domenica 13 giugno 2010

In Brianza si costruisce troppo: stop ai capannoni lungo la Pedemontana

“Con oltre il 54% di consumo del suolo, la Provincia MB si è guadagnata la maglia nera tra tutte le Provincie lombarde. E’ un dato estremamente allarmante e il nostro dovere è quello di impegnarci per la salvaguardia delle aree verdi e agricole rimaste”. Con queste parole il Presidente della Provincia, Dario Allevi, ha presentato il parere contrario formulato dalla Giunta Provinciale a due procedure di variante urbanistica richieste dai comuni di Arcore e Usmate Velate.

Le due proposte di variante urbanistica (SUAP) riguardano la conversione di quasi sei ettari di aree agricole in aree industriali, una per l’insediamento di uffici ed unità produttive ad Usmate Velate e l’altra per la realizzazione di un nuovo impianto di betonaggio ed asfalti ad Arcore.

“Le aree sono collocate lungo il tracciato dove sorgerà la Pedemontana: vogliamo impedire che questa strada si trasformi in una sorta di Milano- Brescia dove il panorama è completamente deturpato dalla vista dei capannoni industriali – dichiara il Presidente della Provincia Dario Allevi- Crediamo davvero che la Pedemontana debba rappresentare un modo nuovo di concepire un’opera pubblica. Per la Brianza deve diventare una vera risorsa sia in termini economici che occupazionali: per fare questo però è importante agire fin da subito affinchè non si creino precedenti pericolosi”.

Entrambe le pratiche saranno valutate nei prossimi giorni all’interno della Conferenza dei Servizi e Allevi e Brambilla hanno annunciato che la Provincia è pronta a fare ricorso qualora i comuni in questa sede si esprimeranno diversamente.

“Abbiamo richiesto la mappatura di tutte le aree dismesse nel territorio dove sarebbe possibile avviare attività produttive senza dover richiedere la conversione di aree agricole – concludono entrambi – Appena avremo i dati, valuteremo forme di incentivi per le imprese che decideranno di collocarsi in questi siti abbandonati ”.

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1 commento:

  1. Speriamo in bene, anche se ad essere deturpato non è tanto il panorama o il paesaggio, come sulla Milano Brescia, ma piuttosto il territorio e la sua qualità ambientale, "segato" nella sua continuità dall'impermeabile e vasta striscia di cemento.

    Pino Timpani

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