sabato 19 gennaio 2019

Circolo Ambiente: "Cari Comuni, intitolate vie, piazze, scuole a Ilaria Alpi"

I genitori (ora purtroppo deceduti) di Ilaria Alpi nel 2003 a Erba, in occasione della dedica del Circolo Ambiente alla giornalista uccisa.
"La memoria non deve perdersi: intitolate vie, piazze, scuole, biblioteche a Ilaria Alpi".  È questo l’appello che il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” (a sua volta dedicato, dal 2003, alla memoria della giornalista Rai uccisa in Somalia nel 1994) rivolge ai Comuni del territorio delle province di Como, Lecco, Monza.  Il 20 marzo di quest’anno ricorrerà il triste 25° anniversario dell’omicidio della giornalista Rai Ilaria Alpi, uccisa a Mogadiscio insieme al cinereporter Miran Hrovatin.

In Somalia, Ilaria Alpi stava conducendo un’importante inchiesta sul traffico illecito di rifiuti tossici e armi, tra l’Italia e lo Stato africano. Sicuramente è stata uccisa perché stava rendendo di dominio pubblico i nomi dei responsabili di questi loschi traffici, realizzati con la complicità di pezzi dello Stato italiano. Ma, a distanza di ben 25 anni, non si è ancora arrivati a dare giustizia, condannando esecutori e mandanti dell’assassinio Alpi-Hrovatin. 

Se è vero, purtroppo, che ancora oggi non si conoscono i nomi dei responsabili del duplice efferato omicidio, si conoscono invece i numerosi depistaggi, compiuti anche dai servizi segreti italiani, per deviare le inchieste giudiziarie. Tra queste “deviazioni” vi è anche l’assurda condanna di quello che era stato inizialmente indicato come l’esecutore dell’assassinio, ovvero il cittadino somalo Omar Hassan, rimasto in carcere per ben 17 anni e poi finalmente scagionato nel 2016.  E poi l’inconcepibile conclusione della Commissione d’inchiesta parlamentare del 2005 presieduta dal deputato avv. Taormina, il quale dopo l’insensata istruttoria affermò, in maniera oscena, che: “Ilaria Alpi è morta a causa di una rapina. Era in vacanza non stava facendo nessuna inchiesta, la commissione che presiedevo lo ha accertato”

Per tutto questo oggi l’associazione ambientalista torna a chiedere che non si perda la memoria dell’omicidio di Ilaria Alpi. Dichiarano i responsabili del Circolo Ambiente: “Su Ilaria Alpi dobbiamo continuare a chiedere verità e giustizia. Per questo ci rivolgiamo ai comuni del territorio: intitolate vie, piazze, scuole, biblioteche a Ilaria Alpi. Il ricordo della giornalista Rai non deve cessare. Deve essere mantenuta la memoria sulle inchieste di Ilaria e sul suo efferato assassinio. Purtroppo negli ultimi anni si devono contare molti altri omicidi a danno di giornaliste di inchiesta, come lo era Ilaria Alpi: è il caso dell’assassinio del 2006 della giornalista russa Anna Politkovskaja. Omicidi sono avvenuti anche negli ultimi mesi nella “civile” Europa: basti pensare all’uccisione nel 2017 a Malta della giornalista Daphne Caruana Galizia, e in Bulgaria con la giornalista Victoria Marinova, violentata e poi ammazzata nell’ottobre 2018. Questo senza dimenticare i casi di numerosi altri cronisti uccisi, come Giuseppe Fava, Mauro Rostagno, Giancarlo Siani, e molti altri, fino al giornalista saudita Jamal Khashoggi, ucciso lo scorso ottobre”.

Concludono dal Circolo Ambiente: “Per tutto questo la nostra associazione chiede alle Istituzioni di ricordare Ilaria Alpi, per non far cadere la memoria e continuare a pretendere verità e giustizia. Lo dobbiamo all’Italia ma soprattutto a chi ha sofferto di più, ovvero ai genitori di Ilaria, al padre Giorgio Alpi, deceduto nel 2010, e alla madre Luciana, che ci ha lasciati lo scorso giugno”.

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