domenica 7 febbraio 2010

Pedemontana: lo sfregio della tangenziale di Como nella brughiera

Progetto tangenziale di Como:
in giallo progetto originario in galleria, in arancio variante fuori terra.

Per ingrandire la cartina cliccare sopra l'immagine


Il secondo lotto della Tangenziale di Como è inserito, come opera strategica e accessoria, nel progetto Pedemontana, che unirà Varese a Bergamo. La delibera del Consiglio Regionale ha approvato la Pedemontana, i cui lavori sono appena iniziati e che si ipotizza di terminare nel 2014, ma ha valutato come eccessivamente costoso, per motivi idrogeologici, il tracciato originario in galleria (in giallo nella cartina allegata) e ha chiesto di studiare un percorso alternativo di minor costo.

Sulla base di questa considerazione il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) il 06 Novembre 2009, non ha approvato il 2° lotto in galleria, così come era stato formulato nel progetto ufficiale originario della Soc. Pedemontana.

A fronte delle richieste del Consiglio Regionale, la Regione Lombardia e la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese hanno elaborato un nuovo studio di fattibilità (costato una cifra che si aggira intorno ai 600.000 €.) con possibili varianti al tracciato originario della tangenziale, a loro volta inserite in un eventuale progetto di autostrada VA-CO-LC (ma non a questo vincolate).

Fra le diverse ipotesi studiate, la sola variante presentata ufficialmente nella sede di Como della Regione il 26 novembre 2009 è stata quella che passa per l’Oasi del Bassone, attraversa Senna e la brughiera fra Capiago Intimiano e Orsenigo (in arancione nella cartina).

Alcuni giornali e siti web, basandosi sulla bocciatura del CIPE del percorso originario in galleria della tangenziale di Como, sostengono che non esiste più il problema tangenziale.

In realtà il parere negativo della Regione e la bocciatura del CIPE non mettono una “pietra tombale” sull'ipotesi del secondo lotto della tangenziale, ma bocciano solo il progetto originario in galleria per motivi di costi. Aumenta di conseguenza la probabilità che la tangenziale sia costruita al risparmio e che la scelta cada sulla variante Senna-Capiago-Orsenigo, l’unica presentata il 26 novembre, che devasterebbe in modo irreparabile il territorio.

Gruppo Salvabrughiera


Mercoledì 10 febbraio alle ore 21, presso il Centro Sociale di Senna Comasco in Via Roma 46, appuntamento pubblico in cui verrà formalizzata la nascita del Comitato Intercomunale di Difesa del Territorio.

Per firmare la petizione a difesa della brughiera cliccare qui.

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