domenica 30 maggio 2010

Liberafiumi 2010 - Parte 3° - Il censimento

Parte 3 di 12
A cura di Andrea Agapito Ludovici, WWF Italia

Il censimento WWF dei fiumi ha previsto il rilevamento dello stato delle fasce fluviali e ripariali, delle zone di esondazione del corso d’acqua per valutarne lo stato e avanzare proposte per la sua tutela, rinaturazione e valorizzazione. Sono state censite le zone umide perifluviali, le aree boscate, le zone agricole, i manufatti e le abitazioni, le cave, i depositi e le discariche, l’artificializzazione delle sponde e altri aspetti per avere una visione completa delle aree indagate. Tutto corredato e documentato da foto di dettaglio. I dati, raccolti su mappe a scala 1:10.000, sono attualmente in corso di elaborazione, anche attraverso un sistema GIS (Geographic Information System), dal WWF Italia per meglio definire le proposte operative.

I FIUMI CENSITI

Domenica 2 maggio si è svolto il censimento contemporaneamente lungo 30 tratti fluviali , grazie al coinvolgimento di oltre 600 volontari del WWF e di altre associazioni, che hanno ispezionato circa 600 chilometri di: Adda, (Lombardia), Piave (Veneto), Arzino e Tagliamento (Friuli Venezia Giulia), Savio, Taro e Po di Primaro (Emilia Romagna), Magra (Liguria), Arno (Toscana), Chiascio e alto Tevere (Umbria) e Tevere laziale, Aniene, Melfa (Lazio), Sangro, Sagittario, Aterno e Pescara (Abruzzo), Biferno (Molise), Volturno (Campania), Ofanto (Puglia), Agri (Basilicata), Angitola (Calabria), Oreto e Simeto, Ciane - Anapo, Irminio, Ippari (Sicilia) e Rio Mannu (Sardegna).

Parte 4° - Primi risultati

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