a cura di:
Sinistra e Ambiente - Meda
Legambiente circolo Laura Conti Seveso
Legambiente circolo Laura Conti Seveso
Il 21 giugno 2018, sul sito di Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) è
comparso l'avviso di una procedura di evidenza pubblica per un bando di
gara come "Procedura aperta ex art. 60 del D.Lgs. 50/2016 per
l’affidamento del Progetto Operativo di Bonifica e/o di messa in
sicurezza, ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e del coordinamento della
sicurezza in fase di progettazione, delle aree dell’incidente ICMESA
contaminate da diossina ed interessate dal tracciato Autostradale
Pedemontana".
Si tratta dell'avvio dell'iter per aggiudicare a partire dalla base
d'asta di 137.257 euro l'elaborazione e l'affidamento di un Progetto
Operativo di Bonifica e/o messa in sicurezza di quelle che sono state
identificate come aree da assoggettare a tale obbligo ai sensi del D.Lgs
152, a seguito della Caratterizzazione e del Decreto Regionale 14300
del 16-11-2017. (ce ne siamo occupati qui)
Il Capitolato Speciale d'Appalto ci consente una prima comprensione
rispetto a ciò che, secondo APL, dovrà essere tenuto in considerazione
nella stesura del Progetto Operativo di Bonifica.
Oltre a tutta la documentazione della Caratterizzazione e agli atti
formalizzati e approvati da Regione Lombardia al tavolo tecnico del
28-2-2017 che sono divenuti esecutivi con il Decreto Regionale 14300, il
Progetto dovrà considerare le risultanze dello studio di fattibilità commissionato da APL alla soc. ST&A srl di Milano.
Le risultanze di questo studio non sono purtroppo al momento accessibili
anche se nel Capitolato Speciale d'Appalto è scritto che con lo studio
di fattibilità è stata stimata quantitativamente la terra contaminata,
sono stati identificati i siti di conferimento della stessa ed è stata
specificata la necessità di indagini chimiche aggiuntive atte a
definire/escludere aree risultate contaminate non direttamente ma per
interpolazione dei poligoni di Thiessen (vedi qui).
Secondo il capitolato speciale di appalto, il Progetto Operativo di Bonifica dovrà dettagliare su:
- quantificazione dei volumi di terreno contaminato sulla base delle risultanze della caratterizzazione, delle indagini integrative con valutazione critica di quanto stimato nel Progetto di Fattibilità Tecnico Economica;
- eventuale proposta di integrazione delle indagini, da eseguire in fase di Progettazione Esecutiva dell’opera autostradale
- aggiornamento del Modello Concettuale definitivo del sito;
- aggiornamento dell’analisi di rischio;
- rettificazione e regolarizzazione operativa dei poligoni di Thiessen al fine di definire le aree di scavo effettivamente eseguibili in fase operativa di bonifica;
- individuazione delle più opportune operazioni di bonifica ai sensi del D.Lgs. 152/2006
- modalità operative di esecuzione dell’intervento di bonifica
- piano degli Scavi;
- piano degli Smaltimenti (Modalità di gestione dei terreni contaminati con individuazione dei siti di conferimento, flussi e tracciabilità dei rifiuti, codici CER, quantitativi);
- modalità di gestione delle terre non contaminate prodotte nel sito di bonifica, anche in relazione al loro potenziale impatto rispetto alle aree limitrofe, esterne al cantiere autostradale, a destinazione verde/residenziale;
- suddivisione dell'intervento in più lotti funzionali;
- modalità di allestimento e gestione dei cantieri di bonifica;
- coordinamento delle attività di bonifica dei terreni con le attività di Bonifica degli Ordigni Bellici (BOB);
- coordinamento delle attività di bonifica con le problematiche di gestione/deviazione del traffico lungo l’asse dell’attuale superstrada Milano-Meda;
- individuazione delle principali modalità di gestione delle attività di bonifica in coordinamento con le attività di cantierizzazione dell’infrastruttura autostradale in merito alla sequenzialità/suddivisione in lotti dell’intervento di bonifica;
- valutazione delle attività di bonifica in relazione alla presenza di sottoservizi;
- definizione del protocollo di verifiche ambientali (campionamento ed analisi), finalizzate all’omologa dei terreni contaminati;
- definizione delle modalità di collaudo dell’intervento di bonifica;
- definizione del protocollo di monitoraggio delle polveri;
- individuazione delle "pratiche migliori" per il controllo della diffusione degli inquinanti/polveri in fase di scavo dei terreni e di trasporto degli stessi verso i siti di conferimento;
- definizione delle modalità di gestione di eventuali acque di lavorazione/lavaggio/ecc.;
- predisposizione di un cronoprogramma con la definizione di tutte le fasi.
- definizione del costo dell'intervento (computo metrico estimativo della bonifica e quadro economico)
Oltre a questi aspetti, nel bando di gara, sono affidate le azioni di
comunicazione sulle attività in corso verso i Sindaci, le
amministrazioni locali, le istituzioni, la cittadinanza e gli organi di
informazione anche con incontri, riunioni e presentazione di elaborati.
Il Progetto Operativo di Bonifica dovrà essere poi presentato in
Conferenza di Servizi con possibilità di revisione su richiesta degli
Enti preposti.
Ora ci preme evidenziare alcune nostre preoccupazioni.
Il Progetto Operativo di Bonifica messo a gara, come tutte le
documentazioni sinora prodotte da APL nell'ambito della
Caratterizzazione, sarà basato sul PROGETTO DEFINITIVO DEL 2012.
Eppure, ad aprile 2018 è stato affidato un incarico alla soc. Conteco check srl di preparare un NUOVO progetto definitivo che costituirà la base per il successivo Progetto Esecutivo.
Nelle linee guida risulta che il definitivo 2018 introdurrà modifiche rispetto al definitivo 2012.
Sino a che punto il Piano Operativo di Bonifica ne terrà conto ? Quale incidenza avranno ?
Su quest'aspetto c'è un passaggio nel Capitolato Speciale d'Appalto che recita:
"Si fa presente, inoltre, che il progetto stradale che dovrà
essere utilizzato come base per lo sviluppo del Progetto Operativo di Bonifica
potrà subire lievi modifiche rispetto al tracciato considerato negli elaborati
di caratterizzazione e in quelli ad esso successivi."
Eppure, le modifiche SOSTANZIALI potrebbero comportare la riscrittura sia dell'ANALISI DI RISCHIO sia del MODELLO CONCETTUALE DI SITO, proprio a rispondenza di una prescrizione ARPA e ATS.
E ancora: cosa si prevede di fare nelle aree con livello di
contaminazione inferiore al limite industriale (100 ng eq/kg) e quindi
fuori dalla riperimetrazione della bonifica ma dove i lavori
autostradali comporteranno comunque movimentazione di terreno con
contenuto di diossina? Si pensa o si vuole forse lasciare la terra
lavorata ma inquinata dalla TCDD in loco?
Che influenza avrà lo studio (tutto interno ad APL e non pubblico) di
fattibilità tecnica/economica nell'orientare le scelte esplicitate nel
progetto di bonifica ?
Continua a mancare il PROGETTO ESECUTIVO (ora previsto dopo la
predisposizione del nuovo Definitivo 2018) ma è proprio sul Progetto
ESECUTIVO che va verificata la congruenza delle documentazioni prodotte
da APL all'interno del procedimento avviato a rispondenza dell'art 242
del testo unico ambientale. Come possono dunque essere inserite in un
procedimento avviato che ha ufficializzato con il D.R 14300 determinate
condizioni le riduzioni e le modifiche che ora APL persegue ?
Serve dunque continuare a seguire con attenzione tutti i passaggi connessi e conseguenti alla Caratterizzazione.
Serve ancora ribadire l'opportunità e la necessità che si rinunci al
completamento di questa inutile ed impattante autostrada, visti i rischi
che la contraddistinguono.
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