sabato 12 ottobre 2024

Comitati uniti a Lissone: una serata di mobilitazione contro la Pedemontana


Il 10 ottobre 2024 si è tenuto presso la Sala Civica di Santa Margherita di Lissone un partecipato incontro organizzato dal Comitato in Difesa del Territorio di Lissone. La serata, incentrata sulla discussione del progetto Pedemontana e le sue conseguenze per il territorio, ha registrato un'ampia affluenza di cittadini e sostenitori, segno evidente dell'interesse e dell'indignazione crescente riguardo a un tema che tocca profondamente la comunità brianzola.

Prima dell’evento, Roberto Tagliabue, rappresentante del comitato, aveva sottolineato l’importanza dell’incontro, descrivendolo come un’occasione fondamentale per far sentire la voce dei cittadini e contrastare la "campagna di disinformazione" portata avanti dai vertici di Pedemontana. "La forza dei comitati siamo noi", aveva dichiarato Tagliabue, evidenziando l’importanza di un coinvolgimento diretto e attivo per influenzare i piani di un progetto che ha definito "mostruoso e destabilizzante per tutto il territorio".


L’incontro del 10 ottobre ha rappresentato un momento di confronto intenso e ben strutturato, con interventi che hanno toccato questioni tecniche, sociali e ambientali relative al progetto Pedemontana. A coordinare i lavori è stato Gigi De Vincentis, figura di spicco del comitato, che ha saputo gestire abilmente la serata. "Chi ha presenziato ha assistito a qualcosa di innovativo nell'ambito delle assemblee civiche", ha affermato Tagliabue a conclusione dell'evento, riconoscendo la dinamicità e la fluidità con cui si sono susseguiti i vari interventi, accompagnati da momenti di approfondimento e dialogo.

Tra i principali relatori, Luca di Vivi Lissone ha fatto chiarezza sulle controversie sorte tra Pedemontana e l'amministrazione comunale in merito alla sospensione dell’assemblea dedicata alla cantierizzazione. Giacomo Mosca, altro pilastro del comitato, ha invece sottolineato le difficoltà tecniche e amministrative che stanno rallentando la realizzazione del progetto. "Le tempistiche del progetto continuano a slittare: prima dal 2023 al 2024, ora siamo già nella seconda metà del 2025 e nulla è definitivo", ha dichiarato Mosca, sottolineando l'importanza di sfruttare questo tempo per coinvolgere attivamente la cittadinanza e ampliare il dissenso.


L’incontro ha visto la partecipazione di diversi comitati limitrofi, contribuendo così a una più ampia condivisione di esperienze di lotta contro la Pedemontana. Un intervento particolarmente apprezzato è stato quello di Davide Biggi del comitato di Seveso, che ha rievocato il disastro della diossina del 1976 e il suo impatto duraturo sulla comunità. Biggi ha anche presentato il fumetto "Strada senza uscita" di Marta Comunale, un'opera originale di denuncia sociale volta a sensibilizzare le giovani generazioni sui pericoli ambientali e sanitari che minacciano il territorio.

Applauditissimo anche l’intervento di Massimo Stucchi, presidente del comitato di Lesmo, che da oltre vent'anni si batte contro la cementificazione selvaggia. Stucchi ha fornito una prospettiva storica, ricordando come negli anni '90 la mobilitazione dei comitati avesse già ottenuto lo spostamento del tracciato originale della Pedemontana. "Nulla è definitivo", ha ribadito Stucchi, sottolineando l'importanza dell’unione e del coordinamento tra comitati per ottenere risultati concreti anche oggi.

L’assemblea si è svolta con quella che Tagliabue ha definito una "sorprendente fluidità", mantenendo costantemente alta l'attenzione del pubblico grazie a una struttura quasi "televisiva", con interventi chiari e ben scanditi. Il tutto si è concluso con un momento conviviale, il cosiddetto "terzo tempo", durante il quale relatori e partecipanti hanno avuto modo di scambiarsi opinioni e conoscersi meglio, gustando un bicchiere di prosecco e una fetta di crostata. Un'iniziativa che ha contribuito a consolidare il clima di dialogo e collaborazione che ha caratterizzato l’intera serata.

A chiusura dell’incontro, Luigi De Vincentis, presidente del comitato, ha lanciato un appello alla partecipazione attiva, invitando i cittadini a essere protagonisti nelle prossime iniziative del comitato. "Abbiamo in cantiere tante iniziative che comporteranno tanto lavoro", ha dichiarato, preannunciando ulteriori incontri, assemblee e presidi volti a rafforzare il movimento. "C’è n’è per tutti", ha aggiunto con entusiasmo, indicando chiaramente che la mobilitazione non si fermerà, ma crescerà nei prossimi mesi.

L’incontro del 10 ottobre 2024 ha dunque confermato la forte opposizione della cittadinanza al progetto Pedemontana, ribadendo il ruolo cruciale dei comitati territoriali nel far emergere le preoccupazioni della popolazione. Con una partecipazione sempre più attiva e consapevole, il Comitato in Difesa del Territorio di Lissone continua a rafforzare la propria voce, ricordando che "l'unione fa la forza, oggi come allora".

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