venerdì 8 luglio 2016

40 anni dopo l'evento diossina a Seveso: un convegno autorevole ma poco frequentato


di Gianni Del Pero

Oggi convegno a 40 anni dall'accidente ICMESA.
Autorevolissimo l'elenco dei relatori:
  • Paolo Mocarelli (Direttore Scientifico IRCCS “Fondazione Don Gnocchi”, già Direttore del Servizio Universitario di Medicina di Laboratorio, Ospedale di Desio)
  • Dario Consonni (UO Epidemiologia Dipartimento di Medicina Preventiva, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico); Pier Alberto Bertazzi (Università degli Studi di Milano)
  • Piermario Gerthoux (Vice presidente IITM/@ITIM, già Direttore Laboratorio Ospedale di Vimercate)
  • Franco Toffoletto (già primario Medicina del Lavoro Ospedale di Desio)
  • Antonio Colombo (già primario Neurologia Ospedale di Desio, Polo Neurologico Brianteo)
Ho partecipato alla Sessione speciale: Memorie Storiche ed insegnamenti tecnico-scientifici dall’evento Diossina. Tra il pubblico cioè come pubblico nel senso che ero solo, per fortuna almeno a fianco del Sindaco di Desio.

Mocarelli presenta il suo lavoro e la sua memoria, fondamentale. Ed il risultato dell'indagine epidemiologica, la sua, l'unica condotta. Il Risultato su un campione di 900 donne esposte alla diossina, di cui prelevò il sangue per msurarne la diossina presente, incremento per tutte le malattie tumorali dell'80%.

Consonni, collaboratore di Bertazzi, presenta i risultati di una indagine statistica con molti limiti nei dati acquisiti e nella loro rappresentività statistica prima ancora che medica o clinica. Dice che alla lunga "non è successo niente, anzi si muore di meno dopo la diossina"...

Interessante, incredibile e coinvolgente l'intervento di Antonio Colombo. Non riesco a riassumerlo. Contesta i dati di Bertazzi/Consonni sino al punto di dire che quelli che stanno presentando ora non sono uguali a quelli che loro stessi presentavano vent'anni orsono e che dimostravano il raddoppio o la triplicazione della mortalità tumorale (per i linfomi non hodking aumento di 6,5 volte....si può dire del 650%). Segnala l'anomalo incremento di tumori al cervello (lui neurologo ripreso da colleghi per l'alto numero di un determinato tumore provenienti dall'ospedale di Desio, il triplo dell'atteso, più 300%).
Fornisce un'informazione a me sconosciuta relativa al mancato raggiungimento degli obiettivi di bonifica nel Bosco delle Querce.
Cita più volte una pubblicazione FLA di cui allego il link "Seveso vent'anni dopo" che dovremmo tutti rileggere.  http://m.flanet.org/sites/default/files/pubb/sevesoita.pdf

3 commenti:

  1. Leggendo la relazione sull'incontro presso l'ospedale di Desio, sono rimasta incuriosita da questa affermazione "Fornisce un'informazione a me sconosciuta relativa al mancato raggiungimento degli obiettivi di bonifica nel Bosco delle Querce." . E' possibile avere ulteriori dettagli o indicazioni per approfondire la questione? Grazie. Valeria

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  2. In alcuni campioni di terreno prelevati all'interno del Bosco delle Querce ci sarebbe ancora (e comunque c'era vent'anni fa) diossina che non dovrebbe essere presente dopo la bonifica. Trovi il dato anche nella pubblicazione della FLA. GDP

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  3. E anche le analisi della caratterizzazione di Pedemontana hanno trovato Diossina TCDD a Meda nel Bosco delle Querce (in profondità, oltre la "bonifica" effettuata)

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