Legambiente: è inconcepibile che il fiume sia sotto scacco ad ogni malfunzionamento dei collettori.
Il fatto che lo sversamento di liquami nel Lambro, avvenuto lo scorso 26 agosto 2010, sia stato dovuto - come pare - ad un evento accidentale come l'ostruzione di un collettore, e non ad un atto criminale, non rassicura Legambiente. Quanto accaduto rappresenta una grave spia dello stato in cui versa il sistema di fognature e collettori lungo il corso d'acqua. Un quadro scoraggiante, anche perchè, a fronte di episodi gravi come quello di giovedì scorso, è considerato fisiologico il fatto che ad ogni temporale gli scolmatori di piena scarichino direttamente nel fiume acque non depurate, che invece dovrebbero essere trattenute in apposite vasche volano.
"Noi non ci rassegnamo a convivere con un fiume che è una delle grandi vergogne nazionali: il risanamento del bacino Lambro-Seveso-Olona deve entrare nell'agenda delle priorità di Regione Lombardia e degli enti locali - dichiara Lorenzo Baio, responsabile acque di Legambiente Lombardia - E' necessario attivare l'immenso cantiere della riqualificazione, realizzando le opere di depurazione mancanti, adeguando quelle esistenti, e soprattutto intervenendo sulle reti scolanti delle utenze civili e industriali. I soldi per farlo ci sono, perchè la depurazione delle acque è contemplata dalle tariffe idriche, si tratta di pianificare e attuare i conseguenti interventi, senza aspettare il 2015, anno in cui inevitabilmente interverranno le sanzioni dell'Unione Europea per mancato rispetto della direttiva 2000/60 sulle acque."
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sabato 28 agosto 2010
Lambro: occorre investire su fognature e collettori
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Dal sito della Provincia MB:
RispondiEliminaLambro: interventi straordinari di manutenzione sulla rete fognaria a Briosco
Dopo l’allarme scattato il 26/08/2010, a seguito dell’ennesimo avvistamento di una “macchia nera” nel fiume Lambro all’altezza di Briosco - frazione Fornaci, proseguono gli interventi di manutenzione straordinaria presso lo scarico dello sfioratore dell’impianto ALSI, dal quale ha avuto origine lo sversamento di scarichi fognari nel fiume.
Considerando che le prime operazioni di contenimento avviate il 26 agosto non si sono rivelate sufficienti, Brianzacque – erogatrice del servizio idrico - ha optato per la sostituzione del manufatto di sfioro con uno più elevato; i lavori, iniziati questa mattina, proseguiranno domani per completarsi verosimilmente lunedì 30 agosto.
Nel frattempo la portata del refluo è scesa comunque sotto il limite di guardia rimanendo in fognatura.
Le indagini effettuate consentono di ritenere che il problema è stato causato dal forte accumulo di acque piovane delle ultime settimane provenienti dalle reti comunali già in sofferenza per l’alluvione che ha colpito la zona nei giorni di Ferragosto.
“Nonostante la straordinarietà degli eventi naturali – commenta oggi il Presidente Dario Allevi – la vera causa di questi episodi è fortemente correlata all’occupazione urbana ed industriale del suolo che, anche nelle colline dell’alta Brianza, ha assunto negli ultimi anni volumi impressionanti”- “La difesa del territorio non può essere un mero slogan da utilizzare ad arte – continua il Presidente - ma un impegno preciso dei singoli Comuni: mi appello ancora una volta ai Sindaci affinché proteggano le aree verdi rimaste, bene prezioso della Brianza, limitando le continue urbanizzazioni”.
“Occorre anche mettere mano seriamente al piano di bacino – conclude Allevi - per sistemare il torrente Bevera e gli scarichi; solleciteremo la Regione, lo Stato e gli altri enti preposti affinché ciascuno faccia la propria parte nel risanamento del territorio in armonia con l'ambiente”.