisione con i gruppi richiedenti.
Sui Formulari di Identificazione Rifiuto (FIR), APL valuterà la condivisione in base alla normativa vigente, considerando eventuali implicazioni penali.
Monitoraggio e limiti per polveri e diossine
APL ha fornito un documento aggiornato sul piano di monitoraggio di polveri e diossine, stabilendo i seguenti riferimenti:
- Diossine in atmosfera: La soglia di riferimento è 150 femtogrammi EQ/m³, in linea con le linee guida tedesche. I valori attuali, prima dell’inizio delle attività di scavo, sono stati rilevati sotto il limite, con un massimo di 1,9 fg/m³.
- PM10 e PM2.5 per le stazioni recettori: Le soglie sono basate su dati storici delle centraline ARPA (2021-2023). Il superamento della “curva limite” comporterà l’intervento immediato sul cantiere.
- Polveri in cantiere: Un contatore particellare monitora in tempo reale il particolato. Le soglie di attenzione e intervento sono definite rispetto ai valori di fondo ambientale.
Interventi in caso di superamento delle soglie:
- Soglia di attenzione: Il capocantiere intensifica le misure di mitigazione, come la bagnatura dei percorsi e la riduzione della velocità dei mezzi.
- Soglia di intervento: Le attività si fermano fino alla risoluzione delle cause, con monitoraggi orari continui per garantire il rispetto dei limiti prima della ripresa.
Criticità evidenziate dai gruppi ambientalisti
Nonostante l'assenza di attività di scavo, i monitoraggi hanno mostrato frequenti superamenti del limite normativo per il PM10 e il PM2.5, riflettendo la pessima qualità dell'aria. Inoltre, i gruppi ambientalisti hanno sollevato dubbi sulla definizione di alcune soglie, ritenendole troppo elevate.
I gruppi ambientalisti e civici continueranno il monitoraggio attivo delle operazioni di bonifica, mantenendo la vigilanza sui documenti tecnici e sulle compensazioni ambientali legate al progetto autostradale. Particolare attenzione è dedicata anche alla tutela del Bosco delle Querce, interessato da significativi interventi di disboscamento.
sabato 4 gennaio 2025
La giunta di Seregno risolve il problema del verde pubblico... eliminandolo?
Quarant'anni fa, sulle pagine del periodico mensile "Città, società e territorio", che copriva i comuni di Nova, Desio e Seregno, compariva un articolo intitolato: "La giunta di Seregno risolve il problema del verde pubblico... eliminandolo?". Era il 1985, e l'articolo, pubblicato a pagina 3, denunciava interventi controversi sul patrimonio verde della città. Oggi, a distanza di quattro decenni, ci troviamo costretti a riproporre lo stesso titolo, perché sembra che poco sia cambiato.
Recentemente, la città è stata teatro di una serie di potature radicali che hanno suscitato indignazione tra i cittadini e le associazioni ambientaliste. Nonostante le proteste, le operazioni sono proseguite sollevando perplessità non solo sulla loro necessità ma anche sulla loro esecuzione. Il locale circolo di Legambiente ha lanciato l'allarme, ripreso da questo blog e dalla stampa locale, chiedendo un intervento per fermare quella che definisce una "devastazione".
La notizia ripresa da "Il Cittadino" di sabato 4 gennaio 2025 |
Antonello Dell'Orto, rappresentante di Legambiente Seregno, ha segnalato le aree interessate da queste potature, che non si sono limitate ai tigli di via Wagner ma hanno coinvolto anche via Cadore, via San Vitale, via allo Stadio e via Stoppani. Secondo Dell'Orto, le potature non solo hanno eliminato rami e foglie, ma hanno privato la città di migliaia di tonnellate di ossigeno che il patrimonio arboreo avrebbe generato nei prossimi anni. “Peccato che le milioni di foglie che ci avrebbero dato ossigeno non torneranno in vita con le parole,” ha dichiarato amaramente.
Di fronte a questa situazione, Legambiente propone di organizzare una class action contro gli interventi attuali, con l’obiettivo di evitare che episodi simili possano ripetersi. Dell'Orto invita tutti i cittadini indignati a unirsi alla causa e a contattare l'associazione scrivendo a info@legambienteseregno.it.
Nel frattempo, per chi volesse approfondire, ripubblichiamo nel box sottostante ampi stralci dell'articolo originale di 40 anni fa, che mostra come il problema della gestione del verde pubblico a Seregno abbia radici profonde. Purtroppo, la storia sembra ripetersi, lasciando aperta una domanda: cosa occorre per cambiare davvero?
"Sono necessari 25 metri quadri di area fogliare, quella di un piccolo alberello, per fornire a un uomo il suo fabbisogno di ossigeno. E questa è solo una delle ragioni che giustificano, anzi rendono indispensabile, la presenza di spazi verdi nelle aree urbane ed extraurbane. Gli interventi che le amministrazioni comunali, provinciali e regionali devono mettere in preventivo e attuare, per mantenere e ampliare il patrimonio botanico, sono essenzialmente tre: un intervento di manutenzione e cura degli impianti arborei esistenti; uno di sostituzione degli esemplari malati, vecchi o divenuti nel frattempo pericolosi e dannosi; infine un intervento che garantisca l’ulteriore sviluppo del verde esistente."
"L'errore comune è di intervenire troppo tardi, quando la pianta è ormai minata in profondità e non resta altra scelta se non una mutilazione estesa o l’abbattimento. Soltanto un continuo servizio di sorveglianza preventiva garantirebbe interventi tempestivi che produrrebbero il duplice vantaggio di salvare la piante e di risparmiare sui costi di lunghe e spesso inutili cure."
"La miopia dell’amministratore pubblico è evidente. Difatti la capitozzatura (che consiste nell’asportazione totale della chioma) aggrava le condizioni di sopravvivenza della pianta, indebolendola ed esponendola all’attacco di parassiti e di funghi che in breve tempo arrivano a distruggerla completamente."
Una giornata per la natura: manutenzione forestale nel Parco Pineta
Sabato 25 gennaio 2025, il WWF Insubria, in collaborazione con l’Ente Parco, organizza una giornata dedicata alla manutenzione forestale nel Parco Pineta, lungo i sentieri della Strada della Fame e della Strada della Bosascia, parte del percorso 543 in località Fogoreggio, tra i comuni di Appiano Gentile e Tradate.
In verde il percorso del sentiero 543 |
L’evento mira a prendersi cura di questi sentieri, già recuperati dal WWF tra il 2021 e il 2022, e a garantire che rimangano accessibili e sicuri per escursionisti e visitatori. È un’occasione per dedicarsi al territorio, contribuendo attivamente alla sua tutela.
- Ritrovo: Ore 8:45 in Via Alcide De Gasperi, 29, ad Appiano Gentile.
- Partenza: Alle 9:00, con un breve tragitto a piedi verso i sentieri (circa 10 minuti).
Una volta arrivati, i volontari del WWF coordineranno le attività, che includono la pulizia delle canaline di scolo per l’acqua piovana, la rimozione di rovi, ramaglie e piante invasive e la piantumazione di specie autoctone, come farnie e ginestre.
Il tratto A-B del sentiero 543 (Strada della Fame e Strada della Bosascia) dove verranno eseguiti gli interventi di manutenzione forestale |
Alle ore 12:00, è prevista una pausa per il pranzo al sacco (portato dai partecipanti), mentre la giornata si concluderà intorno alle ore 15:00, con il ritorno al punto di partenza.
Per partecipare è importante dotarsi di scarpe adatte al terreno (scarponcini o stivali, in caso di pioggia recente), guanti da giardiniere o anti-taglio, piccoli attrezzi da giardino, come cesoie, tagliarami o un piccolo badile, acqua, bevande e pranzo al sacco.
Durante la giornata, ci saranno brevi momenti di educazione ambientale per approfondire temi come la storia del Parco Pineta, il riconoscimento delle piante locali e le problematiche legate alle specie esotiche invasive.
L’iniziativa è aperta a tutti, a partire dai 10 anni (se accompagnati da un adulto). La partecipazione è gratuita, ma è necessario iscriversi inviando una mail a wwfvareseinsubria@gmail.com, fino a un massimo di 15 partecipanti.
È possibile partecipare solo alla mattinata (fino alle ore 12), ma in questo caso il rientro sarà autonomo.
Natale e Capodanno sotto l’albero... degli espropri di Pedemontana!
Ah, il magico periodo natalizio! L’albero illuminato, il profumo di pandoro e panettone, e… il dolce suono del postino che recapita notifiche di esproprio. Perché, si sa, a Pedemontana piace fare le cose in grande, e cosa c’è di più grande di un bel regalo di Natale sotto forma di atti legali?
Non è la prima volta che Pedemontana decide di rovinare le feste. Già nel lontano 2010 ci eravamo ritrovati a commentare un “regalo” simile. E quest’anno non si sono smentiti, confermando la tradizione: festività uguale blitz burocratico. Niente auguri di Buon Natale o Felice Anno Nuovo, ma un bel pacco di documenti che nemmeno il Grinch avrebbe osato consegnare.
Lorenzo, nella chat del Comitato in difesa del territorio di Lissone, racconta il suo risveglio d’oro: “Buongiorno a tutti, primo regalo dell’anno da parte di Pedemontana: questa mattina mi è stato notificato un atto che temo sia l’esproprio definitivo. Ho già contattato l’avvocato per scaldare i muscoli per la battaglia.”
Che tempismo, vero? Notifica il 3 gennaio, quando il paese è ancora in letargo e le risposte legali sono ferme almeno fino al 7. Insomma, con quattro giorni dei 30 già volatilizzati come la neve al sole, Pedemontana dimostra un’accuratezza strategica che farebbe impallidire persino uno scacchista professionista.
Non sono mancati i messaggi di supporto nel gruppo del Comitato. Luigi ha subito espresso vicinanza con un sentito: “Siamo con te.”
E se a Lorenzo il regalo è arrivato con l’anno nuovo, Antonella e Daniele hanno ricevuto un “pacchetto natalizio” il 2 dicembre: “Il nostro è esproprio definitivo con conteggio rimborso in base alle osservazioni presentate a ottobre 2023.”
C’è da chiedersi quale mente brillante abbia deciso che il periodo natalizio sia il momento ideale per inviare notifiche così delicate. Forse pensano che con un po’ di luci natalizie e qualche canzone di Bing Crosby in sottofondo il tutto risulti più digeribile?
Invece di panettoni, queste famiglie si ritrovano a “gustare” scadenze e burocrazia, con l’ansia di dover rispondere in fretta e furia a comunicazioni che sembrano fatte apposta per coglierle alla sprovvista.
Cara Pedemontana, sappiamo che siete impegnati a costruire autostrade, ma magari un corso base di buon senso e rispetto non guasterebbe. Perché, mentre voi siete intenti a “progettare il futuro”, c’è chi lotta per non perdere tutto quello che ha costruito con fatica.
E no, non basta aggiungere un fiocco rosso al pacco per trasformare l’esproprio in un regalo di Natale. Anche il Grinch, alla fine, aveva capito che il Natale non si ruba. Magari potete imparare anche voi.
venerdì 3 gennaio 2025
Il Bocciolo della Rosa: cinque giorni di pellegrinaggio sul Cammino di Sant’Agostino nell’Anno Santo giubilare 2025
Un’opportunità per chi desidera vivere un’esperienza di cammino lento, intensa ma breve, senza allontanarsi dalla Lombardia.
In occasione dell’Anno Santo 2025, l’Associazione Cammino di Sant’Agostino propone Il Bocciolo della Rosa, un pellegrinaggio più breve ma altrettanto significativo lungo il “Cammino della Rosa”. Questo percorso, ridotto a cinque giorni rispetto al Cammino di Sant’Agostino completo, permette di immergersi nella suggestiva cornice storico-naturalistica delle colline dell’Alta Brianza monzese, comasca e lecchese, fino al Triangolo Lariano. L’itinerario di circa 90 km comprende la visita a cinque Santuari mariani, con partenza e arrivo al Rus Cassiciacum di Cassago Brianza, luogo in cui Sant’Agostino maturò la sua conversione e si preparò al battesimo tra il 386 e il 387 d.C.
Per l’Anno Giubilare, l’Associazione Cammino di Sant’Agostino, in collaborazione con l’Associazione S. Agostino di Cassago Brianza, garantirà il supporto ai pellegrini con:
- La consegna della Credenziale del Pellegrino, da vidimare presso i Santuari mariani visitati e al punto di partenza/arrivo.
- L’organizzazione dell’accoglienza lungo il cammino, con pernottamenti in luoghi facilmente raggiungibili anche con mezzi pubblici (autobus e treno), evitando l’uso dell’automobile.
Il Bocciolo della Rosa è un itinerario ad anello con partenza e arrivo a Cassago Brianza (Rus Cassiciacum), articolato in cinque tappe:
- Cassago Brianza (LC) – Monguzzo (CO), 17 km
- Monguzzo (CO) – Caslino d’Erba (CO), transitando per il Santuario di S. Maria della Noce a Inverigo, 18 km
- Caslino d’Erba (CO) – Valmadrera (LC), 15 km
- Valmadrera (LC) – Pusiano (LC), 14 km
- Pusiano (LC) – Cassago Brianza (LC), 26 km
Durante il cammino, sarà possibile vidimare la Credenziale del Pellegrino nei seguenti Santuari:
- Santuario della Madonna della Noce – Inverigo (CO)
- Santuario della Madonna di Lourdes – Monguzzo (CO)
- Santuario della Madonna di San Calocero – Caslino d’Erba (CO)
- Santuario della Madonna di San Martino – Valmadrera (LC)
- Santuario della Madonna della Neve – Pusiano (LC)
Sul sito www.camminodiagostino.it sono disponibili tutte le informazioni relative all’accoglienza, ai pasti e agli aspetti logistici del percorso. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, i pellegrini potranno vivere questa nuova esperienza, immergendosi nel cuore verde della Lombardia.
mercoledì 1 gennaio 2025
Buon Anno 2025 dalla Brianza Centrale
Con l'arrivo del nuovo anno, vogliamo inviare un caloroso augurio a tutti voi che ci seguite, supportate e condividete il nostro impegno per la Brianza. Quest'anno più che mai, questi auguri non sono solo formali: ne abbiamo davvero bisogno.
Il 2025 si apre con la prospettiva dell'avvio dei lavori per un'opera che consideriamo devastante per il nostro territorio: l'autostrada Pedemontana. Questo progetto, tanto discusso quanto contestato, minaccia di segnare profondamente il paesaggio della nostra amata Brianza, compromettendo aree verdi preziose e aggravando un modello di sviluppo che fatichiamo a riconoscere come sostenibile.
Non è solo Pedemontana a preoccupare. Come documentiamo quasi quotidianamente su questo blog, la difesa delle aree verdi è una sfida che diventa sempre più difficile. Il "partito del cemento" – come lo definiamo con amarezza – sembra avere sempre il vento in poppa, favorito da interessi economici e da un approccio miope al territorio.
Eppure, nonostante tutto, il nostro impegno non si ferma. Continueremo a dare voce a chi si batte per difendere il nostro ambiente e a sostenere chi lavora per preservare le bellezze naturali e culturali della Brianza. Crediamo che una Brianza migliore sia possibile e che, con un impegno collettivo e una maggiore consapevolezza, possiamo invertire questa rotta.
Il nostro augurio per il 2025 è quindi un augurio di speranza, ma anche di determinazione: speranza che la sensibilità ambientale cresca sempre di più e determinazione nel continuare a lottare per proteggere la nostra terra. La Brianza merita di essere amata e rispettata.
A tutti voi, grazie per essere con noi in questa battaglia. Buon anno nuovo, che sia un 2025 di cambiamenti positivi e di conquiste per il nostro territorio.