martedì 11 ottobre 2011

Desio: un milione di metri quadri salvati dal cemento


Desio - Il 4 ottobre 2011, l'Assessore al Governo del Territorio Daniele Cassanmagnago ha presentato alla Commissione Urbanistica il progetto di variante al Piano di Governo del Territorio vigente della Città di Desio.

Dal documento presentato alla Commissione Urbanistica emerge una nuova idea di Città nella quale il territorio è un 'bene comune' che non va più consumato e dove vengono privilegiati gli interessi diffusi.

Di seguito riportiamo uno stralcio della parte introduttiva della presentazione.

(...) "Il Piano di Governo del Territorio (PGT) è per noi un processo in continua evoluzione, che va adeguato al mutare delle situazioni e delle condizioni socioeconomiche e territoriali. Il piano è lo strumento di governo delle trasformazioni di un territorio, inteso come conformazione fisica di una struttura sociale, economica e culturale che lo vive, lo usa, lo modifica, lo consuma."

"Questa Variante è una tappa di un più ampio percorso. Una tappa ed un percorso con cui si intende dare una svolta nelle politiche di governo del territorio di Desio e alla cui fine prenderà forma e si consolideranno un’idea ed un progetto di città. I contenuti della Variante al PdR e al PdS segnano già una discontinuità col passato."

"La città non è solo un «luogo nello spazio», ma un «dramma nel tempo» (Patrick Geddes). La città è inserita in un processo di sviluppo dinamico e la natura della sua trasformazione è data dal manifestarsi di rapporti, relazioni e interessi spesso conflittuali tra loro. Le scelte urbanistiche non sono mai imparziali, decidono quali interessi privilegiare. Per questa Amministrazione sono gli interessi diffusi. L’incontro con gli interessi privati avviene nel quadro di un sistema di scelte riguardanti il territorio autonomamente definite dal soggetto pubblico che rappresenta gli interessi dell’intera comunità. ... L’obiettivo primario è l’affermazione dei diritti dei cittadini, in termini di requisiti di vivibilità che devono essere garantiti a tutte e a tutti: diritto all’ambiente, ad abitare, ai servizi, al lavoro, all’istruzione, al tempo libero, alla salute, alla mobilità, ecc.

Il nostro punto di partenza: il Piano urbanistico non può essere un patto esclusivo con gli imprenditori immobiliari da cui escludere la grande massa degli altri cittadini, la maggior parte dei quali vuole una città funzionante e vivibile e che mai chiederà un permesso di costruire. E’ un’idea che rifiutiamo perché antiliberale, antisociale, in definitiva antiurbana, che pretende di privatizzare scelte che riguardano beni per loro natura “collettivi” . IL SUOLO E’ UN BENE COMUNE. "


"Questo diverso approccio, unitamente a scelte urbanistiche diverse da quelle del passato, rappresenta quel segnale di discontinuità che la comunità desiana si attende.
L’istituzione comunale ha la necessità di recuperare una credibilità, spesso venuta meno proprio nel campo delle scelte urbanistiche, ai più apparse come risultato di pressioni e di interessi particolari che conseguenza di progetti per la città. Con le tappe successive a questa Variante vogliamo estendere progressivamente il ricorso agli strumenti di partecipazione, ben oltre a quanto già individuato dalla legislazione vigente. La partecipazione alla formazione delle scelte è lo strumento per la sottrazione dell’iter decisionale al terreno scivoloso dell’esclusiva contrattazione tra operatore privato e vertici dell’amministrazione (politici e/o tecnici) e per affermare il primato dell’interesse pubblico su quello privato e dell’interesse diffuso su quello particolare."
"Il Piano di Governo del Territorio è per noi l’occasione con la quale la collettività riflette e decide circa le modalità sociali con cui la comunità insediata utilizza il proprio territorio. "


Per leggere il documento completo cliccare qui.

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