In seguito alla pubblicazione del Piano Economico Finanziario dell’Autostrada Pedemontana Lombarda e alle numerose dichiarazioni ed affermazioni relative al pedaggiamento dell’infrastruttura ed al finanziamento del progetto complessivo (leggi qui) la Società Pedemontana ha emesso il seguente comunicato:
La Società ritiene di intervenire nel dibattito con l’unica intenzione di contribuire alla comprensione ed alla ricostruzione dei documenti e delle informazioni.
I temi che hanno animato il dibattito sono sostanzialmente due:
- la tariffazione dell’opera, con particolare riferimento alla tariffazione delle rampe di svincolo ed alle tratte Brianzole;
- la sostenibilità del Piano Finanziario, con particolare riferimento alle risorse da reperire a debito.
Per quanto riguarda il primo punto, va ricordato che la tariffa di Pedemontana è rimasta la stessa del progetto preliminare di cinque anni fa, che è nota a tutte le amministrazioni attuali ed a quelle che si sono succedute in questo tempo e che è stata sempre dichiarata dalla concessionaria in decine di occasioni di confronto pubblico. Ancora più va ricordato che tra preliminare e definitivo i costi sono cresciuti di oltre 500 milioni per far fronte alle richieste del territorio, ad oltre 100 milioni di Euro di compensazioni ambientali ed ai maggiori costi per gli espropri che permettono di rimborsare più equamente i tanti cui si chiede il sacrificio della casa, della fabbrica, di un semplice campo.
La tariffazione degli svincoli, inoltre, è applicata a tutte le autostrade, anzi, nel caso di Pedemontana va casomai riconosciuto che gli svincoli sono tariffati solo in parte.
Un’altra critica è rivolta al sistema di tariffazione, che da parzialmente aperto nel progetto preliminare è diventato chiuso. A questo riguardo è necessario ancora una volta ricordare che l’autostrada era comunque a pedaggio e che l’unico svincolo libero era quello di Macherio. Con la nuova tariffazione chi usa l’autostrada esce dove gli serve e paga per quel che usa, mentre con quella precedente avremmo avuto a Macherio code chilometriche come in altre note situazioni e a discapito del territorio e degli utenti, mentre chi fosse passato da Desio avrebbe pagato anche per chi fosse uscito a Macherio. Inoltre, l’eliminazione delle barriere riduce occupazione di suolo, inquinamento e rallentamenti.
Per quanto riguarda l’affermazione che l’autostrada sarebbe “pagata dai brianzoli” va ricordato che gli introiti da pedaggio ripagano l’investimento privato che rende possibile la realizzazione dell’opera con margini di redditività risicati fissati dall’approvazione CIPE, e derivano da quanti veicoli percorrono ogni singola tratta. Più mezzi percorrono una tratta, più questa incassa, ma se la percorrono è perché ne hanno bisogno e quindi, anche in questo caso, si afferma il corretto principio imposto dalla Comunità Europea che “chi usa paga”.
Le tratte brianzole sono quelle che incassano di più perché è maggiore il numero di veicoli che le percorrono perché ne hanno bisogno e vantaggio, ma sono anche le tratte più costose dell’intero sistema. Va tra l’altro ricordato che Pedemontana è per due terzi opera della Brianza e per la Brianza. Inoltre, più si usa l’autostrada meno traffico rimane ad assediare la rete urbana e a rallentare la mobilità complessiva nell’area più produttiva d’Italia.
Per quanto riguarda il Piano Finanziario, le critiche cercano forzosamente di mettere in dubbio la fattibilità dell’opera e pregiudicarne la credibilità dichiarando che mancano all’appello 3 miliardi di risorse private. A tale riguardo, è anzitutto un peccato che non si riconosca l’importanza che un’opera tanto importante pesi per meno di un quarto sulle tasche pubbliche, ma si può comunque tranquillizzare chi dubita ricordando che si fa il mutuo quando si compra casa, che nel caso di Pedemontana è quando si aggiudica l’esecuzione delle opere, altrimenti si pagano gli interessi senza investire le risorse, come sa ogni buon padre di famiglia. Nel caso di Pedemontana, questo momento è nei prossimi mesi, intanto che si conclude la gara per le tratte brianzole e bergamasche che proprio ieri ha visto grande successo con la partecipazione di ben 5 grandi gruppi di imprese; un segno di interesse e credibilità che smentisce i detrattori meglio di qualsiasi dichiarazione di parte.
In tale prospettiva il grande finanziamento bancario è in fase di chiusura con il supporto delle maggiori banche italiane ed internazionali esattamente nei tempi previsti rispetto agli appalti già aggiudicati e da aggiudicare. Nel frattempo comunque Pedemontana ha già aperto numerosi cantieri nelle tratte già aggiudicate e concluso espropri ed acquisizioni volontarie anche nelle province dove i lavori cominceranno tra oltre un anno, dimostrando piena operatività, anticipazione dei tempi e solidità d’intenti e di risorse.
Per scaricare il Piano Economico Finanziario dell’Autostrada Pedemontana Lombarda clicca qui.
Nell'immagine: Lo svincolo di Desio
mercoledì 4 agosto 2010
Pedemontana: il traffico si paga!
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