Il Comune di Cantù è assolutamente contrario alla realizzazione del 2° lotto della tangenziale di Como. Questa la risposta che Angelo Brugnani, della Lista Civica Lavori in corso, ha dato alle considerazioni di Gabriella Bossi a margine della pubblicizzazione l'iniziativa pubblica sul PGT che si terrà venerdì 17 gennaio 2014 presso il Salone dei convegni di Piazza Parini a Cantù.
Visto il grande interesse che riveste questo tema pubblichiamo di seguito sia l'intervento di Andrea Briagnani che la replica di Gabriella Bossi.
di Andrea Brugnani, Segretario Lista Civica Lavori in Corso
Gentile signora Bossi,
Mi preme segnalarle che l’Amministrazione Comunale di Cantù è assolutamente contraria all’opera viaria in questione, come si evince chiaramente dai passaggi sotto riportati, tratti dalla pagina 61 del Documento di Piano del PGT in approvazione:
"Il Comune di Cantù, pur recependo, secondo le previsioni dell'art. 20, L.R. n. 12/2005, il tracciato dello studio di fattibilità per l'Autostrada Varese-Como-Lecco inserito nel P.T.R., che lambisce marginalmente il suo territorio, è assolutamente contrario alla sua realizzazione, trattandosi di un'opera di grande viabilità che incide sulla rete ecologica, interessando aree di elevato pregio ambientale, in parte destinate all'auspicato parco regionale della Brughiera Briantea di cui la città di Cantù si è fatta promotrice.
Inoltre non è, allo stato, sciolta l'ambiguità di fondo rispetto alla prevista tangenziale di Como, secondo lotto, della Pedemontana. Il riferimento è al tratto a nord di Cantù, per uno sviluppo complessivo di oltre 6 Km e che inizia in corrispondenza dello svincolo di Acquanegra per terminare con l’interconnessione alla SS 342 “Briantea”, a sud del centro di Albese con Cassano. Evidentemente non ha alcun senso ipotizzare la realizzazione di entrambi gli assi viari, con un conseguente, inaccettabile impatto ambientale sulle poche e residue aree che presentano, ancora oggi, notevoli elementi di naturalità e che devono necessariamente essere preservate."
Conosco il suo impegno personale nella legittima battaglia contro quest’opera, ed ho avuto modo di apprezzare un suo bell’intervento ad un incontro pubblico a Inverigo un paio di anni fa. Ritengo pertanto che in questo caso sia rimasta vittima della disinformazione che fa da corollario ad una campagna di allarmismo, a mio parere ingiustificato e spesso strumentale, che si stà purtroppo allestendo attorno a questo PGT.
Mi auguro che la mia precisazione le sia utile per il prosieguo della sua battaglia, che è anche la nostra, e la esorto, nell’interesse di tutti, ad indirizzare la sua attenzione verso quelle forze che rappresentano realmente una minaccia per il nostro Territorio.
Gentile signora Bossi,
Mi preme segnalarle che l’Amministrazione Comunale di Cantù è assolutamente contraria all’opera viaria in questione, come si evince chiaramente dai passaggi sotto riportati, tratti dalla pagina 61 del Documento di Piano del PGT in approvazione:
"Il Comune di Cantù, pur recependo, secondo le previsioni dell'art. 20, L.R. n. 12/2005, il tracciato dello studio di fattibilità per l'Autostrada Varese-Como-Lecco inserito nel P.T.R., che lambisce marginalmente il suo territorio, è assolutamente contrario alla sua realizzazione, trattandosi di un'opera di grande viabilità che incide sulla rete ecologica, interessando aree di elevato pregio ambientale, in parte destinate all'auspicato parco regionale della Brughiera Briantea di cui la città di Cantù si è fatta promotrice.
Inoltre non è, allo stato, sciolta l'ambiguità di fondo rispetto alla prevista tangenziale di Como, secondo lotto, della Pedemontana. Il riferimento è al tratto a nord di Cantù, per uno sviluppo complessivo di oltre 6 Km e che inizia in corrispondenza dello svincolo di Acquanegra per terminare con l’interconnessione alla SS 342 “Briantea”, a sud del centro di Albese con Cassano. Evidentemente non ha alcun senso ipotizzare la realizzazione di entrambi gli assi viari, con un conseguente, inaccettabile impatto ambientale sulle poche e residue aree che presentano, ancora oggi, notevoli elementi di naturalità e che devono necessariamente essere preservate."
Conosco il suo impegno personale nella legittima battaglia contro quest’opera, ed ho avuto modo di apprezzare un suo bell’intervento ad un incontro pubblico a Inverigo un paio di anni fa. Ritengo pertanto che in questo caso sia rimasta vittima della disinformazione che fa da corollario ad una campagna di allarmismo, a mio parere ingiustificato e spesso strumentale, che si stà purtroppo allestendo attorno a questo PGT.
Mi auguro che la mia precisazione le sia utile per il prosieguo della sua battaglia, che è anche la nostra, e la esorto, nell’interesse di tutti, ad indirizzare la sua attenzione verso quelle forze che rappresentano realmente una minaccia per il nostro Territorio.
di Gabriella Bossi
Gentile Signor Brugnani,
La ringrazio per il chiarimento, che mi conforta.
Tuttavia, nei disegni del PGT che ho reperito sul sito del Comune ho individuato una mappa in cui il breve tratto di tangenziale che interessa il Vostro comune è chiaramente riportato. La doppia linea arancione è tratteggiata, in quanto il tratto che interessa la periferia nord-est del comune è in galleria.
Sovrapponendo il progetto del secondo lotto della tangenziale (variante che da Grandate sale verso Senna e poi in galleria prosegue verso la brughiera del Grillo, dove esce e prosegue fuori terra verso Orsenigo) alla linea tratteggiata in arancio sulle vostre mappe ho potuto verificare che si tratta della stessa opera.
Trova il tratto a cui mi riferisco sulla Carta delle Trasformazioni DP31 (cliccare qui) del Documento di Piano dove si può vedere chiaramente il tratto in questione.
Mi perdoni l’imperizia, ma siccome la sindachessa di Orsenigo a suo tempo aveva escluso del tutto la tangenziale dalle planimetrie del PGT per manifestare apertamente l’opposizione del proprio comune al progetto, e poiché pare che il mancato inserimento del disegno (della tangenziale) nel PGT sia uno degli strumenti di cui i sindaci dispongono per poter mettere un freno alla realizzazione dell’ecomostro, mi chiedo come mai quella linea tratteggiata compaia sulle vostre carte, in particolare sulla carta detta ‘DELLE TRASFORMAZIONI’ (previste?).
È stata inserita solo per verificarne la NON fattibilità in termini di impatto idrogeologico? Se è così me lo potrebbe confermare? Nel qual caso, mi scuso per l’imperizia.
O avete inserito l’opera nella carta perché in ogni caso la Regione ha scelto una via molto democratica e partecipata e IMPONE con minacce ai comuni di accettare che il loro territorio venga devastato da opere inutili che servono solo a versare soldi pubblici nelle casse di imprese edilizie, in un momento in cui i soldi servirebbero a ben altro per un reale bene comune?
Mi chiedo: se siete contrari alla sua realizzazione, perché l’avete contemplata nel PGT?
A suo tempo, la sindachessa di Orsenigo NON aveva inserito l’opera nel PGT proprio per fermarne la realizzazione.
È possibile che io sia rimasta vittima di travisamenti, ma la presenta della tangenziale nel PGT mi inquieta.
Prendo nota di quanto mi scrive. Conserverò il Suo chiarimento quale presa di posizione e dichiarazione di intenti, monitorando la fattiva azione del Vostro comune per dare seguito concretamente tale impegno.
Considerando inoltre l’elevato rischio di veder scaricare nelle fondamenta della tangenziale (che ricordo è costruita DENTRO LE FALDE) rifiuti tossici, come pare essere ormai in uso ogni volta che si realizza una nuova opera pubblica (scandali emersi su autostrade lombarde e ospedale sant’anna docet). Un rischio che imporrà ai comuni attraversati dalla tangenziale di vigilare (a proprie spese?) e investire le già scarse risorse in attività supplementari. Aggiungendo un altro disagio (per non dire dissesto) ai numerosi che questa inutile opera comporterà per il nostro territorio.
Le rinnovo il mio ringraziamento per la cortese attenzione e per la dichiarazione che ha voluto gentilmente inviarmi.
Gentile Signor Brugnani,
La ringrazio per il chiarimento, che mi conforta.
Tuttavia, nei disegni del PGT che ho reperito sul sito del Comune ho individuato una mappa in cui il breve tratto di tangenziale che interessa il Vostro comune è chiaramente riportato. La doppia linea arancione è tratteggiata, in quanto il tratto che interessa la periferia nord-est del comune è in galleria.
Sovrapponendo il progetto del secondo lotto della tangenziale (variante che da Grandate sale verso Senna e poi in galleria prosegue verso la brughiera del Grillo, dove esce e prosegue fuori terra verso Orsenigo) alla linea tratteggiata in arancio sulle vostre mappe ho potuto verificare che si tratta della stessa opera.
Trova il tratto a cui mi riferisco sulla Carta delle Trasformazioni DP31 (cliccare qui) del Documento di Piano dove si può vedere chiaramente il tratto in questione.
Mi perdoni l’imperizia, ma siccome la sindachessa di Orsenigo a suo tempo aveva escluso del tutto la tangenziale dalle planimetrie del PGT per manifestare apertamente l’opposizione del proprio comune al progetto, e poiché pare che il mancato inserimento del disegno (della tangenziale) nel PGT sia uno degli strumenti di cui i sindaci dispongono per poter mettere un freno alla realizzazione dell’ecomostro, mi chiedo come mai quella linea tratteggiata compaia sulle vostre carte, in particolare sulla carta detta ‘DELLE TRASFORMAZIONI’ (previste?).
È stata inserita solo per verificarne la NON fattibilità in termini di impatto idrogeologico? Se è così me lo potrebbe confermare? Nel qual caso, mi scuso per l’imperizia.
O avete inserito l’opera nella carta perché in ogni caso la Regione ha scelto una via molto democratica e partecipata e IMPONE con minacce ai comuni di accettare che il loro territorio venga devastato da opere inutili che servono solo a versare soldi pubblici nelle casse di imprese edilizie, in un momento in cui i soldi servirebbero a ben altro per un reale bene comune?
Mi chiedo: se siete contrari alla sua realizzazione, perché l’avete contemplata nel PGT?
A suo tempo, la sindachessa di Orsenigo NON aveva inserito l’opera nel PGT proprio per fermarne la realizzazione.
È possibile che io sia rimasta vittima di travisamenti, ma la presenta della tangenziale nel PGT mi inquieta.
Prendo nota di quanto mi scrive. Conserverò il Suo chiarimento quale presa di posizione e dichiarazione di intenti, monitorando la fattiva azione del Vostro comune per dare seguito concretamente tale impegno.
Considerando inoltre l’elevato rischio di veder scaricare nelle fondamenta della tangenziale (che ricordo è costruita DENTRO LE FALDE) rifiuti tossici, come pare essere ormai in uso ogni volta che si realizza una nuova opera pubblica (scandali emersi su autostrade lombarde e ospedale sant’anna docet). Un rischio che imporrà ai comuni attraversati dalla tangenziale di vigilare (a proprie spese?) e investire le già scarse risorse in attività supplementari. Aggiungendo un altro disagio (per non dire dissesto) ai numerosi che questa inutile opera comporterà per il nostro territorio.
Le rinnovo il mio ringraziamento per la cortese attenzione e per la dichiarazione che ha voluto gentilmente inviarmi.
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