martedì 1 giugno 2010

Liberafiumi 2010 - Parte 11° - Lontra

Parte 11 di 12
A cura di Andrea Agapito Ludovici, WWF Italia

La popolazione di lontra (Lutra lutra) in Italia ammonta intorno ai 220-260 esemplari (piano d’azione lontra 2010). Si tratta di un animale simbolo per i fiumi, la cui situazione continua a destare una crescente preoccupazione: nel bacino del SELE (Alto Sele, Alento, Capo di fiume, Calore Salernitano), nei primi mesi di quest’anno sono stati rinvenute morti ben 5 esemplari (Vincenzo Armenante in verbis). Anche sul CRATI, in Calabria la situazione è critica. In particolare, gli eventi alluvionali dell'inverno 2008/2009, hanno fornito la scusa per attuare "massicci" (se non assurdi e distruttivi in molti casi) interventi di ripristino o di messa in sicurezza lungo il fiume calabrese e vari tributari, cavalcando le paure e i mal di pancia delle popolazioni locali. Tra questi interventi il più assurdo è il taglio raso della vegetazione ripariale in alveo e sulle sponde, associata, in alcuni casi, a rimodellazione dell’alveo. Il Crati ha un’enorme rilevanza per la conservazione della lontra ed in particolare per la piccola e isolata popolazione della Sila scoperta lo scorso anno (fonte Romina Fusillo e Manlio Marcelli).

Impronta di lontra sul Bradano (Basilicata), 1989

Lungo l’AGRI (Basilicata), durante una specifica ricerca speditiva in parallelo al censimento delle fasce fluviali, sono state rinvenute tracce della lontra (Lutra lutra), sottoforma di resti di pesci. Ma anche altri fiumi centro meridionali conservano popolazioni di questo raro mustelide. Sul Biferno (Molise) la qualità delle fasce fluviali è discreta e la presenza della Lontra è stata confermata da recenti ricerche e dai numerosi avvistamenti di pescatori. Anche su altri fiumi, come ad esempio il SAGITTARIO (Abruzzo), resistono ottime condizioni per la sopravvivenza della lontra, ma è indubbio che è necessario dare attuazione al “Piano d’azione nazionale per la conservazione della lontra (Lutra lutra)” (Manuela Panzacchi, Piero Genovesi, Anna Loy, Dicembre 2009 - ministero dell’ambiente e della tutela Del territorio e del mare Direzione per la Protezione della Natura2010) ed avviare progetti di riqualificazione fluviale che ne garantiscano la possibile diffusione.

Parte 12° - Qualche speranza

Per tornare all'indice di "Liberafiumi 2010" clicca qui.

Nessun commento:

Posta un commento

Chiediamo gentilmente, a chi usa questo spazio per i commenti, di usare toni costruttivi per mantenere la discussione su un livello di confronto civile e utile per tutti.