domenica 27 gennaio 2019

Lissone: una pietra d'inciampo per ricordare Mario Bettega


Tutti i giovani che entreranno allo stadio della Pro Lissone  vedendo questa Pietra dovranno ricordare che Mario era un ragazzo come loro, amante del pallone ma soprattutto che credeva nella democrazia  e ha perso la vita per questo. 
Mario Bettega, omonimo e nipote

Ieri, 26 gennaio 2019, Lissone ha ricordato Mario Bettega, vittima dell'orrore nazifascista, con la posa di una pietra d'inciampo all'ingresso dello stadio "Luigino Brugola".

Mario Bettega nasceva a Lissone il 16 agosto del 1918. Operaio alla Breda e calciatore della Pro Lissone, ma anche antifascista e impiegato nella resistenza. Venne catturato dai repubblichini mentre consegnava un pacco di otturatori e caricatori alle SAP, Squadre di Azione Patriottica. Mario Bettega era anche un noto e apprezzato calciatore della Pro Lissone e con le sue conoscenze tra i giovani di Lissone, svolgeva un gran lavoro per sostenere ed estendere l'attività resistenziale.

Mario Bettega, calciatore della Pro-Lissone
Dal carcere di San Vittore di Milano nel novembre 1943 venne deportato, fu trasportato fino a Mauthausen, campo di punizione e di annientamento, dove i prigionieri dovevano fare fronte a condizioni di detenzione inumane e lavorare come schiavi nelle cave. Gli italiani deportati qui furono più di 8.000. Mario Bettega vi morì, all'età di 26 anni, il 19 marzo 1945.

Nel 1963, l'Amministrazione Comunale ha dedicato a Bettega una via di Lissone.

Leggi anche: Giornata della memoria. L'operaio calciatore che riforniva di armi i partigiani lombardi (su il Fatto Quotidiano).

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