Riceviamo e pubblichiamo
In merito a ciò che state pubblicando sull'allargamento del Parco Brianza Centrale (vedi anche dichiarazioni dei sindaci di Carate e Seregno), vorrei invitarvi ad effettuare un'indagine (magari con foto) di alcune situazioni che si sono create recentemente in questi due comuni, dove a fronte di parole e promesse, sono sorti in breve tempo diversi edifici bruttissimi e inutili.
Cito gli esempi a me più noti:
- Carate Brianza: capannone futuro "Bricoman", iniziato a Gennaio e già in buona parte edificato. Un vero "scatolone" grigio e bruttissimo costruito su un campo di mais. Situato in Via Marengo. Era sicuramente possibile un'altra soluzione, magari insendiandosi al posto dell'edificio abbandonato dall'Area International, che già dallo scorso anno ha cessato la sua attività ed ora è soltanto l'ennesimo edificio "in vendita".
- Ancora Carate Brianza: capannone in costruzione da qualche mese in via Tommaso Grossi ang. Via della Valle. Da una ricerca sui giornali sembra destinato ad attività artigianali. L'edificio è stato costruito su uno dei pochi terreni vergini rimasti a Carate. Il prato era molto esteso ed era anche visivamente molto bello a mio avviso in quella zona. Ora sono stati innalzati pilastri molto alti per una struttura che a mio avviso difficilmente sarà davvero utile visto l'alto numero di capannoni inutilizzati a Carate e nei paesi limitrofi (vedi proprio Seregno).
- Seregno: negli ultimi due anni, quasi nascosti tra altri edifici già presenti, sul confine con la SS36 dal lato del paese di Seregno, sono aumentati a dismisura i capannoni costruiti, ora ben visibili proprio a ridosso della superstrada in più punti. Si tratta di scatoloni per la maggior parte vuoti da mesi se non anni che hanno riempito la visuale fino a creare un effetto soffocamento. In particolare segnalo un edificio venuto su in pochi mesi e ancora vuoto nei pressi dell'uscita di San Salvatore, che ha saturato l'unico fazzoletto verde rimasto in quei paraggi. Segnalo altri capannoni nei dintorni del ristorante "La Botte" nei pressi di Via Sardegna, anch'essi vuoti.
- Seregno: capannone commerciale sorto in pochi mesi e da altrettanto pochi sede di un centro "Euronics" se non sbaglio. E' sito in via Briantina e apre l'ingresso in Seregno arrivando da Carate. Si presenta come un mastodontico scatolone di colore rosa, brutto e ingombrante, che ha rovinato per sempre il viale di ingresso a Seregno un tempo circondato dal verde. Si poteva benissimo evitare inserendo la struttura commerciale in edifici vuoti presenti nello stesso paese o nei limitrofi.
Questi sono solo esempi per dire che fin'ora le promesse dei sindaci di questi comuni si sono rivelate solo chiacchiere, il che fa auspicare tutto fuorchè un'intesa "verde" per il futuro. Mi spiace di non avere a disposizione delle fotografie in quanto lavoro fuori dalla Brianza e quando passo ho sempre pochissimo tempo a disposizione. Spero che grazie alle mie indicazioni possiate voi fare ricerche più approfondite utili per tutti.
Spero che possiate pubblicare questo materiale in modo che possano girare il più possibile le notizie sui danni che stanno apportando al nostro territorio.
Con ringraziamenti.
Lorenzo
Multa di oltre 5.000 euro al cantiere Bricoman
tratto da Il Cittadino del 2 /6/2012
(a. br.) Scavi non autorizzati: multa al Bricoman. Nei giorni scorsi la Bricoman Italia, la società che sta costruendo un capannone di vendita commerciale all’ingrosso nell’area di via Marengo che affaccia sulla Valassina, è stata sanzionata dal Comune con uma supermulta da oltre cinquemila euro.
Il motivo? Mancato rispetto degli impegni della convenzione sottoscritta tra l’operatore privato e l’ente pubblico locale il 18 novembre 2011.
In particolare, a far scattare la sanzione, sono stati i movimenti di terra iniziati senza autorizzazione, prima della presentazione el della approvazione del progetto esecutivo, e senza aver comunicato al Comune chi fosse ad eseguire i lavori. Come previsto dalla convenzione, allora, il funzionario comunale responsabile del settore ha comminato una sanzione pari a 5.120 euro. Il Comune aveva comunicato all’operatore privato l’avvio del procedimento amministrativo, concedendo dieci giorni di tempo alla Bricoman per inviare a palazzo memorie scritte o documenti giustiñcativi. Passati dieci giorni, nel silenzio generale, è scattata la multa.
Il motivo? Mancato rispetto degli impegni della convenzione sottoscritta tra l’operatore privato e l’ente pubblico locale il 18 novembre 2011.
In particolare, a far scattare la sanzione, sono stati i movimenti di terra iniziati senza autorizzazione, prima della presentazione el della approvazione del progetto esecutivo, e senza aver comunicato al Comune chi fosse ad eseguire i lavori. Come previsto dalla convenzione, allora, il funzionario comunale responsabile del settore ha comminato una sanzione pari a 5.120 euro. Il Comune aveva comunicato all’operatore privato l’avvio del procedimento amministrativo, concedendo dieci giorni di tempo alla Bricoman per inviare a palazzo memorie scritte o documenti giustiñcativi. Passati dieci giorni, nel silenzio generale, è scattata la multa.
Grazie Lorenzo,
RispondiEliminapercorrendo quotidianamente il tratto di valassina tra Seregno e Verano, non posso che testimoniare anch'io l'ulteriore avanzata del cemento sugli ultimi terreni liberi: uno spreco osceno e senza senso!
Saluti,
Marco
Vedrete che a breve grazie all'imu le costruzioni subiranno una frenata. Tutti quei mq vuoti lidovrà pur pagare qualcuno. L'unica cosa positiva di questa tassa.
RispondiEliminaGrazie Marco, sono contento che ci siano altri cittadini del nostro territorio che cominciano a stancarsi di questi "muri" che tarpano le ali allo sguardo!
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'IMU, aspettiamo a vedere..io sinceramente pernsavo che bastasse la crisi intervenuta dal 2008 per bloccare il consumo di suolo e invece si è continuato a costruire, anche a costo di molti invenduti. Tutto sta a capire quanto conviene a certe imprese creare comunque costruzioni, piuttosto vuote, pur di far girare il denaro. Ricordiamoci che molte costruzioni a mio parere nascondono il riciclaggio di denaro, magari delle varie mafie (vedi casi recenti in Brianza) e quindi IMU o non IMU quei soldi in qualche modo vanno lavati. Insomma il problema purtroppo non è così semplice perchè si giocano una miriade di interessi diversi. Purtroppo poi in Italia l'edilizia sarà sempre "agevolata" e "spinta" dai governi centrali in quanto avendo lasciato scappare quasi tutta la manifattura e l'industria all'estero, ormai gira tutto intorno al mattone e se non si costruisce più, addio a migliaia di posti di lavoro..nessun governo lo vuole..a meno che non si inizi a pensare all'edilizia come "recupero dei centri storici" e non solo come consumo..staremo a vedere!
Lorenzo.
Riguardo all'IMU, da un articolo de "Il Sole 24ore" (per leggerlo cliccare qui) si legge che "per i proprietari di capannoni industriali il debutto della nuova imposta municipale costerà fino al 155% in più (in questo caso, dove si pagava 100 si verserà 255)"
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