giovedì 30 giugno 2011

Variante al PGT di Monza: uno scempio urbanistico!

Comunicato del Comitato Provinciale per la difesa dell’Acqua Pubblica e dei Beni Comuni

La Giunta Mariani, con una maggioranza di un solo voto, peraltro espresso da un Consigliere condannato in primo grado a due anni di reclusione per corruzione, nelle ultime sedute del Consiglio Comunale, ha approvato il polo numero quattro della variante al PGT, quello relativo alla Cascinazza.

474 mila metri cubi di cemento si abbatteranno sul quartiere di San Donato facendo sparire una delle poche ma importantissime aree verdi di cintura rimaste in Città.

L'importanza dell’area della Cascinazza riveste duplice valore, sia per la sua vastità (500 ettari), sia per la sua collocazione come cintura di sicurezza nei confronti delle piene del Lambro. Non solo, poiché essa è situata alla fine del centro abitato, in una zona interessata dal viale delle Industrie (un vero verminaio centinaia di migliaia di autoveicoli che transitano ogni giorno producendo immissioni di anidride di carbonio, di polveri sottili e rumori) costituisce un polmone contro l’inquinamento da traffico.
In cambio l’operatore privato dovrà costruire una monorotaia sul Canale Villoresi che i cittadini Monzesi hanno già bocciato con una partecipata manifestazione pubblica e che impedirà ai Cittadini l’uso delle sponde del Canale Villoresi.
Ma il Polo della Cascinazza (emblema delle battaglie urbanistiche della nostra Città) è solo uno dei sei poli  e dei trentuno ambiti previsti dalla variante al PGT che prevede un aumento della popolazione fino a 160.000 abitanti, senza programmare un corrispondente aumento dei servizi, che distruggerà ogni area agricola rimasta in Città, in nome della pura speculazione edilizia, permettendo ai privati  di fare affari sfruttando uno dei beni comuni per eccellenza, il territorio.

La Giunta Mariani, con una maggioranza risicata, senza alcun vero confronto con la Città, sta decidendo il futuro della stessa regalandola alla speculazione edilizia.

Più cemento, più inquinamento, più traffico, più consumo di risorse (acqua, aria e territorio) in nome di uno sviluppo sbagliato che non tiene in alcun conto della qualità della vita.

Noi proponiamo una Città diversa dove le scelte di lungo periodo siano decise dai Cittadini, con forme nuove  di partecipazione, dove si costruisca solo sulle aree dismesse, dove si dia nuova vita alle aree agricole di cintura al fine di promuovere un’economia a chilometro zero, dove le risorse essenziali, come l’acqua, siano pubbliche e gestite dai Cittadini, dove lo sviluppo di una Città sia misurato non dai metri cubi costruibili, ma dal benessere dei Cittadini e dalla qualità dello sviluppo che si offre.
 I profeti di “padroni a casa nostra” e “basta cemento” ( vecchi slogan della Lega Nord), nei fatti propongono uno scenario di irreversibile distruzione del territorio, come del resto è avvenuto negli ultimi 20 anni di loro governo in Brianza.

Noi diciamo veramente “basta al cemento” proponendo una alternativa che pone le basi per un futuro equilibrato ed ecologico, che attui progetti di riconversione ecocompatibile della città: riconversione dell'economia, riconversione energetica e urbanistica del patrimonio edilizio, introduzioni delle energie alternative.

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