mercoledì 21 agosto 2024

Esperienze virtuose per la Brianza / 3: deimpermeabilizzare il suolo per affrontare le sfide climatiche

Questo è il terzo post sulle buone pratiche che si possono adottare in Brianza. Parliamo delle "città spugna", un'innovativa soluzione per affrontare le sfide climatiche urbane. L'articolo di Stéphanie de Roguin, "Städte von Morgen: Die Schwammstadt als Antwort", pubblicato sul sito dell'Ufficio federale dell'ambiente svizzero (BAFU), illustra come le città possano adattarsi per gestire meglio le precipitazioni intense e le siccità prolungate.



Immaginate una giornata d'estate a Seregno nel 2023: la pioggia scroscia violenta e l'acqua forma rigagnoli lungo le strade. L'acqua non riesce a defluire nei pozzetti di scolo, trasformando Corso del Popolo in un fiume. Questa situazione è solo un esempio di come il cambiamento climatico stia mettendo a dura prova le nostre città, che devono reinventarsi per affrontare nuove condizioni meteorologiche.

Una delle soluzioni più promettenti è il concetto di "città spugna". Queste città sono progettate per assorbire e immagazzinare l'acqua piovana, rilasciandola gradualmente durante i periodi di siccità. Questo approccio aiuta a ridurre il rischio di alluvioni causate da piogge intense, che sono sempre più frequenti.

Restituire permebilità ai suoli urbani / depavimentazione. Immagine tratta dal web

Per trasformare una città in una "città spugna", è fondamentale deimpermeabilizzare il suolo, rendendolo permeabile e vivo. Questo significa ridurre l'uso di asfalto convenzionale nelle nuove costruzioni e ristrutturazioni, preferendo materiali che permettono l'infiltrazione dell'acqua, come ghiaia, prati e tetti verdi. Anche in aree già urbanizzate, è possibile sostituire le superfici impermeabili con materiali drenanti.

Un esempio pratico di questo approccio è il progetto "Eau en Ville", lanciato a Ginevra nel 2021. Questo progetto mira a sensibilizzare sull'importanza di una gestione efficiente dell'acqua in città. Un intervento significativo sarà realizzato lungo l'Avenue du Mail, una delle principali arterie di Ginevra. Qui, si prevede di raccogliere l'acqua piovana dai tetti e dalle aree stradali, convogliandola in una fossa continua vegetale, favorendo così l'infiltrazione e il raffreddamento dell'area.

Un'altra iniziativa interessante è stata lanciata a Berna, lungo la Breitenrainstrasse, dove una zona pedonale asfaltata è stata trasformata in un triangolo verde. Qui, il suolo è stato deimpermeabilizzato, permettendo all'acqua di filtrare tra sassi e piante, anziché scorrere inutilizzata nelle fognature.

Fonte immagine: Ufficio del genio civile di Berna

Nel febbraio 2022, il VSA (Associazione Svizzera degli Esperti di Acque Reflue e Protezione delle Acque) ha lanciato un'iniziativa specifica per promuovere il concetto di "città spugna". L'iniziativa punta a informare e sensibilizzare sul tema, promuovendo lo scambio di esperienze e offrendo formazione specifica. Sono state inoltre redatte linee guida per aiutare i comuni ad adottare queste pratiche.

Le nostre città dovrebbero evolversi in "città spugna", riducendo l'uso dell'asfalto e aumentando le superfici permeabili. Questo permetterà di gestire meglio le precipitazioni intense e di affrontare i periodi di siccità, adattandosi in modo sostenibile al cambiamento climatico.

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