venerdì 26 febbraio 2010

Lambro: prime verifiche sulla presenza di fauna ittica nelle zone inquinate

“Nel fiume italiano Ambra (Lambro), che scorre verso Melegnano da Milano per otto stadi (stadio=185 cm), pescano il temolo; in questo corso d’acqua non se ne trova uno più grande, che abbia il peso maggiore di una libbra e mezza “(da De aquatilibus lib.1 pag 282 di Petri Bellonii Cenomani ovvero Pierre Belon 1517-1564).

Oggi un'unità operativa del centro Naturalistico del Parco Valle Lambro ha effettuato i primi prelievi dei pesci nei tratti inquinati del Lambro a ridosso di Milano.
Obiettivo dell'intervento accertarsi della presenza di fauna ittica, verificarne lo stato di salute e decidere il suo eventuale spostamento in altri tratti del fiume meno inquinati.

Parco Lambro, Parco San Maurizio a Cologno Monzese e tratto a sud del depuratore di Monza sono state le località interessate dagli interventi. Nel tratto dal depuratore di Monza a San Maurizio non è stata rilevata presenza di pesci, se non per giovani esemplari di cavedani trasportati a sud dalla forte piena della notte. E' questo un tratto dalla forte corrente, molto canalizzato e antropizzato che non offre condizioni per la vita dei pesci. Non appena però gli operatori sono entrati nel Parco Lambro, con ambiente più naturale e rinaturazione delle sponde, è stata rilevata una buona quantità di pesci seppur di natura non particolarmente pregiata (cavedani, alborelle, carassi).

Nell'immagine la copertina del libro "Lambro, l'inquinamento occulto" di Luciano Erba.
La pubblicazione può essere richiesta a:
Comitato Bevere - Via Garibaldi 4 - 20040 Capriano di Briosco (Mi)
info@comitatobevere.org

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