venerdì 2 marzo 2012

La speranza corre sul Lambro



Nel corso della serata di mercoledì 22 febbraio 2012, presso Sala Maddalena di Monza, Legambiente Lombardia ha presentato il documentario "Ciar cumè l'acqua del Lamber" (Chiaro come l'acqua del Lambro) realizzato da Elena Maggioni, Hulda Federica Orrù e Carlotta Marrucci.

Un viaggio di 130 km per raccontare la vita che scorre lungo il Lambro e scoprire dove e quando l'equilibrio fra l’uomo e questo fiume si è spezzato. Un viaggio attraverso i ricordi di chi vive lungo le sponde del fiume, nei quali è possibile trovare anche una speranza per il futuro.

Cementificato, sfruttato, dimenticato, inquinato: il fiume Lambro sta scorrendo verso la sua fine? Legambiente e le autrici pensano di no. “Da qui nasce l’idea di raccontare attraverso un documentario la storia di un viaggio - spiegano le autrici - dalla sorgente alla foce, alla scoperta di luoghi inaspettatamente incontaminati, di culture locali colme di storia e saggezza popolare, di generosa gente di fiume che ancora si emoziona, dona il proprio tempo e agisce in prima persona per far tornare il Lambro vivo e poterlo di nuovo considerare il “nostro” fiume. L’idea di fondo del documentario è quella di far conoscere l'importanza che il fiume Lambro può ancora svolgere per le comunità rivierasche, svelandone le origini, mostrandone i cambiamenti e gli abusi che ha subito nel corso dei secoli, attraverso i racconti, i ricordi e le speranze della gente che vive lungo il fiume”.

“La speranza è che questo documentario possa contribuire a tenere alta l’attenzione su questo fiume e i suoi problemi come l'inquinamento, la cementificazione e l'abbandono - dichiara Lorenzo Baio di Legambiente Lombardia - ma anche mostrare le bellezze che il Lambro può regalare".

Il documentario promosso nell'ambito del Contratto di Fiume Lambro Settentrionale ha avuto il sostegno di: Regione Lombardia - DG Ambiente, Energia e Reti; Fondazione Cariplo; Tasm; CapHolding; Brianzacque; Amiacque.

Fonte: Contratti di fiume

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