sabato 20 dicembre 2014

Sindaci fermate la Pedemontana Lombarda!


Riceviamo e pubblichiamo

In questi giorni sono stati affissi nei Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Lentate sul Seveso, Meda, Seveso i manifesti preparati da diverse forze civiche contrarie a Pedemontana e che contengono il semplice messaggio “SINDACO FERMA PEDEMONTANA UN’AUTOSTRADA INUTILE, DANNOSA, COSTOSA ! DIFENDI IL TUO TERRITORIO E LA SALUTE DEI TUOI CITTADINI !“.

Lo scopo di questa iniziativa è di sollecitare i Sindaci ad intervenire con atti istituzionali ed azioni legali contro la Pedemontana, i cui lavori della tratta B1 sono ormai giunti a Lentate sul Seveso sino alla connessione con la superstrada Milano-Meda, malgrado: siano evidenti i gravi danni al patrimonio ambientale (aree verdi, agricole e boschive); sia noto e da molti denunciato il rischio diossina, eredità del disastro ICMESA del 1976 nei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio; la società Infrastrutture Lombarde sia stata travolta, lo scorso marzo, da uno scandalo giudiziario relativo ad un giro di appalti su varie opere, tra cui alcune consulenze per la Pedemontana; il Tar di Milano (con sentenza del 3 dicembre 2013) abbia stabilito che la società concessionaria deve risarcire il secondo classificato nella gara per il lotto 2 aggiudicato al gruppo Strabag, perché il progetto contiene modificazioni tali da alterarne le caratteristiche qualitative, e quindi i lavori sono stati illegittimamente assegnati (anche se il TAR non accolto la richiesta di annullamento dell’assegnazione).

L’iniziativa dei manifesti si collega con la richiesta del coinvolgimento della popolazione interessata, attraverso la convocazione di Consigli Comunali aperti nei comuni delle tratte B1, B2, C, D. nel corso dei quali i cittadini potranno confrontarsi con gli Amministratori su tutti gli aspetti del problema e su iniziative da prendere a riguardo.
E’ comunque nostro obiettivo che le amministrazioni locali si schierino a difesa del territorio e della salute dei cittadini e intraprendano azioni concrete finalizzate a: bloccare definitivamente i lavori della tratta B1 (vero e proprio eco-mostro che in quanto tale andrebbe poi smantellato); fermare la Pedemontana alla tratta A; portare avanti un progetto alternativo partecipato, basato sulla mobilità sostenibile.
In questo senso anche Mozioni o Ordini del Giorno che vanno nella giusta direzione, come quello approvato dal Consiglio Comunale di Desio il 3 aprile 2014, non sono certo sufficienti se non sono seguiti da azioni concrete che ostacolino attivamente la realizzazione di Pedemontana.

COMITATO AMBIENTE per BOVISIO MASCIAGO
COORDINAMENO NO PEDEMONTANA
COMITATO BENI COMUNI MONZA e BRIANZA
LEGAMBIENTE CIRCOLO ROBERTO GIUSSANI DESIO
COMITATO BASTA CEMENTO – MONZA
COMITATO “LA CITTA’ SIAMO NOI” - MEDA
COMITATO CIVES SAN GIORGIO - DESIO
COMITATO 5 D - SEVESO

1 commento:

  1. Mah, con questa impostazione, i noped non vanno da nessuna parte. La B1 c'è già, inutile chiederne lo smantellamento. Perchè non chiedono che si facciano finalmente le COMPENSAZIONI AMBIENTALI lì, dove l'autostrada c'è già ? Temono di perdere la loro purezza antagonista ? Comunque nella loro beata solitudine non si va da nessuna parte. Ma tanto loro non ascoltano nessuno e nemmeno fanno lo sforzo di coordinarsi con gli altri gruppi ambientalisti.

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