venerdì 25 ottobre 2024

Presidio contro Pedemontana a Lissone: “Piantatela lì”


Questa sera, 25/11/2024 alle ore 18, alla rotonda del “Casabella” di Lissone, il Comitato per la Difesa del territorio ha organizzato un presidio sotto lo slogan “Pedemontana, piantatela lì”. La manifestazione rappresenta un chiaro messaggio di protesta contro il progetto della Pedemontana Lombarda, accompagnata dalla determinazione di cittadini e comitati nel contrastare un’opera che ritengono dannosa per il territorio.


In merito alla presenza a Lissone delle recinzioni nei cantieri di bonifica, che potrebbero suggerire l’avvio imminente degli scavi Luigi De Vincentis, figura di rilievo nel comitato, precisa che per ora si tratta solo di operazioni di sbancamento obbligatorie per legge, legate alla ricerca di ordigni bellici e reperti archeologici. Questi lavori preliminari, spiega, non sono ancora gli scavi per la realizzazione dell’autostrada. Anzi, sottolinea che la Pedemontana ha davanti a sé ostacoli finanziari e logistici, tra cui la necessità di risolvere questioni legate a espropri e ricorsi. "Non è il momento di rassegnarci… tutto può ancora succedere", afferma De Vincentis, invitando i cittadini a mantenere alta l’opposizione.


Giacomo Mosca
, altro attivista del comitato, concorda con De Vincentis, ricordando che "questi lavori non sono quelli di costruzione dell’autostrada". Il comitato evidenzia che, finché non verranno risolte le questioni legali e burocratiche, i lavori di costruzione vera e propria non partiranno. "Ancora non è finita…anzi, ancora non è iniziata!", conclude Mosca.

Luca, un altro membro attivo del comitato, ha commentato la situazione sottolineando che, ad oggi, la Pedemontana non dispone di un piano di cantierizzazione. A conferma di questo, la società ha disdetto una commissione urbanistica a Lissone proprio per mancanza di un piano dettagliato. Un fatto che alimenta ulteriori dubbi tra i residenti e offre al comitato un periodo di tempo prezioso per proseguire la loro battaglia.


Una delle questioni sentite riguarda l’impatto che l’autostrada avrà sulle scuole del territorio. Isotta Como, un’altra attivista, ha commentato lo spostamento di un cantiere Pedemontana a Lesmo, inizialmente previsto vicino a una scuola dell’infanzia. "Non si dovrebbe nemmeno pensare di aprire un cantiere accanto a una scuola", sottolinea Como, criticando quella che considera una gestione superficiale e pericolosa dei lavori. Giacomo Mosca aggiunge che una parte del tracciato dovrebbe passare sotto una scuola elementare di Bareggia, a poca distanza dal presidio di oggi. "Motivi in più per esserci oggi alle 18”, esorta Mosca, ricordando che il progetto tocca luoghi sensibili che richiedono la massima tutela.

Mattia Lento ha portato in discussione il pensiero ecologista attraverso le parole di Gianni Rodari, richiamando la poesia come forma di protesta. Lento propone la “guerrilla poetry”, un’iniziativa che potrebbe vedere i luoghi minacciati dall’autostrada animarsi di versi che esprimono amore per la natura e per il territorio. Oltre a Rodari, sono stati condivisi anche versi di Giorgio Caproni: “L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore”, evocando immagini potenti e fortemente simboliche.

"Splendide… nelle prossime assemblee inizieremo leggendo queste poesie", ha commentato De Vincentis, trovando nella poesia una fonte di forza per contrastare Pedemontana.


Il presidio di stasera sarà un’occasione per ribadire, ancora una volta, il dissenso verso la Pedemontana e per ricordare che “ancora non è iniziata”. Con cartelli, striscioni, bandiere e fischietti, il comitato è pronto a farsi sentire, determinato a far prevalere la voce di una comunità che chiede attenzione e rispetto per il proprio territorio.

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