da Il Giorno - 28 luglio 2010
articolo di MONICA GUZZI
Pedemontana sempre più salata per la Brianza
Il nuovo piano allunga la tratta sottoposta a pedaggio
Nessuno sconto per chi abita lungo la Milano-Meda
UN’AUTOSTRADA pagata a caro prezzo dai brianzoli, non solo in termini di asfalto e cemento in arrivo, ma soprattutto di pedaggi. Le peggiori notizie sul versante Pedemontana riguardano i pendolari della Milano-Meda, che fra meno di cinque anni si ritroveranno a dover pagare fra i 2 e i 3 euro al giorno (vale a dire circa 50 euro al mese per chi si sposta quotidianamente per motivi di lavoro) per percorrere una tratta oggi gratuita.
IL PIANO economico-finanziario di progettazione, costruzione e gestione del collegamento autostradale attualmente in gara (i lavori in Brianza dovrebbero partire già nel prossimo anno, per concludersi entro il dicembre del 2014), non promette infatti niente di buono per quanti abitano nella zona della cosiddetta tratta B2, ma se questi saranno i principali beffati, il salasso arriverà per tutti. Anzi, il nuovo piano approdato nei giorni scorsi in Provincia, acuisce i timori della vigilia. Il piano infatti prevede l’estensione della tratta complessiva a pedaggio per ben 98,84 chilometri di asfalto: nel computo entrano anche 23 chilometri in più fra rampe e svincoli, per un 31 per cento in più della lunghezza complessiva dell’asse autostradale. Ciò, si legge nero su bianco nel piano, determinerà «un costo finale per l’utente incrementato nella misura del 31 per cento rispetto alle ipotesi del 2007».
Non solo: nel piano economico-finanziario aggiornato è previsto un sistema di pedaggiamento «chiuso su tutta l’opera», con l’impossibilità per i Comuni lungo la Milano-Meda di prevedere agevolazioni o esenzioni totali dalla tariffa per i loro residenti, visto che la «nuova» autostrada in quel tratto utilizzerà un sedime «vecchio». Chi subirà l’arrivo dell’autostrada e l’aumento del traffico, dovrà in pratica comminciare a pagare la vecchia strada.
Nel quadro complessivo, che prevede un’opera dal costo di 4 miliardi e 679 milioni di euro e una gestione trentennale dell’autostrada, la realizzazione della tratta B2 (da Cermenate a Seveso) costerà 581 milioni, mentre la tratta C (da Seveso a Usmate) costerà 1 miliardo e 286mila euro. Fra gli altri investimenti, 100 milioni per l’area servizio Desio e 38 milioni per quella di Bellusco, mentre 112 milioni sono destinati in tutto alle diverse opere e misure compensative dell’impatto territoriale e sociale (greenway, progetti locali, misure compensative). Fra i nuovi costi emersi, 426 milioni di euro in più da destinare a espropri e indennizzi, con un aumento del 98 per cento rispetto al previsto.
L’AUTOSTRADA entrerà in esercizio per le tratte brianzole (B2 e C) il 1° gennaio del 2015. Sono previsti 12,77 chilometri a pedaggio lungo la B2 e 20,83 sulla tratta C. Le tariffe sono tra le più alte rispetto alle altre tratte di Pedemontana: 0,122 euro a chilometro per i veicoli leggeri e 0,193 per i mezzi pesanti lungo il percorso Cermenate-Seveso, mentre da Seveso a Usmate si pagherà 0,141 euro il chilometro per i veicoli leggeri e 0,233 per quelli pesanti. Ciò per il primo anno, poiché sono previsti ritocchi da subito, per arrivare nel giro di trent’anni a una media di 0,313 euro il chilometro. Anche il traffico sull’autostrada è destinato a salire: se nel 2015 sono previsti 1 milione e 836mila veicoli paganti, nel 2044 diventeranno 2 milioni e 841mila, con una crescita fra il 2016 e il 2035 di circa il 3 per cento l’anno.
mercoledì 28 luglio 2010
Pedemontana: una devastazione pagata a caro prezzo
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E' TUTTO UN MAGNA MAGNA E CHI CI SMENA SONO SEMPRE I CITTADINI.....SECONDO VOI CAMBIERA' IL SISTEMA DEL TRAFFICO MATUTINO?
RispondiEliminaIl rischio è che il problema del traffico in Brianza peggiori. Da più parti è stato avanzato il dubbio che la Pedemontana sia in realtà una nuova tangenziale nord di Milano a servizio dei collegamenti Bergamo-Varese.
RispondiEliminaIn tal caso potremmo avere un aumento del traffico.
Purtroppo non è stato fatto alcuno studio al riguardo.
AH DIMENTICAVO.........PER NON PARLARE DEL LIMITE DI VELOCITA' IMPOSTO A 70 KM ORARI CON POSTAZIONE VELOX (PROSSIMAMENTE COME ANNUNCIATO IN UN ARTICOLO)PER RUBARE SOLDI AI CITTADINI........COME DICE LIGABUE IN UNA CANZONE " HO PERSO LE PAROLE "
RispondiEliminaE le vittime siamo sempre e solo noi..lavoratori che intrappolati nel traffico ogni mattina e ogni sera si troveranno anche costretti a pagare per poter andare a lavorare! Che schifo!
RispondiEliminaQualcuno è in grado di dirmi dove si troverà ubicato il pedaggo ? Grazie... Lara
La risposta arriva dal comunicato stampa che la Società Pedemontana ha dffuso il giorno 3/08/2010, dove dice:
RispondiElimina"Con la nuova tariffazione chi usa l’autostrada esce dove gli serve e paga per quel che usa." dal che si deduce che tutte le entrate e le uscite avranno un casello.
L'intero comunicato di Pedemontana si può leggere, su qs. blog, al seguente indirizzo:
http://brianzacentrale.blogspot.com/2010/08/pedemontana-il-traffico-si-paga.html
Milano-Meda, si apre uno spiraglio «Al via il piano per la terza corsia»
RispondiEliminaAugust 25, 2010 - da il giorno
di GABRIELE BASSANI
— CESANO MADERNO —
«PUNTO AD AVVIARE entro la fine dell’anno l’appalto per la terza corsia sulla Milano-Meda». È l’annuncio che potrebbe aprire qualche spiraglio sulle trasferte quotidiane dei forzati della superstrada, da anni alle prese con code e ingorghi. Arriva da Giovanni De Nicola, assessore ai Trasporti e alle infrastrutture della Provincia di Milano, amministrazione che è proprietaria dell’intera arteria (compresa la tratta brianzola) e verso la quale in queste ultime settimane si sono rivolti gli improperi di molti automobilisti per la scelta di ridurre di nuovo i limiti di velocità.
«QUESTA SCELTA era inevitabile per lo stato di ammaloramento del manto stradale - puntualizza l’assessore De Nicola -. La sicurezza è una priorità e secondo le relazioni dei tecnici, con l’asfalto in quelle condizioni non si poteva lasciare il limite a 110 km/h ma occorreva ridurlo a 70 km/h come è stato fatto. So anche che può sembrare un’incongruenza il fatto che su certe curve, dove ci si immagina una riduzione sia invece rimasto il limite a 90 km/h ma dipende proprio dal fatto che in quei tratti il manto stradale è in condizioni migliori». Fin qui la spiegazione dell’intervento ma poi si entra nel merito del problema: «Per sistemare completamente l’asfalto della Milano-Meda servono più di 6 milioni di euro e in questo periodo non è facile trovare le risorse economiche. Stiamo pensando a piccoli interventi di riparazione che effettueremo già dal prossimo autunno». Poi l’annuncio: «il mio obiettivo è quello di mettere a punto la gara d’appalto per la terza corsia della Milano-Meda già entro quest’anno per poter far partire i lavori entro il 2011 e arrivare in tempo per l’Expo 2015 - dice De Nicola -. Sarà un intervento totalmente concordato con le amministrazioni locali per cercare di conciliare il più possibile le necessità dei pendolari con quelle dei residenti nelle aree a ridosso della supestrada».
INSOMMA, tra Pedemontana da una parte (da Bovisio in su, ma a pagamento) e terza corsia dall’altra (da Bovisio in giù) la Milano-Meda potrebbe finalmente abbandonare i connotati che si porta dietro dagli anni Sessanta con tutti i limiti strutturali che ne discendono, compresi quelli di velocità repentinamente abbassati nelle scorse settimane e per niente digeriti dai pendolari sempre più infuriati.
Le ultime notizie, per chi non fosse informato, dicono che sarà tutta a pedaggio ma senza caselli. Quindi via al Telepass e chi non ne fosse in possesso avrà la targa fotografata e si potrà pagare col cellulare e con gli altri modi "moderni" senza incorrere in nessuna multa. Però le previsioni di traffico dicono in sintesi che dal 2016 al 2035 ci sarà un aumento del traffico pagante, sommando le percentuali annuali, di circa il 60%. In pratica questa che non c'è ancora, sarà un'autostrada già ingolfata da subito. Specialmente dove, le tre corsie per direzione si ridurranno a due, (altro delirio dei progettisti che non guardano oltre il proprio naso, come sempre).
RispondiEliminaSto prendendo in seria considerazione la possibilità di trasferirmi in luoghi meno cementificati della "verde brianza", dove non sia più necessaria la droga della Grande Milano. Ma sono pensionato e non ho più di questi problemi di dipendenza.
per dettagliare alcuni altri deliri progettistici che fanno inferocire ogni giorno gli automobilisti, i pendolari ed i camionisti (che poveretti fanno una vita già incredibile in partenza), vorrei citare gli svincoli "miracolosi" di Cormano, con un anello che raccoglie in una SINGOLA CORSIA PER SENSO DI MARCIA, i contributi di Cormano stessa e della MI-MEDA in direzione di Milano per immettere il tuttop nella A4 già ormai sempre quasi ferma in quel tratto.
RispondiEliminaInoltre, e qui si arriva alla pazzia, a obbligare tutto il traffico che dalla A4 (direzione Torino) vuole innestarsi sulla Tang. Ovest prima del casello d'ingresso per Torino (Ghisolfa). Altra corsia UNICA e anello strettissimo quasi a 360°, quando sarebbe stato facilissimo un sovra/sotto viadotto a tre corsie per la sola direzione A4 >> Tang Ovest direz. Bologna Genova.
Io non sono nè un laureato, nè un ingeniere in urbanistica, nè uno studioso di viabilità. E' possibile che i progettisti miopi non si siano resi conto che era una bestemmia raccordare due arterie di questa importanza in questo modo assurdo ?
e per ultima, poi non rompo più, l'intelligentissimo restringimento che dal casello di Ghisolfa, direzione Bergamo Venezia, porta la A4 a tre corsie a restringersi a DUE all'altezza di Certosa dove si innestano anche le provenienze da Como e Milano. Cosi, tranne che nelle feste comandate, ci si trova davanti ad una colonna compatta e pressochè immobiledi lamiere che va da Ghisolfa (o poco meno) a Cormano. Sono quasi 9 KM. Evviva !!!
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