martedì 22 luglio 2025

Manti stradali freschi: una strada possibile anche in Brianza

Immagini tratte dalle relazioni pubblicate dal National Centre for Climate Services NCCS

L’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico e il crescente numero di giornate di canicola pongono le città della Brianza di fronte a sfide sempre più pressanti. L’effetto “isola di calore urbano”, causato dalla presenza estesa di superfici asfaltate scure che assorbono e trattengono il calore, sta diventando un pericolo per la salute pubblica, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Ma un’alternativa concreta esiste e arriva dalla Svizzera. Nell’ambito del Programma pilota per l’adattamento ai cambiamenti climatici, il progetto «Manti stradali freschi» ha sperimentato diverse tecnologie per ridurre il surriscaldamento delle superfici stradali, con risultati promettenti. Le città di Berna e Sion hanno ospitato due tratti di strada test, con ben 18 varianti di pavimentazioni sviluppate per riflettere maggiormente i raggi solari e favorire il raffreddamento, sia di giorno che di notte.

Immagine del drone con carta bianca e nera per determinare l'albedo

La chiave è l’albedo, ovvero la capacità di una superficie di riflettere la radiazione solare. Le superfici chiare, rispetto a quelle scure, assorbono meno calore e rimangono sensibilmente più fresche. Alcune tecnologie testate prevedono:

  • Sostituzione dell’aggregato con materiali più chiari;
  • Spargimento superficiale di pietrisco chiaro su asfalto appena steso;
  • Verniciatura di manti esistenti con pitture ad alta riflettanza;
  • Pigmentazione diretta del conglomerato bituminoso.

Durante l'estate 2020 e i monitoraggi successivi, le superfici fresche hanno mostrato una riduzione della temperatura fino a 12,6 °C rispetto agli asfalti convenzionali durante i picchi di calore. Anche in profondità, le differenze sono significative: le strutture porose e trattate contribuiscono a un migliore raffreddamento notturno.


Non solo: alcune soluzioni si sono rivelate efficaci anche per la riduzione del rumore da traffico, come i manti semidensi trattati con idrogetto o levigati. Un duplice beneficio, quindi, per le città: meno calore e meno rumore.

La Brianza, con la sua elevata urbanizzazione e i crescenti episodi di caldo estremo, potrebbe trarre grande vantaggio dall'adozione di questi manti stradali innovativi. Pensiamo ai marciapiedi dei centri urbani, alle piste ciclabili, ai parcheggi pubblici o alle aree pedonali: superfici dove il traffico veicolare è moderato e l’efficacia dei manti freschi può essere massimizzata con costi contenuti.

Sebbene da sempre contrari alla Pedemontana Lombarda, non possiamo ignorare l’occasione di chiedere che eventuali nuove infrastrutture prendano almeno in considerazione le evidenze scientifiche in merito all’impatto climatico. Se la Pedemontana dovrà esistere, che sia realizzata con criteri climaticamente responsabili, usando materiali ad alta albedo e a ridotto impatto acustico. Una richiesta di buon senso e responsabilità, quantomeno verso le generazioni future.

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