venerdì 1 giugno 2018

Il paradosso Trenord: dopo le Fs i treni li vuole comprare anche la Regione


di Dario Balotta, Liberi e Uguali Lombardia

La risposta negativa, indiretta, alla proposta delle FS di acquistare 150 treni per garantire un servizio di qualità in cambio della cessione dell’1% di Trenord, è arrivata ieri dal gruppo FNM. In un comunicato l’holding regionale rende noto di aver stipulato un contratto di finanziamento di 650 milioni con Cassa Depositi Prestiti per finanziare l’acquisto di 160 treni.

Ora il paradosso è che la vecchia flotta la vogliono sostituire entrambi gli azionisti paritari di Trenord, la Regione e le Fs. Un nuovo frutto avvelenato del matrimonio bicefalo di otto anni fa. È come se i coniugi dopo aver vissuto in una casa senza letti decidessero di comprarne uno entrambi.

L’evidente conflittualità tra i due azionisti, confermata dalle garanzie monopoliste e dagli affidamenti diretti della concessione, spiega lo stato di collasso permanente di Trenord fatto di soppressioni, ritardi, bassi standard di sicurezza e costi di gestione alle stelle. Collasso non più sopportabile per i pendolari, che relega i servizi ferroviari della Lombardia agli ultimi posti europei. Altro paradosso: in questo sbandamento totale della gestione ferroviaria l’ad Cinzia Farise’ rischia di percepire un milione di euro di buonuscita dopo tutti i danni che ha combinato.

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