giovedì 19 maggio 2011

Brughiera: un parco in cerca di futuro

Cantù 28 e 29 maggio 2011: biciclettata, mostre, giochi e passeggiate per rimarcare le "Ragioni del Parco"



di Tiziano Grassi
portavoce del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera

Alcuni mesi fa come Comitato per il Parco Regionale della Brughiera abbiamo iniziato un percorso di collaborazione con gruppi politici e associazioni ambientaliste locali di Cantù che come noi hanno a cuore il progetto del Parco Regionale.
Da subito ci si è trovati concordi nel ritenere fondamentali ed indispensabili per la vita e l’esistenza di un Parco, i territori ancora a verde che circondano come una “corona naturale” il nucleo edificato di questa città. Stiamo parlando di boschi e prati di alto pregio ambientale che interessano 24 Comuni delle province di Monza e Brianza e di Como inseriti negli anni novanta da Regione Lombardia, in un Parco Regionale da istituire in accordo con tutti questi Comuni e le loro Provincie. Nella proposta istitutiva del Parco, Cantù è il Comune con la maggior quota complessiva di territorio inserita nel parco: il 15%della superficie totale della Brughiera pari a circa 1.100 Ha.

Ad oggi, per precisa scelta dell’attuale Amministrazione Comunale, Cantù non ha più riconfermato la propria adesione (per altro ancora presente negli Atti Pubblici) alla proposta del Parco Regionale preferendo una scelta discutibile di gestione esclusivamente locale proponendo un progetto ambiguo e chiamandolo furbescamente “Parco delle Cascine”. Progetto dove all’interno ci possa stare di tutto: confini modificabili in qualsiasi momento a seconda delle “necessità di qualcuno”, sfruttamento immobiliare di realtà storiche (Cascina Santa Naga ecc.), strade che si insinuano nei boschi, progetti di strutture incompatibili con un parco naturale tipo campi da golf, ecc..

Il Parco della Brughiera è caratterizzato da boschi, brughiere ma anche prati, campi coltivati, laghetti e piccole zone umide, riserve naturali indispensabili per salvaguardare un complesso e prezioso ecosistema per i 24 Comuni inseriti nei suoi confini: Meda, Lentate sul Seveso, Cabiate, Mariano Comense, Novedrate, Carimate, Figino Serenza, Cantù, Carugo, Cermenate, Grandate, Vertemate con Minoprio, Cucciago, Fino Mornasco, Casnate con Bernate, Senna Comasco, Orsenigo, Brenna, Montorfano, Lipomo, Capiago Intimiano, Tavernerio, Alzate Brianza e Como.

Natura ma anche storia: in un suggestivo contesto forestale, l’Abbazia di Vertemate o l’antica chiesetta romanica di S. Adriano ad Olgelasca, sono alcuni degli esempi del patrimonio storico-architettonico che può essere oggetto di attenzione per un percorso culturale che parte dagli stessi nuclei abitati, come dalla cittadina di Cantù con il complesso monumentale di Galliano, posta al centro dell’anello verde del Parco.

Elementi di pregio ambientale, naturalistico, paesaggistico e storico, che ancora sopravvivono, consentono, mediante uno strumento di tutela Regionale, di mantenere ancora in vita l’identità secolare di un territorio che, ora più che mai, ha acquisito un enorme valore a causa di un’urbanizzazione che sembra non avere fine.
Ma anche cascine ed altri edifici della civiltà contadina, rogge, fornaci ed antiche strutture, che se opportunamente valorizzate e salvaguardate contribuiscono ad arricchire il nostro patrimonio storico-culturale.

PERCHE’ UN PARCO REGIONALE NUOVO QUANDO ANCHE QUELLI GIA’ ISTITUITI SONO SOTTO ATTACCO DA NUOVE NORME LEGISLATIVE PENALIZZANTI IN AGGUATO?
E’ PROPRIO NELLA DOMANDA CHE TROVIAMO LA RISPOSTA: I NOSTRI SFORZI DEVONO CONVERGERE NELLA DIREZIONE DELLA MASSIMA SALVAGUARDIA. SE NON RIUSCIAMO A FRENARE IL CONSUMO DELLE ULTIME AREE A VERDE RIMASTE IL NOSTRO FUTURO NON POTRA’ CHE ESSERE “GRIGIO CEMENTO”.

Questo territorio possiede tutte le caratteristiche ambientali, paesistiche e culturali previste dalla legge per la costituzione
di un Parco Regionale.
La maggior parte di queste aree naturali è già riconosciuta, dall’attuale legge regionale lombarda, come Area di Rilevanza Ambientale (ARA). Attualmente, però, la gestione e l’uso di questo territorio sono definite dai piani regolatori comunali o dai PGT che, non essendo coordinati fra loro, non ne garantiscono sufficientemente la salvaguardia.
La creazione di un Parco Regionale introdurrebbe uno strumento di coordinamento con normative appropriate (Piano di Parco e Regolamento) ai quali i PGT comunali dovrebbero adeguarsi, permettendo una gestione armonica ed unitaria di tutto il territorio.

Inoltre la costituzione di un Parco Regionale, potrebbe fornire regole uniformi anche per tutta una serie di attività e di interventi di grande rilievo sociale, regolamentandole su tutto il territorio interessato.
Consentirebbe anche l’uso, da parte dei Comuni inclusi nel territorio del Parco, di misure di incentivazione, dando ad essi la priorità per i finanziamenti Statali, Regionali ed Europei richiesti per la realizzazione di: restauri di centri storici, recupero di nuclei rurali, attività culturali connesse al Parco, attività sportive compatibili, strutture per l’utilizzo di energie alternative a basso impatto ambientale.

UN PARCO IN CERCA DI FUTURO DA OLTRE VENT’ANNI

Le Amministrazioni locali ed i cittadini hanno confermato la loro volontà di tutela e di valorizzazione di questi territori in diverse occasioni.
Il primo passo è avvenuto nella prima metà degli anni novanta, quando una petizione aveva raccolto 20.000 firme stimolando la costituzione del Comitato Regionale di Proposta che definì la perimetrazione delle aree, la modalità di gestione e il regime di tutela da applicare al Parco Regionale della Brughiera.

L’elaborato del Comitato di Proposta venne trasmesso alla Giunta Regionale - Direzione Generale Tutela Ambientale in data 3 giugno 1999.
Consisteva in una proposta di legge per l'istituzione del Parco con relativa relazione e cartografia.
Tale Proposta di Legge attende ancora di essere discussa.

Nella primavera del 2008 si è ricostituito il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera. Ne fanno parte associazioni, gruppi politici e singoli cittadini che operano in campo ambientale nelle province di Milano, Como e Monza-Brianza.
Dopo una nuova campagna informativa e promozionale, il 9 dicembre 2009 il Comitato ha protocollato in Regione Lombardia – destinatario il Presidente della Giunta Regionale, on. Roberto Formigoni - altre 4.000 firme per una petizione che chiede il completamento dell’ iter legislativo per istituire finalmente il Parco Regionale della Brughiera.

Ovviamente il nostro impegno non poteva e non doveva finire con questa raccolta firme ma anzi questa ci è servita per portare a conoscenza di tante persone il valore il questo Parco e quanto poco è considerato dai loro/nostri Amministratori. In questa fase stiamo cercando a tutti i livelli (Comunale, Provinciale e Regionale) di rimarcare le “Ragioni del Parco”, anche con iniziative come questa che stiamo organizzando in collaborazione con le realtà sensibili alla salvaguardia della Brughiera.


IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE A CANTU’

SABATO 28 MAGGIO 2011

MOSTRA e AUDIOVISIVO: “Il Parco Regionale della Brughiera” presso il Gazebo in largo XX Settembre, dalle ore 10,00 alle 19,00

BICICLETTANDO...... biciclettata con partenza alle ore 16,30 da 5 punti diversi della città e arrivo in piazza Garibaldi ore 17,30 (vedi piantina dei percorsi).

GIOCHI.... IN ARIA per i più piccoli al Gazebo di piazza XX Settembre ore 17,30 / 19,00

DOMENICA 29 MAGGIO 2011


PASSEGGIATA NEI BOSCHI organizzata da Legambiente Cantù con ritrovo presso la chiesa S. Carlo località Fecchio alle ore 8,45 percorso di circa 10 Km.

PASSEGGIATA BREVE anche per bambini con stesso luogo di ritrovo ma alle ore 9,45 e arrivo per tutti presso la zona di Santa Naga con AQUILONATA finale ore 12,00.


Contatti:
tel.: 348 3164844
tiziano.grassi@alice.it
www.comitatoparcobrughiera.it

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