mercoledì 26 ottobre 2011

Desio: il collegamento possibile tra i PLIS del Grugnotorto e della Brianza Centrale


Contenere il consumo di suolo riqualificare i suoli non urbanizzati come beni comuni capaci di dare qualità ecologica e ambientale

Il contenimento del consumo di suolo nel cuore più urbanizzato della provincia di Monza e della Brianza, collocata al secondo posto tra quelle italiane per livelli di urbanizzazione (ma che a differenza di quella di Napoli non è circondata ne da mare ne da provincie con bassi livelli di urbanizzazione, ma da ogni lato da provincie con elevatissimi livelli di urbanizzazione), è l’obiettivo prioritario che deve guidare la revisione degli strumenti di governo del territorio. In questo contesto della Brianza è infatti ancor più evidente quanto il suolo  inedificato sia un bene comune e che, in quanto tale, sia necessario limitarne il più possibile il “consumo”, valorizzando pur entro ruolo, funzioni e condizioni proprietarie differenti il suo contributo ad un equilibrio ecologico e/o alimentare degli insediamenti e la sua funzione fruitiva e di qualificazione paesistica (1).

Il contenimento di consumo di suolo non è infatti che la meta di una politica che individua lo spazio inedificato, anche intercluso nel territorio urbanizzato, come la risorsa fondamentale per la riqualificazione ecologica, paesistico, abitativa della Brianza centrale (e per questa via della sua stessa capacità competitiva). L’altra meta di questa politica è la costruzione di un progetto articolato di suolo nelle forme della suddivisione, nelle modalità delle coperture agroforestali nei terreni coltivati, nella creazione di spazi verdi e boscati a fruizione collettiva degli spazi aperti residui, nella ricostruzione di una rete continua di percorribilità pedonale e ciclabile evitando che essi si riempiano invece di usi del tutto impropri in questo territorio così urbanizzato come è diffusamente avvenuto a Desio, ossia di cave, impianti di lavorazione degli inerti, discariche, depositi a cielo aperto edifici, ecc, il tutto in forme discutibilmente legalizzate (ad esempio con condoni edilizi, ecc..) o del tutto illegali.

Questi spazi aperti si definiscono quasi tutti a livello sovra comunale e per essere oggetto di una politica attiva richiedono regole e politiche sovra comunali. Per questa ragione sarà fondamentale il loro inserimento nei Plis contigui, per una parte più rilevante nel Plis del Grugnotorto, più limitatamente nel Plis della Brianza Centrale (cercando di promuovere una loro fusione investendo spazi del tutto simili per natura ecologica, paesistica ed urbanistica).

Tali spazi in ogni caso assumono ormai la figura di tante “radure” inedificate nella foresta tutta edificata della Brianza centro occidentale. In particolare attorno a Desio possiamo riconoscere la radura relativamente integra verso Nova Milanese, la radura fortemente aggredita da usi impropri ad ovest tra Desio, Varedo e Bovisio Masciago, la radura attorno alla area di servizio dell’autostrada pedemontana, la radura di villa Buttafava e la radura a sud della frazione di San Giorgio, nonché dei non sempre ampi e presenti corridoi che le connettono tra loro. Entro questo più complessivo disegno di spazi aperti andranno definite le aree che più specificatamente vanno organizzate come grandi parchi urbani: in particolare cinque aree in connessione con il polo scolastico ad occidente, dell’ospedale a Nord, della Frazione San Giorgio ad est, dell’area attorno al nuovo cimitero a sud-est, e a corona della frazione Spaccone a sud-ovest.

Nota (1): Il suolo, allo stesso livello dell’aria, dell’acqua e del clima, costituisce fattore da prendere in considerazione per verificare l’impatto di determinati piani e programmi sull’ ambiente ( v. art. 4 comma 3 del D.L.vo 3 aprile 2006 n. 152), tra i quali quelli nei settori della pianificazione territoriale ed urbanistica (art. 6 comma 2 – v. anche allegato VI f).
Tali disposizioni, che attuano direttive comunitarie ( in part. Direttiva 2001/42//CE ) , consacrano, anche sotto il profilo normativo , il valore del suolo e l’esigenza della sua tutela.


Tratto da: Comune di Desio | Piano di Governo del Territorio | Relazione tecnica

Per visionare i documenti relativi alla Variante di Piano di Governo del Territorio cliccare qui.

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