mercoledì 1 ottobre 2025

Pedemontana fa male: la Brianza dice basta

Il blog Brianza Centrale condivide gli interventi che seguono e invita tutti i suoi lettori e lettrici a unirsi alla manifestazione del 4 ottobre 2025 a Monza, per ribadire insieme la contrarietà alla realizzazione dell’autostrada Pedemontana Lombarda.
La Brianza ha già pagato un prezzo altissimo in termini di consumo di suolo, distruzione di boschi ed ecosistemi, inquinamento e cementificazione: è ora di fermare questa infrastruttura inutile e dannosa e di rilanciare un’idea diversa di territorio, fondata su ambiente, salute e giustizia sociale.

 

IL 4 OTTOBRE 2025 ANCHE NOI SAREMO A MONZA PERCHÉ PEDEMONTANA FA MALE!

di Sinistra e Ambiente, Meda

Il 4 ottobre 2025 a Monza, con concentramento alle ore 15.00 ai giardini della stazione in via Arosio, si terrà una manifestazione per mostrare la contrarietà della Brianza alla realizzazione dell'autostrada Pedemontana Lombarda.

Questa infrastruttura, calata dall'alto prima con la legge Obiettivo e successivamente confluita nell'elenco delle "opere strategiche", è già in esercizio per le Tratte A e B1 e sono stati avviati i lavori per le Tratte B2 e C, mentre è ancora sospesa e priva di coperture economiche la Tratta D, sostituita con il progetto "D breve" da Vimercate ad Agrate, ancora in attesa del pronunciamento della Commissione VIA.

Come è noto, la società APL ha ricevuto la prima tranche del prestito concordato con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) e la Cassa Depositi e Prestiti, sia per rimborsare il precedente prestito ponte bis sia per far partire le attività per le tratte B2 e C.
La cifra ottenuta non copre integralmente l’intero ammontare di 1 miliardo e 741 milioni di euro – al netto degli extracosti stimati in almeno il 30% – necessario per il completamento dell'autostrada fino a Vimercate.
Con questo prestito, unitamente a quanto già nelle disponibilità di APL per un totale di 866 milioni di euro, sono stati avviati i lavori di bonifica dalla diossina a Meda, Seveso e Cesano Maderno, la tangenzialina Meda-Seregno e cantieri operativi a Lesmo, Arcore (Bernate), Lissone, Macherio, Desio.

L'autostrada è da tempo osteggiata da numerosi soggetti, tra cui gruppi ambientalisti e liste civiche delle tratte B2 e C (comprendenti anche Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda), che hanno scelto di contrastare l'avanzare della Pedemontana anche entrando nel merito degli aspetti tecnici che la caratterizzano.

Quella del 4-10-2025 a Monza sarà una manifestazione che raccoglierà chi ancora ritiene di poter arrestare i lavori per l'infrastruttura e chi invece lo pensa poco probabile, anche se lo spera ancora, e ha affiancato alla contrarietà un'azione specifica affinché ai danni irreparabili già compiuti e che si compiranno non ci si rassegni e si tenti di agire per arginarli ed evitare che siano ancora più pesanti.
Proprio in quanto oppositori di antica data e con argomenti validi, saremo quindi presenti perché serve comunque ribadire la contrarietà a questa inutile e impattante infrastruttura che non risolverà le criticità viabilistiche e che, con costi esorbitanti, sta già divorando boschi, ecosistemi ed habitat naturali preziosissimi in una Brianza pesantemente antropizzata, che guida la classifica del consumo di suolo tra le province italiane.

La nostra è un'opposizione che contempla un'attenzione costante e contemporanea all’iter, per identificare le possibili nostre azioni affinché al disastro non si sommi un ulteriore disastro, frutto anche di mancati presidi ambientalisti su aspetti che meritano di essere considerati e seguiti con impegno.

Per parte nostra ci stiamo spendendo, avendo chiesto, ottenuto e ora partecipando al Tavolo sui Lavori di Bonifica da Diossina, laddove, nonostante la difficoltà dovuta alla scarsa trasparenza di Pedemontana, monitoriamo gli interventi restituendo alla cittadinanza un'informazione puntuale fatta di incontri pubblici e di pubblicazione documentale accompagnata da adeguate nostre valutazioni.

Ci interessiamo delle compensazioni ambientali della B2 e della C, che necessitano di fondi aggiuntivi già chiesti e in parte ottenuti in Regione Lombardia, e che rischiano di essere snaturate e non coerenti con i fini definiti nel Masterplan del 2009, laddove, correttamente, non erano contemplati interventi per posteggi, rifacimenti di piazze, attrezzature sportive, ma invece consentiti quelli per acquisizione aree libere, ingegneria ambientale, riforestazione, ricucitura e creazione di habitat naturali ed ecosistemi.

Ad Arcore, Lesmo, Camparada, Usmate Velate, su proposta ambientalista, le amministrazioni con il Parco Regionale Valle Lambro stanno disegnando una Barriera Verde, e stiamo supportando il progetto di una Dorsale Verde di Parchi che parte dalla richiesta di costituire il Parco Fluviale e Territoriale del Seveso e quello della Brianza Est.
Il comunicato dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche

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