Nove associazioni ambientaliste hanno inviato una lettera ai Sindaci della Comunità del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone per esprimere preoccupazione riguardo alla possibile riduzione degli elementi di tutela del territorio e degli ecosistemi. Il documento, accompagnato dalla petizione popolare "Parco e nomine: dalla parte dell'Ambiente", propone una serie di misure per garantire la conservazione del Parco nel periodo 2024-2029.
Le associazioni firmatarie sottolineano la necessità di rafforzare la tutela del territorio protetto e propongono una serie di azioni concrete:
Territorio protetto
- Evitare qualsiasi riduzione del perimetro del Parco e incrementare i livelli di tutela, contrastando il consumo di suolo e la perdita di aree verdi, specialmente nei territori di recente inserimento.
- Impedire nuove edificazioni stabili legate alle attività agricole e ricettive che comportino occupazione di suolo verde.
- Ridefinire le regole per l’installazione di impianti per energie rinnovabili sui tetti degli edifici, limitando i vincoli solo agli edifici di valore storico o monumentale.
- Opporsi alla realizzazione di impianti fotovoltaici a terra e agri-voltaici all’interno delle aree protette.
- Proteggere le aree boscate, consentendo interventi solo per miglioramento qualitativo, prevenzione incendi e contrasto alle specie invasive.
- Limitare il traffico autoveicolare nella Valle del Curone, favorendo l’uso dei parcheggi ferroviari e definendo chiaramente le aree di sosta.
- Regolamentare, e in alcuni casi vietare, il transito di biciclette ed e-bike sui sentieri di maggiore valore naturalistico, intensificando i controlli.
- Collaborare con enti pubblici e privati per il recupero di aree dismesse nel Parco, come i siti RDB (Lomagna), Fornace (La Valletta Brianza) e Bomar (Olgiate Molgora).
Agricoltura
- Sostenere lo sviluppo agricolo solo se basato su pratiche sostenibili.
- Contrastare l’abuso delle serre per motivi ambientali, paesaggistici e idraulici.
Turismo
- Favorire una distribuzione più equa dei visitatori per evitare sovraffollamento, promuovendo itinerari sostenibili accessibili senza mezzi motorizzati.
- Limitare le grandi manifestazioni sportive e amatoriali, selezionando solo quelle compatibili con la tutela del Parco.
Educazione ambientale
- Proseguire le attività educative per le scuole, incentivando progetti nel comune di appartenenza per rafforzare il legame con il territorio.
- Potenziare i programmi di educazione ambientale per i cittadini.
- Promuovere la fruizione inclusiva con iniziative a sostegno delle persone con disabilità.
Le associazioni chiedono che queste proposte vengano discusse e approvate dalla Comunità del Parco per assicurare la continuità nella protezione e nella gestione dell’area. L’iniziativa è sostenuta da numerosi cittadini che hanno già firmato la petizione online.
L’appello è stato sottoscritto da:
Associazione Monte di Brianza, CROS Varenna, AVAIB, Legambiente Lecco, CAI di Calco, Legambiente Meratese, Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", WWF Lecco, LIPU Lecco
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