venerdì 30 marzo 2012

Lissone - Osservazioni al PTCP: La salvaguardia degli Ambiti Agricoli Strategici

Osservazione n. 11 presentata dal Comitato per l'Ampliamento del Parco Brianza centrale al PTCP della Provincia di MB e riguardante il Comune di Lissone - zona   Bosco Urbano
Ortofoto estratta dal Rapporto finale DiAP Politecnico di Milano per il documento di inquadramento del Piano d’Area Pedemontana “Dopo la crescita La riforma degli spazi aperti e delle aree produttive della provincia di Monza e Brianza”
La tutela che il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, adottato dalla Provincia di Monza e Brianza, riserva alle aree agricole e forestali del Bosco Urbano di Lissone e alle limitrofe aree agricole nel territorio comunale di Biassono pare, a nostro avviso, del tutto insufficiente per preservare, nel prossimo futuro, il potenziale agricolo e naturalistico degli ultimi brani (brandelli) di paesaggio rurale sopravvissuti nella conurbazione di Lissone, Biassono e Vedano al Lambro. Non basta, infatti, a parer nostro, l'inserimento dell'intero articolato e, spesso, frammentato sistema verde negli Ambiti di riqualificazione (Tavola 6c Ambiti di Azione Paesaggistica del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 33) per garantire, prendendo come esempio il caso del Comune di Biassono, la sopravvivenza delle ultime aree agricole (se si escludono quelle all'interno del Parco Regionale della Valle del Lambro) dalla programmata ennesima espansione del polo industriale intercomunale, che garantirebbe si una ricaduta compensativa sulla vicina area del laghetto ma, al contempo, sancirebbe anche il definitivo sacrificio dell'ultimo suolo libero, ad ovest del capoluogo, del resto, già sotto scacco dalla nuova strada provinciale, opera connessa all'autostrada Pedemontana. Un probabile preludio di scenari ancor peggiori.

Alla luce di quanto descritto, si ritiene inaccettabile un ulteriore consumo di suolo nei territori di comuni come Lissone, che vanta un indice, non certo invidiabile, del 85,38 % (secondo i dati DUSAF del 2009), e Biassono, che con il 69,06% (sempre in base ai dati DUSAF 2009) non sfigura di certo per negatività, soprattutto, se, come nel caso particolare del secondo, la nuova espansione urbana è segnatamente di puro fine speculativo, che poco ha da spartire con gli illustrati obiettivi del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.

In ultima analisi, trattandosi  allo stato di attuale di:
aree agricole, a tutti gli effetti, attualmente coltivate e presidiate da agricoltori ed aziende locali;aree di grande rilevanza paesistica, perchè assicurano la continuità degli spazi aperti all'interno della conurbazione della Brianza Centrale. Facendo, inoltre, riferimento a quanto, in parte, suggerito nel Rapporto finale DiAP Politecnico di Milano sul documento di inquadramento del Piano d’Area di Pedemontana, con l'obiettivo primario di contribuire al massimo contenimento del consumo di suolo agricolo e naturale, si richiede il completo inserimento negli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (Tavola 7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 6) delle aree agricole e forestali del Comune di Lissone, contornate in rosso nell'immagine allegata.

Osservazione n. 14 presentata dal Comitato per l'Ampliamento del Parco Brianza centrale al PTCP della Provincia di MB e riguardante il Comune di Lissone zona   Santa Margherita – Cascina Bini

Immagine  PTCP di Monza e Brianza  (adottato) Tavola 7 - Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico
Immagine  PTCP di Monza e Brianza  (adottato) Tavola 2 - Elementi di caratterizzazione ecologica del territorio
All'interno degli spazi aperti a sud della linea ferroviaria Seregno-Carnate, nel punto dove si incontrano i confini dei Comuni di Lissone, Macherio e Sovico e più precisamente nelle aree delimitate dalle località Cascina Bini, Santa Margherita, Bareggia, Torrette, Pedresse, Cascina Greppi e Bosco del Ratto (altrimenti denominato il Boscone) sono stati individuati Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico ( Tavola 7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 6 ) dai quali, a nostro avviso, sono state escluse in modo del tutto incomprensibile:a) tutte le aree interessate dalle opere compensazione ambientale (Progetto Locale n°24) previste dalla realizzazione dell'Autostrada Pedemontana;b) le aree interessate dalle opere di mitigazione ambientale previste dalla realizzazione dell'Autostrada Pedemontana, a ovest di via Edison (Bareggia di Macherio);c) due porzioni di aree agricole, poste a nord e a sud del nuovo insediamento residenziale di via Bosco del Ratto(Macherio) che, da ogni punto di vista, risultano del tutto indistinguibili dalle contigue aree incluse negli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico;d) le aree agricole costituenti la zona di rispetto attorno al nuovo ipotizzato cimitero di Lissone.

Rilevato che:
l'intero contesto territoriale, in precedenza descritto, risulta interamente incluso nella Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica (Tavola 6a del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 31);l'intera contesto territoriale, in precedenza descritto, risulta interamente incluso negli Ambiti di riqualificazione (Tavola 6c Ambiti di Azione Paesaggistica del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 33);
gran parte delle aree agricole, oggetto della presente osservazione (contornate ed evidenziate in rosso nelle immagini allegate), fanno parte del corridoio primario della RER - Rete Ecologica Regionale, di connessione tra le aree del Parco Regionale della Valle del Lambro e quelle degli spazi aperti, agricoli e naturali, sul confine tra i Comuni di Albiate, Carate Brianza, Seregno, Lissone, Macherio e Sovico (Tavola 2 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - Elementi di caratterizzazione ecologica del territorio).

Sottolineato che:
l'intero contesto territoriale, in precedenza descritto, costituisce un importante elemento di discontinuità nel paesaggio urbano, ancora in grado di garantire un minimo di continuità degli spazi aperti all'interno della convulsa conurbazione della Brianza Centrale e, per questa semplice ragione, dovrebbe essere interamente tutelato, anche a prescindere da altre sue peculiarità;l'intero contesto territoriale, in precedenza descritto, ha una forte valenza ecologica a prescindere dalla sua completa inclusione nella Rete Ecologica Regionale ed, in subordine, dalla sua inclusione nella “Rete Verde”;  in esso, infatti - nonostante la forte pressione antropica, su di esso, esercitata, negli ultimi decenni - trovano, ancora, rifugio numerose specie di mammiferi, di uccelli, di anfibi, di rettili e di invertebrati nonché, seppur rare, sono sopravvissute alcune specie arboree, arbustive e di sottobosco tipiche dei boschi di querco-carpineto;le aree di cui al punto d, oggetto della presente osservazione, fatto salvo due attività del tutto incompatibili col tessuto rurale, risultano tuttora interamente coltivate; gli ambiti di territorio, di cui al punto a), interessati dalle opere di compensazione ambientale (Progetto Locale n°24), approvate in via definitiva dal CIPE - Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, per la loro filosofia progettuale, pensata in origine dal gruppo di lavoro DiAP Politecnico di Milano, coordinato dal Professor Arch. Arturo Lanzani, che li voleva fruibili ma, al contempo, conservativi ed implementativi delle caratteristiche agricole e forestali dei territori ricompresi, proprio per la loro effettiva e, da tutti, riconosciuta continuità con gli spazi aperti esistenti e con il tessuto agricolo circostante, essendo, inoltre, le stesse, attualmente coltivate uniformemente con le parti rimanenti dei fondi, di cui sono parte, hanno tutti i requisiti per essere inseriti tra gli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (Tavola n°7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 6 );
parimenti, a nostro avviso, risulta davvero difficile comprendere quale differenza corra tra gli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (“Ambiti Agricoli Strategici”), fruibili attraverso le strade consortili e vicinali e le aree agricole dei progetti locali di Pedemontana, fruibili sempre grazie alla identica trama di viabilità rurale, in taluni casi recuperata e, semmai, implementata da qualche nuovo percorso ciclopedonaleè nostro compito, inoltre, evidenziare che se il Progetto Locale n°24 delle opere di compensazione ambientale dell'Autostrada Pedemontana, per varie ragioni, anche parzialmente, non venisse realizzato, lascerebbe, di fatto, le aree ad esso destinate, previste nel progetto approvato in via definitiva dal CIPE, totalmente prive di reali strumenti di tutela e, conseguentemente, soggette a possibili, nonché facilmente prevedibili, future espansioni urbanistiche, con relativo consumo di suolo e di aree agricole, che, relativamente al caso in oggetto, sono, senza ombra di dubbio, tra le più prossime all'autostrada Pedemontana.Fatto, infine, riferimento anche a quanto, non casualmente, è suggerito nel Rapporto finale DiAP sul documento di inquadramento del Piano d’Area Pedemontana “....Una parte significativa dell’area è inserita tra le Aree agricole strategiche. Si suggerisce tuttavia una loro estensione comprendendo tutte le aree di compensazione ambientale di Macherio e di Lissone, la zona di rispetto attorno al nuovo ipotizzato cimitero, le aree a sud del Dosso tra i comuni di Seregno e Albiate...”.con l'obiettivo di contribuire:al massimo contenimento del consumo di suolo agricolo e naturale all'interno della conurbazione della Brianza Centrale; all'estensione della norma di massima tutela del PTCP all'intero contesto degli spazi aperti residuali   sul confine dei Comuni di Lissone, Macherio e Sovico; alla salvaguardia di uno dei più significativi ed integri brani di paesaggio rurale di tutto il settore centrale del territorio della Provincia di Monza e Brianza; al rafforzamento di uno dei più delicati e frammentati corridoi primari della Rete Ecologica Regionale.

Si richiede, a garanzia della loro massima tutela, la completa inclusione negli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (Tavola 7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - art. 6) delle aree, contornate ed evidenziate in rosso nelle immagini allegate alla presente osservazione, corrispondenti a:A) tutte le aree interessate dalle opere compensazione ambientale dell'Autostrada Pedemontana (Progetto Locale n°24 approvato in via definitiva dal CIPE - Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica),  ricadenti sul territorio del Comune di Lissone;B) le aree agricole costituenti la zona di rispetto attorno al nuovo ipotizzato cimitero di Lissone.

Nessun commento:

Posta un commento