mercoledì 17 febbraio 2010

FAI e Italia Nostra scrivono al Presidente del Parco Valle Lambro

Mentre continuano a pervenire adesioni all'appello per salvare dalla cementificazione il Parco Valle del Lambro anche il FAI - Fondo Ambiente Italiano e Italia Nostra hanno chiesto al Presidente Ronzoni informazioni sul progetto dell'immobiliare Idra.

Ecco il testo della lettera:

Abbiamo appreso dalla stampa che su un'area agricola cicoscritta nel Parco Regionale della Valle del Lambro insisterebbe il progetto di una nuova lottizazzione, perlatro molto significativa per dimensione. Stando a quanto scritto sulla stampa locale e nazionale, l'immobiliare Idra avrebbe presentato al Comune di Arcore un progetto di edificazione pari a 150.000 metri cubi, con annessi servizi di vario genere. Tutto ciò ricadrebbe entro la superficie del Parco su un'area agricola e, quindi, se questo corrispondesse a verità si dovrebbe attendere un pronunciamento dell'Ente Parco. Non possiamo nascondervi lo stupore nell'apprendere questa notizia, della quale speriamo di avere da voi smentita, sicuri di condividere con voi l'obiettivo primario della salvaguardia delle aree del Parco (purtroppo sugli organi di stampa non sono apparse smentite). Non sta certo a noi ricordarvi quanto rari siano ormai i lembi di territorio non ancora urbanizzati in quell'area della Brianza e di quanto importanti siano quei territorio per la salvaguardia di quei 'corridoi ecologici' che l'Unione Europea ci richiama a rispettare. Sappiamo che già molti cittadini e associazioni vi hanno scritto e desideriamo anche noi parteciparvi la nostra viva preoccupazione. Al contempo vi chiediamo, nel comune interesse per la tutela dei beni paesaggistici, di volerci fornire maggiori informazioni, qualora siano in vostro possesso.

Costanza Pratesi, FAI-Fondo Ambiente Italiano
Luigi Santambrogio, Italia Nostra Lombardia

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Per leggere l'elenco delle adesioni aggiornato al 16/02/2010 clicca qui.

Leggi anche:
- Dopo Monza, Arcore: quanto pesano 150.000 metri cubi di cemento?
- Il Parco Valle Lambro a rischio cemento

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