martedì 27 marzo 2012

Il pane a "km zero" non ha bisogno di nuove strade!


Alberi contro la Tem "Così salviamo i campi"
Protesta dei Gas di Caponago
Articolo di Antonio Caccamo - tratto da Il Giorno del 25/3/2012

Zappe, rastrelli, annaffiatoi, stivali e cibo per il pranzo al sacco. I Gas, cioè i gruppi di acquisto solidale della Brianza, protestano contro la Tangenziale est esterna. Per contestarla hanno piantato per un giorno intero alberi e arbusti nel loro campo di grano da cui ricavano la farina che garantisce il pane biologico a 600 famiglie. Il progetto si chiama «Spiga & Madia». E sono pronti a fare le barricate per difenderlo.

Il fatto è che il loro pezzo di campagna è messo in pericolo dal passaggio della nuova tangenziale milanese, destinata a collegare l’autostrada A4 all’A1, da Agrate e Melegnano. Intanto sabato 500 persone hanno aiutato Franco Viganò, l’agricoltore che lavora il terreno per conto dei gruppi d’acquisto, a piantare una siepe a protezione del campo di grano: «Non ci sono solo gli interessi del cemento e dell’asfalto, ma anche quelli del pane biologico e di un corretto uso del territorio», manda a dire Roberto Brambilla, ingegnere con la passione dell’ambiente, menere scava la buca dove riporre un arbusto.

C’è allarme, perché i cantieri della nuova tangenziale milanese apriranno entro fine marzo. «Non si sa quando la tangenziale sarà completata. L’unica certezza è che cancellerà “Spiga & madia”», spiega Marco Balconi, vicepresidente del Distretto economia solidale della Brianza (Desbri), a cui si deve il progetto del pane a «chilometro zero»: «Sarà costruita una rotonda per collegare la Tangenziale all’A4 proprio in mezzo al terreno dove 600 famiglie dei gruppi di acquisto solidali della Brianza coltivano da anni il grano per il loro pane biologico».

La società Tangenziale esterna Spa ricorda però che la contestata rotatoria lungo la provinciale Monza-Melzo, tra Caponago e Pessano con Bornago, è «un’opera prevista nel progetto preliminare della Tangenziale est esterna di Milano, approvato dal Cipe». E aggiunge che il disegno originario, lungo il canale Villoresi, è stato modificato su richiesta della Provincia di Milano per limitare il consumo di aree agricole e l’impatto ambientale sul Villoresi. Sarà realizzato, per esempio, un sottopasso al canale e saranno piantati alberi a protezione del torrente Molgora. In più: una pista ciclopedonale tra Caponago e Pessano con Bornago, un ponte sulla Monza-Melzo e altro verde pubblico nel parco del Molgora. Da Cascina Canepa in bici si potrà raggiungere la ciclabile per l’Adda.

Guarda anche le videointerviste pubblicate su "Vorrei"

Nessun commento:

Posta un commento