sabato 10 dicembre 2011
La Polizia Provinciale sequestra un canile abusivo a Cesano Maderno
La Polizia Provinciale MB - in collaborazione con con l’ENPA di Milano - ha scoperto e sequestrato un canile abusivo nel comune di Cesano Maderno dove sono stati trovati circa una ventina di cani di razza, in prevalenza Border Collie e Pastori Maremmani, in stato di indicibile condizione.
Inoltre, nel retro del campo di addestramento sono state dissotterrate una decina di carcasse di cani morti a causa delle cattive condizioni in cui erano tenuti.
È stato poi verificato che gli scarichi delle deiezioni animali confluivano attraverso scarichi illegali nel terreno.
La donna, D.C. di 46 anni, che gestiva il canile abusivo e il campo di addestramento è stata denunciata per vari reati tra cui il maltrattamento di animali, lo scarico abusivo di liquami nel sottosuolo e lo smaltimento abusivo di rifiuti.
Tutto il sito è stato posto sotto sequestro, i cani sono stati affidati ai canili comunali e saranno attivate immediatamente le procedure per trovare loro una sistemazione definitiva presso famiglie che ne faranno richiesta.
Fonte: Provincia MB
Inoltre, nel retro del campo di addestramento sono state dissotterrate una decina di carcasse di cani morti a causa delle cattive condizioni in cui erano tenuti.
È stato poi verificato che gli scarichi delle deiezioni animali confluivano attraverso scarichi illegali nel terreno.
La donna, D.C. di 46 anni, che gestiva il canile abusivo e il campo di addestramento è stata denunciata per vari reati tra cui il maltrattamento di animali, lo scarico abusivo di liquami nel sottosuolo e lo smaltimento abusivo di rifiuti.
Tutto il sito è stato posto sotto sequestro, i cani sono stati affidati ai canili comunali e saranno attivate immediatamente le procedure per trovare loro una sistemazione definitiva presso famiglie che ne faranno richiesta.
Fonte: Provincia MB
venerdì 9 dicembre 2011
Galbusera Bianca: un'oasi da vivere
Domenica 11 dicembre
LABORATORIO GEOLOGICO
Ore 14.30/16.30
Se bella giornata: passeggiata Geologica nell'Oasi, amabilmente accompagnati dal dott. Alessio Colombo.
Se brutto tempo: laboratorio geologico sulle rocce dell'oasi guidati scientificamente e fantasticamente sempre dal dott. Alessio Colombo.
La passeggiata o il laboratorio sono aperti, per questa domenica, sia ai bambini sia ai genitori!
Costi per la passeggiata o il laboratorio:
10 euro a bambino
20 euro a famiglia
Iscrizioni: clicca qui
Sempre Domenica 11 dicembre
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
Ore 16.30/18.30 merenda insieme e presentazione della Scuola estiva 2012: "I cavalieri di gaia".
Durante la presentazione della scuola i bambini saranno intrattenuti da … una magica presenza!
Ingresso libero
Sabato 10 dicembre, h 8,30-19
TUTTI GIU' PER TERRA: MONZA
Oasi di Galbusera Bianca partecipa con il proprio stand di vendita di sorbetti, nettari e conserve.
Programma: clicca qui
Informazioni:
Oasi di biodiversità di Galbusera Bianca, affiliata a WWF Italia
Parco di Montevecchia e Valle del Curone, via Galbusera Bianca 2, 23888 Rovagnate (Lecco)
Tel.Fax 039.57.03.51 - Cell. 335.284.174
info@oasigalbuserabianca.it
http://www.oasigalbuserabianca.it
martedì 6 dicembre 2011
A Meda una iniziativa piena di... valori
Un vero successo la serata sulla finanza etica organizzata giovedì 1 dicembre, presso scuola Anna Frank, dal gruppo di acquisto solidale Gas Assieme e dalle ACLI entrambi di Meda, in collaborazione con i Gas di Seveso, Cesano e con la bottega Xapurì di Lentate del circuito del Commercio Equo e Solidale Garabombo. Un successo per due motivi.
Il primo, la presenza di duecento persone che hanno scelto di partecipare ad un incontro su un argomento piuttosto ostico quale la finanza. Certo, la crisi che stiamo attraversando, che tocca il portafoglio dei cittadini, ma anche i loro diritti, è stata una ragione più che motivante per ascoltare e confrontarsi con i due relatori, il professor Andrea di Stefano, direttore della rivista Valori ed esperto di finanza, e Fabio Silva, socio fondatore di Banca Etica e direttore della Cooperativa Editoriale Valori. Con estrema chiarezza entrambi hanno sottolineato quanto per questa “crisi” il solo aggettivo “finanziaria” vada decisamente stretto: quello che sta mostrando i suoi limiti, quello che è entrato in crisi è il “sistema economico” neoliberista, proiettato solo verso il massimo profitto, all’interno del quale la finanza si è sviluppata come una sorta di mostro di Frankenstein incontrollato. In questi decenni le banche, da istituti di credito che dovrebbero finanziare l’economia reale, si sono trasformate in speculatori di borsa, hanno aperto filiali nei “paradisi fiscali”, sono diventate un percorso per il riciclaggio di denaro affatto pulito. Si è anche parlato, però, di come i cittadini possano imboccare strade “etiche” all’interno del sistema economicofinanziario:
questi ultimi anni hanno visto nascere centinaia di Gruppi di Acquisto Solidale composti da cittadini non più consumatori passivi bensì soggetti consapevoli che la “qualità” dei propri acquisti consiste nello “scegliere chi produce rispettando ambiente, diritti, valori umani”. Anche le Banche Etiche vanno nella medesima direzione adottando principi di trasparenza, il diritto di accesso al credito, l’efficienza e l’attenzione alle conseguenze “non economiche” delle azioni economiche.
Il secondo motivo di successo dell’iniziativa è stato il dopo-serata che ha visto il pubblico interagire con chi mette già da tempo in pratica quelle scelte portatrici di “valori etici, critici, solidali”. Presenti nell’atrio della scuola c’erano infatti i banchetti di Xapurì con i suoi prodotti, della rivista Valori, di Gas Assieme e delle ACLI che raccoglieva firme per le due proposte di legge di iniziativa popolare sul diritto di cittadinanza degli stranieri residenti in Italia. Un segno, questo, di come il “che fare?” possa trasformarsi nel valore di un “fare concreto”.
Gas Assieme - Meda
ACLI - Meda
lunedì 5 dicembre 2011
Desio: continua la lotta contro Pedemontana
Martedì 6/12/2011 - ore 21.30
Piazza Woytila - Desio (davanti al comune)
Assemblea dei comitati contro Pedemontana e le grandi opere. Per conoscere le situazione nelle altre realtà e rilanciare le iniziative a livello locale.
Fonte: http://adesbastaneh.blogspot.com/
Gravissimi episodi di bracconaggio scoperti dalla Guardie Giurate del Wwf Italia nelle province di Milano e Brescia
A Milano cacciatore abbatte uno sparviere, a Brescia due porti d'arma abusivi e caccia da autoveicolo scovati dalle guardie WWF.
Disponibile un numero per segnalazioni.
A farne le spese, la scorsa settimana, in provincia di Milano un esemplare di sparviere, specie particolarmente protetta.
Le guardie venatorie del Wwf durante il servizio di vigilanza nel comune di Mediglia all'interno del Parco Agricolo Sud di Milano hanno sorpreso un cacciatore del luogo che aveva abbattuto ed incarnierato il rapace, severamente tutelato dalla Legge 157/92 in quanto elencato tra le specie particolarmente protette. Il pronto intervento degli agenti della Polizia Provinciale di Milano ha permesso il sequestro dell'arma e dell'animale.
"L'episodio di domenica scorsa dimostra che il bracconaggio è un fenomeno tutt'altro che debellato anche nelle campagne milanesi" sottolinea Filippo Bamberghi coordinatore delle guardie Wwf Milano " e necessita di una più costante attenzione da parte di tutti i soggetti addetti alla vigilanza".
"Utilizzo di mezzi vietati di caccia, abbattimento di specie protette e superprotette, caccia nelle oasi di protezione e nelle aree di ripopolamento e cattura sono all'ordine del giorno e rischiano di mettere ancora più a rischio la fauna selvatica".
"Auspichiamo da parte della Provincia di Milano adozione di un regolamento provinciale, per attivare provvedimenti disciplinari destinati a tutti i trasgressori delle vigenti leggi del settore venatorio, come già fatto intelligentemente e con senso di responsabilità dalla Provincia di Bergamo. Il bracconiere cosi sorpreso potrebbe avere una sospensione temporanea o permanente del tesserino venatorio regionale e non potrà più praticare la caccia"
Invece nella Provincia di Brescia interventi in pianura. Nel comune di Manerbio le Guardie Wwf procedevano al controllo di un appostamento temporaneo per la caccia ai piccoli uccelli: dopo aver constatato l'abbattimento di 4 verdoni (specie protetta) il giovane armato che occupava il capannino risultava privo di licenza di porto fucile. Veniva pertanto denunciato dalla Polizia Provinciale, intervenuta sul posto, per porto abusivo e abbattimento di specie protette e denunciato anche il padre proprietario dell'arma per omessa custodia.
Nel comune di Chiari invece persona con licenza di caccia scaduta da alcuni anni veniva sorpresa mentre cacciava da autoveicolo, percorrendo a bassa andatura un strada sterrata. Sparava in direzione di piccoli uccelli utilizzando un richiamo manuale per attirare i passeriformi e al momento dell' intervento delle Guardie Wwf imbracciava nell'autoveicolo un sovrapposto calibro 12 carico. Intervento immediato dei Carabinieri della Stazione di Castrezzato che procedevano al sequestro dell'arma. In questo caso oltre al porto abusivo d'arma il bracconiere verrà denunciato anche per caccia da autoveicolo, comportamento vietato dalla legge sulla caccia.
In entrambi i casi elevata una sanzione amministrativa di oltre mille euro per il mancato versamento delle tasse e la mancata stipula dell'assicurazione.
" Invitiamo a segnalare episodi di bracconaggio al numero 328 7308288" afferma Antonio Delle Monache coordinatore delle Guardie Wwf Lombardia " molti degli interventi e dei successi operativi vengono proprio da segnalazioni di cittadini e anche di molti cacciatori esasperati per i comportamenti illeciti."
"La sinergia tra vigilanza volontaria e gli organi di polizia hanno permesso negli ultimi mesi innumerevoli azioni antibracconaggio, che mirano alla tutela della fauna selvatica, patrimonio dell'intera comunità."
sabato 3 dicembre 2011
Lomazzo: quegli strani cilindri all'interno del cantiere dell'A9...
La lista civica "Il Patto" segnala nel Comune di Lomazzo (Co) la presenza di strani cilindri all'interno del cantiere per la terza corsia dell'A9... Probabilmente non c'è nulla di cui preoccuparsi, però vorremmo cogliere l'occasione per sottolineare la scarsa trasparenza, anzi, l'assenza di comunicazione, da parte della Giunta, sulle scelte urbanistiche che tra pochi mesi cambieranno definitivamennte il territorio lomazzese.
da "Il Patto quotidiano" - Succede a Lomazzo e Manera...
Partecipate al "Nascondino del Piccolo Chimico Lombardo" rispondendo alle domande:
1) Qual è la composizione chimica degli oggetti misteriosi accatastati nella foto (Lomazzo, nov 2011, Moronera - by courtesy of Nightflyer)
2) Quale Infrastruttura è citata nella frase tra virgolette: «... Tutto il materiale che facciamo giù è tutto nero, in XXXXXX non lo vogliono più, non so più dove metterlo...».
(La seconda soluzione è nascosta nel testo dell'articolo che segue, la prima... speriamo di non doverla mai scoprire e che si tratti di semplici carotaggi)
Partecipate al "Nascondino del Piccolo Chimico Lombardo" rispondendo alle domande:
1) Qual è la composizione chimica degli oggetti misteriosi accatastati nella foto (Lomazzo, nov 2011, Moronera - by courtesy of Nightflyer)
2) Quale Infrastruttura è citata nella frase tra virgolette: «... Tutto il materiale che facciamo giù è tutto nero, in XXXXXX non lo vogliono più, non so più dove metterlo...».
(La seconda soluzione è nascosta nel testo dell'articolo che segue, la prima... speriamo di non doverla mai scoprire e che si tratti di semplici carotaggi)
Brebemi, la discarica dei veleni
di Paolo Berizzi, tratto da "La Repubblica" del 2/12/2011
A SENTIRE quello che si dicono al telefono sembra stiano giocando al Piccolo Chimico: diluisci qua, sposta là, aggiungi questo, copri. E invece brigano, dispongono. Decidono il destino delle «scorie», della «roba bianca», del «nero». Coprono lo «schifo da far paura» con il «pulito».
Perchè è vero che la Banda Rifiuti aveva santi al Pirellone, ma strafare, insomma, non è il caso. La missione dei piccoli chimici è il segreto del loro sporco lavoro: seppellire, tumulare tutto là sotto, nel ventre della Brebemi, una delle autostrade più discusse e tormentate d'Italia (pensare che è ancora un feto).
Tutto vuol dire scorie illegali, scarti di acciaieria, rifiuti tossici e pericolosi, cromo esavalente, residui di metalli pesanti. Roba che andrebbe smaltita secondo le norme di legge. E che invece loro ficcavano sotto il manto delle strade in costruzione lungo l'asse Brescia,Bergamo, Milano.
Può un'autostrada diventare un cimitero per rifiuti? Per rispondere basta sfogliare le 86 pagine contenute nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip bresciano Cesare Bonamartini.
Da quelle carte - la slavina che ha travolto il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani e interrotto gli appetiti di un gruppo di imprenditori capitanati da Pierluca Locatelli, da Grumello - da quelle carte emerge una trama che se fosse un film potrebbe intitolarsi "una tomba chiamata asfalto". O "Discarica Brebemi". Purtroppo, però, i dialoghi catturati nelle intercettazioni non sono fiction. Il 31 maggio 2011 Bartolomeo Gregori (dipendente della Locatelli srl, gestisce i mezzi di trasporto) riceve lamentele per il materiale prodotto dalla Locatelli da Roberto Collavo, tecnico di cantiere della Brebemi. «Scusa eh... ho notato qui sulla scoria che c'è parecchio ferro... come mai? ... Eh... anche... c'è molta più parte bianca...». «Ah sì, sai che ogni tanto ci sono quelle palline bianche, quelle che ti ho mostrato l'altra volta». Gregori avvisa il collega Walter Rocca (responsabile dell'impianto di lavorazione dei rifiuti di Biancinella, a Calcinate).
«Adesso devo chiamare, c'è tantissimo ferro da far paura». La conversazione - si legge nelle carte - «rende evidente come a entrambi fosse nota la provenienza della scoria». «Dopo c'è dentro tantissima roba bianca, bianca, bianca. Mimmo, lo sappiamo com'è... dai è la solita "scoria"».
Facevano sul serio Locatelli & Co. I sottofondi e i «rilevati» stradali della Brebemi erano i loro campi da arare: solo che anziché creare un ambiente fisico a norma di legge, li usavano come spazzatura per avanzi di acciaieria, fresato di asfalto, macerie da demolizione.
Le due tombe prescelte erano i cantieri di Fara Olivana con Sola e Cassano d'Adda, tratta Bergamo-Milano. Il «materiale» da interrare arriva da vari impianti. E a volte occorre fargli fare «un giro un po' strano per non far capire che la roba proviene da là». E cioè da dove si raccolgono «rifiuti». Il 23 giugno 2011 Egidio Grechi e con Giorgio Oprandi, il primo responsabile del reperimento del materiale per la Locatelli, il secondo collaboratore della società Terraverde srl, parlando dell'eventualità di un'analisi su una quantità di scoria, tirano in ballo il cromo, sostanza altamente inquinante e cancerogena. «... Perché il discorso lì è eh... te lo dico senza fare le analisi che sei fuori, se vai a vedere tutto quanto...». «... È uno spreco di soldi e basta... perché è piena di cromo la scoria per cui...».
Un altro allarme arriva il 29 giugno. Uno dei responsabili del cantiere Brebemi di Cassano d'Adda contatta Gregori e gli contesta di avere riscontrato un'altissima quantità di fresato nel materiale che la Locatelli aveva portato in cantiere. «Mah! È tutta roba nera lì, cos'è? Asfalto, o c'è dentro...».
Gregori chiama Rocca, preoccupato: «... Tutto il materiale che facciamo giù è tutto nero, in Brebemi non lo vogliono più, non so più dove metterlo...».
Concordano: «... Ci dobbiamo fermare... intanto per due o tre giorni, intanto che ne consumiamo un po', lo mischiamo meglio... dopo ci pensiamo».
«Sì, ci vuole un po' di colore subito... e se riuscite a metterne un po' meno di fresato... così paga l'occhio insomma». Locatelli, il dominus,è al corrente di tutto.
Il 9 luglio Gregori, di nuovo al telefono con Rocca dopo un controllo in cantiere. «... Bisogna studiare qualcosa... si chiede alla Brebemi se hanno posto la spostiamo là... quando ci serve la prendiamo e la portiamo dietro... faccio un mucchio di fresato e diluisco man mano che gli serve».
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NO ALL'AUTOSTRADA VA-CO-LC per una mobilità sostenibile
Mercoledì 14 dicembre 2011 - ore 21 si terrà ad Inverigo (CO) presso la sala del Consiglio Comunale in Via Enrico Fermi, 1 una serata pubblica per dire
NO ALL'INUTILE AUTOSTRADA VARESE-COMO-LECCO CHE DEVASTEREBBE IL PARCO PINETA, LA BRUGHIERA, IL PARCO VALLE DEL LAMBRO ECC....
L'appello delle associazioni ambientaliste.
Nonostante la prevalente opposizione della cittadinanza e delle amministrazioni interessate all’autostrada VA-CO-LC, la Regione Lombardia ha affidato un incarico di progettazione che rende urgenti iniziative a tutela del territorio canturino e brianzolo.
Le associazioni ambientaliste Orrido di Inverigo (Inverigo), Le contrade (Inverigo), Comitato Bevere (Briosco), Circolo Ambiente Ilaria Alpi (Merone), Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, Associazione l'Ontano (Montorfano), Salvabrughiera (Capiago Intimiano – Orsenigo), Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale (Seregno – Macherio), Associazione Torrette Bini Dosso Boscone per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale (Macherio) intendono collaborare con gli amministratori che hanno compreso l’impatto devastante dell’autostrada sulla Brughiera e sull’Alta Brianza: si tratta di un territorio di grande pregio e delicatezza, tanto più importante se si considera il degrado della conurbazione limitrofa.
Pertanto propongono una pubblica riunione con gli amministratori comunali, provinciali, regionali e del Parco Regionale della Valle del Lambro con lo scopo di puntualizzare lo stato delle cose e concordare iniziative (amministrative e politiche) contro la realizzazione dell’autostrada.
In definitiva riteniamo necessario che negli strumenti di pianificazione regionale vengano introdotte misure idonee in difesa del nostro territorio, dunque venga cancellata l’ipotesi di autostrada e vengano ricercate soluzioni più adeguate, per una mobilità sostenibile.
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