domenica 28 luglio 2024

Pedemontana e diossina: bonifichiamo anche il conflitto di interessi?


Recentemente abbiamo ospitato un vivace dibattito sulla bonifica da diossina dell'autostrada Pedemontana, in particolare sulla supervisione affidata a Gianni Del Pero, geologo e presidente del WWF Lombardia e all'uso strumentale del nome "Insieme in Rete", coordinamento di associazioni ambientaliste ora non più esistente.

Gianni Del Pero intervistato dal TGR in occasione della presentazione del progetto dell'autostrada Pedemontana

Gianni Del Pero ha risposto alle critiche, sottolineando che le attività di supervisione da lui svolte sono state comunicate pubblicamente sin dall'inizio. Ha affermato che il WWF ha partecipato alla Conferenza dei Servizi, presentando osservazioni e prescrizioni tecniche che Pedemontana ha dovuto recepire. Del Pero ha evidenziato che tutte le informazioni relative alla bonifica sono pubbliche e accessibili, riportando dettagli anche sui social media e nella stampa.


Nel suo commento, Del Pero (rispondendo a un post di Domenico Corrusco) ha scritto: 
"Caro Sabato_Domenico, delle attività che mi sono state richieste di svolgere, prima da Pedemontana e poi da Regione Lombardia, tu e i lettori di questo Blog sono stati abbondantemente informati prima ancora che iniziassero. Tu, in particolare, se non ricordo male, le commentavi con una forte critica perché non si doveva collaborare con il 'nemico'.

Ciò nonostante, il WWF è stato ammesso e ha partecipato alla Conferenza dei Servizi che ha approvato il Progetto Esecutivo della Bonifica. Questo è il primo passaggio delle attività di supervisione che la stessa Società Pedemontana mi ha chiesto di svolgere. In quella sede, il WWF, che si avvale di un Comitato Scientifico che supporta il Presidente, ha presentato una serie di indicazioni, osservazioni e prescrizioni che richiamavano anche le prescrizioni che nel 2019 erano state formulate dai Comuni (a quel tempo ero anche consulente tecnico dei Comuni della tratta B2-C) che Pedemontana ha dovuto recepire. In particolare, per quanto riguarda le modalità di effettuazione degli scavi e di prelievo dei campioni (attività quindi di natura squisitamente tecnica che possono essere svolte solo da soggetti qualificati). I documenti citati sono atti pubblici e quindi accessibili a tutti e accompagnano il Decreto Regionale del 20.06.2024 che approva il Piano di Bonifica. Ciò nonostante, ho ritenuto di anticiparne i contenuti anche alla stampa (sono stati ripresi sia dal Giorno che al Tg3), ma anche sui social (ho inviato alcune anticipazioni al Blog che ha pubblicato solo la parte relativa ai Parchi sulle Galleria e Seveso e Baruccanetta).

Pedemontana mi ha anche invitato al tavolo permanente sui lavori della Bonifica e la sera stessa della prima riunione sulle pagine social del WWF sono apparse le informazioni condivise nella riunione. Disponibile a dire di più se qualcuno fosse interessato ad altri dettagli operativi, anche sulle attività di bonifica bellica in corso, ai quali abbiamo partecipato anche in questo caso a livello tecnico."

Domenico Corrusco ha replicato sollevando alcune questioni specifiche, chiedendo chiarimenti sull'uso del nome "Insieme in Rete", sulla comunicazione delle attività e sulla collaborazione con altre associazioni. Ha inoltre espresso preoccupazioni riguardo a un possibile conflitto di interessi tra il ruolo professionale di Del Pero e la sua posizione al WWF.

Nel suo commento, Corrusco ha scritto: 
"Grazie per la tua risposta dettagliata. Come abbiamo detto prima, ci sono ancora alcuni punti che necessitano di ulteriori chiarimenti. 
  1. Uso del nome 'Insieme in Rete': La questione principale riguarda l'uso del nome 'Insieme in Rete'. Diverse associazioni e gruppi hanno espresso preoccupazione per l'uso di questo nome in contesti che non rispecchiano più l'attività congiunta originale. Potresti chiarire meglio perché hai scelto di utilizzare questo nome, nonostante le evidenti divergenze di opinione tra le varie componenti ambientaliste? 
  2. Comunicazione delle attività: Pur riconoscendo che hai informato i lettori e la stampa riguardo alle attività di supervisione, sarebbe utile se potessi specificare ulteriormente le modalità con cui queste informazioni sono state comunicate. Come pensi di migliorare la trasparenza e la chiarezza per evitare fraintendimenti futuri? 
  3. Collaborazione con altre associazioni: Siamo felici di sapere che il WWF Lombardia collabora efficacemente con molte altre associazioni su vari fronti. Tuttavia, per quanto riguarda la bonifica della Pedemontana, sembra che ci siano visioni completamente diverse. Come pensi di affrontare queste divergenze in modo costruttivo? 
  4. Conflitto di interessi: Un punto che merita ulteriori chiarimenti è la possibile percezione di un conflitto di interessi tra la tua attività professionale (sei stato consulente tecnico dei Comuni della tratta B2-C) e il tuo ruolo di presidente del WWF Lombardia. Come garantisci che questi due ruoli siano gestiti in maniera trasparente e che non ci siano sovrapposizioni che potrebbero compromettere l'integrità delle decisioni prese?"

 

Del Pero ha risposto ai punti sollevati, chiarendo che il nome "Insieme in Rete" rappresenta un gruppo di associazioni ambientaliste nato nel 1989 e che, nonostante le divergenze, continua a operare con lo stesso nome. Ha ribadito che tutte le attività del WWF sono pubbliche e che le informazioni vengono comunicate attraverso diversi canali.

Nel suo commento, Del Pero ha scritto:
"Il bello di social e blog è che puoi scegliere se leggere o no i vari post e commenti... e quindi per chi fosse interessato fornisco gli ulteriori chiarimenti richiesti. 
  1. Uso del nome Insieme in Rete: Le 'Associazioni Ambientaliste Insieme in Rete - Pianalto' nascono nella primavera del 1989 (!) riunendo tutte le associazioni ambientaliste allora esistenti nei comuni attorno al Parco delle Groane e alla Brughiera Briantea (anche con Amici che qualche mese più tardi costituiranno il Circolo Legambiente di Seveso-Barlassina). Cito WWF (sezioni Groane, Cantù e Como), Puska, Comitato Parco Brughiera, Circolo Cardellino, Seveso Vivo e altre. Nell'autunno 2007 quasi tutte queste Associazioni ancora attive (WWF Seregno al posto di WWF Cantù, Noi per Cesano al posto di Seveso Vivo) costituivano con altre Associazioni il Coordinamento che si diede come nome Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile. Nel 2024, dopo una dolorosa 'diaspora', alcuni aderenti alle associazioni di cui sopra hanno costituito un gruppo operativo che si è dato il nome di Associazioni Ambientaliste Insieme in Rete, continuando comunque a 'militare' nelle rispettive Associazioni citate per gli anni 1989 al 2007.
  2. Comunicazione delle attività: l'attività del WWF si svolge su tavoli tematici, in conferenze dei servizi e in incontri tecnici con attività di campo. Essendo attività pubbliche anche gli atti che accompagnano sono pubblici e accessibili a tutti. Ma alla bisogna vengono emessi comunicati (anche stampa) che nel periodo 2016/2019 sono stati pubblicati anche sui siti dei comuni interessati.
  3. Collaborazione con altre associazioni: avendo ricevuto l'invito da Pedemontana e da Regione Lombardia di svolgere attività di supervisione e di partecipare alla Conferenza dei Servizi ho invitato chiunque ne avesse interesse a fornirmi elementi che ritenessero di rappresentare nei momenti istituzionali ai quali solo il WWF può partecipare. Qualche associazione ha contribuito, qualche gruppo ha sdegnatamente rifiutato polemizzando sui social e anche su questo blog.
  4. Conflitto di interessi: Se il WWF avesse affidato l'incarico di supervisione ai lavori di bonifica a un disoccupato o a un incompetente quale 'voto di scambio' ci avrei visto forse un conflitto, ma soprattutto non avrebbe perseguito la finalità di un'associazione ambientalista che da sempre contrasta Pedemontana ma con argomentazioni tecniche, non con banali slogan antagonisti. Circa la coerenza delle posizioni che verranno prese (o che sono state prese con le osservazioni e prescrizioni che abbiamo presentato alla conferenza dei servizi e che Pedemontana ha dovuto recepire) ti rimando ai documenti predisposti per conto dei Comuni tra il 2016 e il 2019 e agli allegati al Decreto 9370 del 20.06.2024 di Regione Lombardia che approva il progetto esecutivo della Bonifica con prescrizioni..."

Un ulteriore commento è arrivato da Sinistra e Ambiente, che ha criticato Del Pero per aver accettato il ruolo di supervisore senza un confronto con altri gruppi ambientalisti. Ha affermato che la sua presenza non rappresenta nessuno se non se stesso o il WWF, e ha chiesto trasparenza sulle associazioni coinvolte nel gruppo "Insieme in Rete".

Nel commento, Sinistra e Ambiente ha scritto:

"Nel fantastico mondo del delegato WWF Lombardia, si edulcorano i fatti a propria convenienza. 1) Il ruolo di 'supervisore' venne offerto ai gruppi ambientalisti che si incontrarono con Pedemontana con una proposta a mezzo stampa avanzata sul Giornale di Seregno il 17/10/2023. I gruppi declinarono ritenendo utile un'azione collegiale di richiesta di un Osservatorio. Il delegato ne approfittò per proporsi, senza informare o confrontarsi con chicchessia. Ergo, la sua presenza nel Tavolo Permanente sulla Bonifica non è rappresentativa di nessuno se non di se stesso o del WWF. 2) Nessun 'invito a chiunque ne avesse interesse a fornire elementi che ritenesse (lui) di rappresentare' è mai arrivato a chi si stava occupando di Pedemontana, i 7 gruppi richiedenti l'osservatorio in primis. 3) Aldilà dei giri di parole, ancora non si sa chi sarebbero i fantomatici gruppi 'resuscitati' o ricreati alla bisogna facenti parte della pagina FB, trasformata in 'coordinamento' 'associazioni Insieme in Rete'. E per ora limitiamoci a questo. La telenovela continua."

I loghi delle associazioni che aderivano a "Insieme in rete". Dalla pagina web del coordinamento

Le risposte di Gianni Del Pero non hanno dissipato tutte le obiezioni sollevate dai vari commentatori, che rimangono pertinenti. In particolare, ci preme ricevere rassicurazioni riguardo alla questione del conflitto di interessi, non solo dal punto di vista formale: l’espletamento dell’incarico di supervisione potrebbe essere pregiudicato anche in modo astratto da potenziali interessi personali o professionali derivanti dall’assunzione dell'incarico stesso.

Nel mese di aprile 2023, l'Ordine dei Geologi della Lombardia proponeva alla Regione Lombardia la candidatura di Gianni Del Pero come membro del Consiglio di Amministrazione di Autostrada Pedemontana Lombarda Spa (la Giunta Regionale poi nominava il sig. Guido Reggiani, proposto dal Cons. Marco Bestetti. Vedi Deliberazione n. XII/264 del 15/05/2023).

Estratto della deliberazione n. XII/264 del 15/05/2023


Successivamente, il 22 novembre 2023, il Direttore di Pedemontana conferiva a Del Pero, Presidente delegato del WWF Lombardia, la supervisione dei lavori di bonifica delle aree influenzate dall'incidente Icmesa.

 

Stralcio della lettera del Direttore Generale di Pedemontana. Fonte Facebook

Pur riconoscendo la competenza professionale di Gianni Del Pero e non avendo motivo di dubitare del rigore con cui potrebbe esercitare il ruolo di supervisore, riteniamo che la questione abbia una rilevanza che va oltre la sua persona. Pertanto, riteniamo giusto chiedere:

  1. Non temi che questo incarico comporti un rischio, anche potenziale, di condizionamento per fini professionali?
  2. Non temi che questo incarico comporti un rischio, anche potenziale, di condizionamento per avvantaggiare la propria organizzazione rispetto ad altre?
  3. Qualora venga ravvisato uno dei rischi paventati, come pensi di comportarti per eliminarlo?

Le risposte a queste domande sono cruciali per garantire che le attività di supervisione della bonifica siano condotte con la massima integrità e trasparenza, mantenendo la fiducia dei cittadini e di tutte le associazioni coinvolte.

 

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Aggiornamento 1 agosto 2024

Pedemontana e WWF: conflitto di interessi strutturale, perché le risposte non bastano

Ieri, 31 luglio, abbiamo ricevuto da Gianni Del Pero, che ringraziamo, le risposte alle nostre domande. Le pubblichiamo di seguito, seguite da alcune nostre riflessioni.

"Non temi che questo incarico comporti un rischio, anche potenziale, di condizionamento per fini professionali?"
Risposta: Dopo decine di incarichi (e tra questi includo anche l'incarico di Presidente del WWF Lombardia, ma anche quelli che mi hanno visto come Amministratore Pubblico, in particolare di Enti di Tutela Ambientale e di Aree protette) non lo temo affatto. Anche perché chi mi conferisce incarichi sa molto bene chi sono, chi e cosa rappresento, come lavoro e quali sono gli obiettivi che mi prefiggo. E questo, oltre alla competenza tecnica, che senza falsa modestia possiedo, credo sia anche il motivo degli incarichi, non essendo portatore di interessi di lobby o di partito. Visto che ormai me lo posso permettere, ho accettato molteplici incarichi a titolo gratuito (dal WWF da sempre, ma anche sulle questioni ambientali di maggiore rilevanza in Lombardia lo faccio sempre più spesso "pro bono", per le discariche brianzole da oltre 15 anni, per i comuni di Pedemontana quasi dieci) mentre continuo a svolgere altra attività professionale anche per diversi Enti e Amministrazioni, oltre che ovviamente per Privati. Nessun condizionamento, nessuna limitazione alla mia attività. E quindi, a maggior ragione oggi, dopo decenni di attività e di riconosciuta integrità e trasparenza, non temo alcun condizionamento o rischi potenziali di alcun tipo.

"Non temi che questo incarico comporti un rischio, anche potenziale, di condizionamento per avvantaggiare la propria organizzazione rispetto ad altre?"
Risposta: Credo che la domanda sia mal posta. Il WWF, come tutte le altre Associazioni Ambientaliste, svolge attività per la causa ambientalista e non certo per avvantaggiarsi (ma da quale punto di vista?). L'incarico conferito a un rappresentante del WWF è un riconoscimento della credibilità di cui le Associazioni Ambientaliste godono, non avendo secondi fini o altri "interessi".

"Qualora venga ravvisato uno dei rischi paventati, come pensi di comportarti per eliminarlo?"
Risposta: Non sussistendo nessuno dei rischi paventati, non c'è alcun motivo per pensare a come eliminarli.

Le nostre riflessioni:

Quando abbiamo rivolto alcune domande a Gianni Del Pero, presidente del WWF Lombardia, sulla questione del potenziale conflitto di interessi riguardo all'incarico di supervisore della bonifica da diossina ricevuto da Pedemontana, il nostro timore non era rivolto alla persona, ma ritenevamo che il conflitto potesse essere di tipo strutturale. Infatti, in premessa avevamo scritto:

  • "... ci preme ricevere rassicurazioni riguardo alla questione del conflitto di interessi, non solo dal punto di vista formale: l’espletamento dell’incarico di supervisione potrebbe essere pregiudicato anche in modo astratto da potenziali interessi personali o professionali derivanti dall’assunzione dell'incarico stesso."
  • "Pur riconoscendo la competenza professionale di Gianni Del Pero e non avendo motivo di dubitare del rigore con cui potrebbe esercitare il ruolo di supervisore, riteniamo che la questione abbia una rilevanza che va oltre la sua persona."

Le risposte di Gianni Del Pero mostrano una forte fiducia nelle sue competenze professionali e nella sua integrità personale. Tuttavia, l'analisi delle risposte in relazione ai criteri posti in premessa rivela alcune criticità rispetto alla questione del conflitto di interessi di tipo strutturale che avevamo sollevato.


Rischio di condizionamento per fini professionali:
Gianni Del Pero afferma di non temere alcun condizionamento, basandosi sulla sua lunga carriera e sulla trasparenza che ha sempre dimostrato. Tuttavia, la risposta si concentra principalmente sulla sua persona e non affronta la questione più ampia del conflitto di interessi di tipo strutturale. Il problema posto dal blog non riguarda la sua integrità personale, ma il fatto che, in situazioni di supervisione come questa, potrebbero esserci interessi professionali o personali che influenzano, anche involontariamente, il giudizio e le decisioni.

Rischio di condizionamento per avvantaggiare la propria organizzazione:
La risposta qui sembra trascurare l'essenza del problema sollevato. Del Pero sostiene che il WWF, come le altre associazioni ambientaliste, non opera per avvantaggiarsi ma per una causa più grande. Tuttavia, non risponde pienamente alla preoccupazione riguardo al potenziale di favorire la propria organizzazione (il WWF) rispetto ad altre associazioni. Anche se l'obiettivo è nobile, esiste comunque il rischio che il WWF possa essere percepito come avvantaggiato nella sua reputazione o nelle sue future possibilità di ottenere incarichi simili.

Gestione dei rischi paventati:
Gianni Del Pero afferma che non esistono rischi, quindi non c'è necessità di pensare a come eliminarli. Questa risposta sembra non considerare il concetto che anche il solo percepire la possibilità di un conflitto di interessi può essere problematico. Non risponde alla premessa che il conflitto potrebbe essere di natura strutturale, al di là delle intenzioni e dell'integrità del singolo.

Considerazioni:
Le risposte di Gianni Del Pero non sembrano cogliere pienamente la natura del conflitto di interessi strutturale che il blog ha sollevato. Mentre Del Pero si concentra sulla sua esperienza e integrità personale, non affronta adeguatamente la questione della struttura stessa dell'incarico e di come questo potrebbe presentare rischi intrinseci, indipendentemente dalla persona che lo ricopre.

Gianni Del Pero dovrebbe considerare di adottare una prospettiva più ampia, che includa anche la percezione pubblica e il potenziale conflitto di interessi strutturale. Dovrebbe stabilire delle misure di salvaguardia che vadano oltre la sua persona, come ad esempio:

  • Trasparenza: Pubblicare regolarmente rapporti dettagliati sulle attività di supervisione svolte, accessibili a tutte le associazioni e al pubblico.
  • Coinvolgimento di terze parti: Coinvolgere altre associazioni ambientaliste o esperti indipendenti nella supervisione per garantire che l'incarico sia gestito in modo equilibrato e trasparente.
  • Autovalutazione: Stabilire meccanismi di autovalutazione periodica per garantire che l'incarico venga svolto senza influenze esterne e nel rispetto dei più alti standard etici.

Adottare questi accorgimenti potrebbe aiutare a mitigare le preoccupazioni relative al conflitto di interessi strutturale e rafforzare la fiducia del pubblico e delle altre associazioni, gruppi e comitati nel processo di bonifica.

10 commenti:

  1. La questione della supervisione della bonifica è un aspetto cruciale della vicenda Pedemontana. Gli stakeholder, o portatori di interessi, nel campo ambientale dovrebbero operare senza ambiguità, e il blog Brianza Centrale ha fatto bene a sollevare il problema. È nell'interesse di tutti, in primis del WWF Lombardia, chiarire questi aspetti rispondendo alle domande in maniera soddisfacente. È assolutamente ridicolo argomentare che il conflitto di interessi, o voto di scambio (come l'ha definito Gianni Del Pero), sarebbe esistito solo se il WWF avesse nominato un disoccupato come supervisore. Cosa significa? Nominare un disoccupato per un lavoro non retribuito mi sembra piuttosto un modo di approfittarsi. Quale sarebbe il tornaconto?

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    1. Il potenziale conflitto di interessi imputato al Presidente del WWF da parte del blog non è normato, quindi dal punto di vista legale non sussiste alcuna violazione. Lo Statuto del WWF Italia prevede incompatibilità con incarichi politici o con la partecipazione a campagne elettorali, nonché con incarichi a pagamento ottenuti per via della carica, ma non contempla situazioni come quella attuale. Tuttavia, il blog ha sollevato una questione di opportunità, che merita di essere presa in considerazione. Il fatto che questo incarico sia stato contestato anche da diversi gruppi e associazioni ambientaliste avrebbe dovuto indurre a una maggiore cautela.

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  2. 1) "Non temi che questo incarico comporti un rischio, anche potenziale, di condizionamento per fini professionali"? Dopo decine di incarichi (e tra questi ci metto anche l'incarico di Presidente del WWF Lombardia, ma anche quelli che mi hanno visto come Amministratore Pubblico, in particolare di Enti di Tutela Ambientale e di Aree protette) non lo temo affatto. Anche perchè chi mi conferisce incarichi sa molto bene chi sono, chi e cosa rappresento, come lavoro e quali sono gli obiettivi che mi prefiggo. E questo oltre alla competenza tecnica, che senza falsa modestia possiedo, credo sia anche il motivo degli incarichi, non essendo portatore di interesse di lobby o di partito. Visto che ormai me lo posso permettere ho accettato molteplici incarichi a titolo gratuito (dal WWF da sempre, ma anche sulle questioni ambientali di maggiore rilevanza in Lombardia sempre più spesso lo faccio "probono", per le discariche brianzole da oltre 15 anni, per i comuni di Pedemontana quasi dieci) mentre continuo a svolgere altra attività professionale anche per diversi Enti e Amministrazioni, oltre che ovviamente per Privati. Nessun condizionamento, nessuna limitazione alla mia attività. E quindi, a maggior ragione oggi dopo decenni di attività e di riconosciuta integrità e trasparenza, non temo alcun condizionamento o rischi potenziali di alcun tipo.

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  3. 2) "Non temi che questo incarico comporti un rischio, anche potenziale, di condizionamento per avvantaggiare la propria organizzazione rispetto ad altre"? Credo che la domanda sia mal posta. Il WWF come tutte le altre Associazioni Ambientaliste svolgono attività per la causa Ambientalista e non certo per avvantaggiarsi (ma da quale punto di vista?). L'incarico conferito ad un rappresentante del WWF è un riconoscimento della credibilità di cui le Associazioni Ambientaliste godono, non avendo secondi fini o altri "interessi"
    3) "Qualora venga ravvisato uno dei rischi paventati, come pensi di comportarti per eliminarlo?" Non sussistendo nessuno dei rischi paventati non c'è alcun motivo per pensare a come eliminarli.

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  4. Grazie delle risposte. Le abbiamo inserite nel post facendole seguire da alcune nostre riflessioni.

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  5. Leggere ciò che Del Pero scrive in risposta a Brianza Centrale non fa che accrescere le preoccupazioni e i dubbi. Per lui non ci sono problemi, è tutto normale, è tutto a posto, tutto è "probono", lui garantisce e si autoassolve. Non coglie il fattore che tutto questo possa incrinare la sua credibilità, non coglie la confusione tra la sua attività professionale che si sovrappone a quella ambientalista.

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  6. Gianni Del Pero - WWF1 agosto 2024 alle ore 10:47

    L' anonimo Alberto non coglie che la credibilità è un attributo che si costruisce nel tempo dopo avere dimostrato coerenza, competenza e assenza di secondi fini. E proprio grazie alla credibilità maturata che il WWF e il suo Presidente, da sempre Geologo, continuano a ricevere incarichi. E "probono" ha un significato semplice e preciso di "attività intrapresa nel pubblico interesse, volontariamente ed a titolo gratuito, per il bene comune"

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    1. Capisco la tua posizione, ma il proverbio "chi si loda s'imbroda" mi sembra calzante in questo contesto. La credibilità, come giustamente sottolinei, si costruisce con coerenza, competenza e assenza di secondi fini, e dovrebbe essere riconosciuta dagli altri, non autocelebrata. Quando si sottolinea troppo la propria virtù, si rischia di scivolare nell'autocompiacimento, che può far apparire poco genuino anche il lavoro più meritevole. Il vero valore del "pro bono" sta nell'azione disinteressata, che non ha bisogno di essere proclamata per dimostrare la propria efficacia e il proprio impatto.

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    2. Boh? Quindi vale il riconoscimento di credibilità di Pedemontana che ha affidato un incarico a Del Pero sapendo che e' un ambientalista o no? E vale il riconoscimento di credibilità del WWF che lo ha nominato Presidente per la Lombardia?

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    3. Questa discussione si sta trasformando in una sterile polemica e auspichiamo che si chiuda qui. Da questo momento, accetteremo solo commenti che entrano nel merito della questione. Grazie a tutti per la collaborazione.

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