di Mattia Lento e Michele Cazzaniga
Anche quest’anno, come l’anno scorso, abbiamo intrapreso una camminata lungo le sponde del Lambro da Agliate alla fonte Menaresta, località Piano Rancio.
La camminata/manifestazione (ancora dal carattere informale ma destinata secondo i nostri auspici a diventare una manifestazione più strutturata e partecipata) è durata due giorni, il 14 e 15 luglio, e aveva finalità ecologiste. Nostro obiettivo è infatti quello di conoscere al meglio il territorio e le sue bellezze naturalistiche e, in futuro, di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato delle acque del fiume e più in generale sullo stato dell’ecosistema dell’Alta Brianza.
Quest’anno, grazie all’aiuto di Gianni Casiraghi, esperto conoscitore del territorio brianzolo e ambientalista molto impegnato, abbiamo cercato di migliorare il nostro percorso. Il percorso lungo il Lambro si è svolto da Agliate fino a Baggero e poi abbiamo abbandonato temporaneamente la valle del fiume brianzolo per percorrere il parco della cava di Brenno a ridosso della Bevera.
Successivamente ci siamo diretti verso il lago di Pusiano (dove il Lambro si immette e nello stesso tempo sfocia), dopo un breve bagno (le acque non sembravano poi così sporche anche se il fondo è sgradevolmente limaccioso) ci siamo diretti a Bosisio Parini dove abbiamo preso il bellissimo eco-battello locale (ad energia elettrica) fino a Pusiano.
Da qui, attraverso il sentiero che passa dal santuario della Madonna della Neve, abbiamo raggiunto il lago di Segrino, abbiamo dormito e il giorno seguente ci siamo diretti verso la Madonna del Ghisallo dove abbiamo affrontato l’ultimo sentiero che porta alle fonti.
I partecipanti: Michele Cazzaniga, Manuela Ruggeri, Lorenzo Marmo, Mattia Lento, Simone Cesari. Partecipazione parziale: Serena Fusi, Elisa Villani.
Ringraziamenti a Gianni Casiraghi.
lunedì 16 luglio 2012
Lambrada 2012. Da Agliate al Pian del Rancio, alla scoperta del Lambro e dell'alta Brianza
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Bravi. Complimenti.
RispondiEliminaSarebbe interessante capire se il vostro percorso incrocia altri percorsi con altre partenze ed arrivi.
Giovanni
Il percorso della Lambrada supera i 40 km ed è abbastanza facile incrociare altri percorsi che si diramano, ad esempio, nel Parco Valle del Lambro per non parlare di quelli che si diramano nel tratto Valassinese per risalire le valli laterali del triangolo lariano....
RispondiEliminaLe varie diramazioni potrebbero essere qualche centinaia (tra quelli più o meno segnalati e quelli che invece non lo sono, ma sono ugualmente percorribili).
Da tutto ciò è evidente che è difficile rispondere alla tua domanda.
Per quanto concerne il settore pedemontano del corso del Lambro ovvero quello, a sud dei laghi prealpini, tutelato dal Parco Regionale della Valle del Lambro, posso consigliare di consutare il sito http://www.leviedelparco.it/
RispondiEliminanel quale puoi trovare alcune info, mappe e le tracce GPS di alcuni (non ancora tutti)degli intinerari del parco regionale che saranno prossimamente dotati di apposita segnaletica, concettualmente identica a quella già utilizzata per la Ciclovia Monza-Erba (il percorso n°1), del resto, in buona parte seguita - nel tratto compreso tra Agliate e Baggero - dagli stessi partecipanti ed ideatori alla Lambrada 2012.
Esistono inoltre cartografie locali, come ad esempio quella stampata dal Comune di Briosco, oppure ancora, in rete, nei siti di alcuni comuni (Lambrugo, Veduggio, Albavilla, Costamasnaga)o dei parchi sovracomunali (Valetta)è possibile, rovistando un pò, ritrovare mappe ed info sulla sentieristica locale o, appunto, sovracomunale che molte volte intercetta il tracciato della Lambrada (che, a dire il vero, non è ancora stato del tutto definitivamente consolidato).
Molto, ma molto più complesso è, invece, riuscire a sintetizzare il settore a monte, quello compreso tra la sponda nord del Lgo di Pusiano ed il Passo del Ghisallo. In questo caso consiglierei di rivolgersi ad una qualsiasi sezione locale del Club Alpino Italiano, dove è certamente possibile consultare la cartografia escursionistica più aggiornata.
Gianni Casiraghi