giovedì 12 luglio 2012

Storie di cemento (6° tappa con arresti: Carate Nostra)



Corruzione, 6 arresti a Carate Brianza: coinvolto un consigliere del Pdl
tratto da Affari Italiani

I militari del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Monza e della Tenenza della Guardia di Finanza di Seregno, a conclusione di attività di polizia giudiziaria ed economico finanziaria scaturita a seguito dell'omicidio di Paolo Vivacqua, avvenuto a Desio 14 novembre 2011, hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere ed in regime di arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Monza su richiesta della locale Procura della Repubblica, a firma del Pm Donata Costa, nei confronti di:
  1. Maurizio Altobelli, classe '57, consigliere di maggioranza (lista Pdl), nonchè membro della commissione urbanistica del Comune di Carate Brianza (Mb); 
  2. Giorgio Aldeghi, classe '45, architetto, di Carate Brianza (Mb); 
  3. Giampietro Gerosa, classe '49, geometra, di Arosio (Co); 
  4. Calogero Caruso Licata, classe '72, imprenditore, di Muggiò (Mb), prestanome di Paolo Vivacqua; 
  5. Felice Tagliabue, classe '45, procacciatore d'affari, di Giussano (Mb); 
  6. Massimo Pirovano, classe '56, architetto, già consigliere del Comune di Carate Brianza (Mb) nell'anno 1998 
in quanto ritenuti responsabili del reato di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, in quanto i primi cinque ed il deceduto Paolo Vivacqua, si accordavano fra loro per il versamento a Maurizio Altobelli di 870 mila euro da spartire con Aldeghi e Gerosa, nonchè Pirovano e Altobelli si accordavano per il versamento a quest'ultimo, di altri 290 mila euro, quali compensi per la modificazione, con lo strumento del piano di governo del territorio e sue varianti, della destinazione d'uso, da agricola a commerciale/residenziale, di cinque aree ed un fabbricato siti nel Comune di Carate Brianza (Mb).  >>>Leggi l'intero articolo su "Affari Italiani".

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2 commenti:

  1. Da anni gli ambientalisti puntano il dito sull'ESASPERATO CONSUMO DI SUOLO IN BRIANZA. Ci etichettavano come "talebani dell'ambiente" perchè, secondo loro, eravamo un freno allo sviluppo. ECCOLO QUI IL LORO SVILUPPO ! CEMENTO E TANGENTI. Una commistura INDECENTE tra alcuni politici (in buona parte del PdL), professionisti, funzionari comunali e, spesso, la "famigghia". Hanno ridotto la Brianza ad una piastra continua di cemento.
    Penso che qualcuno dovrebbe riconoscere che AVEVAMO VISTO GIUSTO. Che dietro roboanti promesse di sviluppo via CAPANNONI E RESIDENZIALE c'era e c'è spesso IL MALAFFARE E LA CORRUZIONE.
    Spero vivamente che la MAGISTRATURA vada avanti e scopra, finalmente, gli intrecci indecenti anche negli altri comuni della Brianza, (Seregno ad esempio e poi altri limitrofi)per anni feudo di questi personaggi "ponzoniani" che hanno fatto della politica il viatico per i loro affari sporchi. Purtroppo però tutto ciò NON POTRA' MAI RESTITUIRCI LA NATURA A NOI SOTTRATTA con lo SCEMPIO attuato.

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  2. E' necessario che venga approvata una legge che imponga la demolizione delle opere eseguite a fronte del malaffare ed in barba alla legge. Solo così in Italia potranno cambiare le cose! finchè questi ecomostri illegali rimarranno al loro posto non ci sarà giustizia nè per il territorio avvilito e martoriato nè per tutti coloro che rispettano le regole!

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