venerdì 31 gennaio 2025

Brianza 30 km/h: un'opportunità per città più sicure e sostenibili


L'introduzione del limite di velocità di 30 km/h nelle città europee sta dimostrando un impatto significativo sulla sicurezza stradale e sulla qualità della vita urbana. Secondo una ricerca condotta dal Dipartimento di Pianificazione dei Trasporti e Ingegneria della National Technical University of Athens, l'adozione di questo limite ha portato a una riduzione media del 23% degli incidenti stradali, del 37% delle vittime e del 38% dei feriti. Inoltre, sono stati registrati benefici ambientali, con una diminuzione delle emissioni del 18%, del rumore di 2,5 dB e del consumo di carburante del 7%.

Intervallo e valori medi dell'effetto quantitativo dei limiti di velocità urbani di 30 km/h

In Italia, Bologna e Firenze si distinguono tra le città che hanno implementato questa misura con risultati incoraggianti. A Bologna, si è osservata una riduzione del 14,5% degli incidenti stradali, mentre a Firenze l'adozione del limite di 30 km/h ha contribuito a un miglioramento della sicurezza per pedoni e ciclisti. Questi dati, sebbene ancora in fase di analisi, sono in linea con le tendenze osservate in altre città europee che hanno adottato il limite di velocità urbano.

Panoramica delle città più importanti - sia in termini di dimensioni che di leadership - che hanno adottato i limiti di velocità di 30 km/h, insieme ai loro obiettivi e motivazioni principali.


Esperienze consolidate in altre città come Parigi, Bruxelles e Zurigo rafforzano ulteriormente la validità di queste misure. A Parigi, ad esempio, la riduzione della velocità ha portato a una diminuzione del 40% degli incidenti e del 25% delle vittime, mentre a Bruxelles si è registrato un calo del 10% degli incidenti e del 55% delle vittime. Questi risultati suggeriscono che l'adozione su larga scala di limiti di velocità più bassi nelle aree urbane non solo migliora la sicurezza stradale, ma contribuisce anche a un ambiente più sostenibile e vivibile.

Alla luce di questi dati, è evidente che l'introduzione del limite di 30 km/h rappresenta una strategia efficace per ridurre gli incidenti, migliorare la qualità dell'aria e rendere le città più sicure e accoglienti per tutti i cittadini. L'esperienza di Bologna e Firenze, pur ancora in fase di studio, conferma il valore di questa politica e suggerisce la necessità di un'implementazione più ampia a livello nazionale ed europeo.

Questi risultati dovrebbero far riflettere anche gli amministratori delle nostre città, in particolare quelli della Brianza, affinché prendano in considerazione l'introduzione del limite di 30 km/h nelle aree urbane. Una "Brianza 30 km/h" potrebbe portare benefici simili a quelli osservati nelle altre città europee, migliorando la sicurezza stradale, riducendo l'inquinamento e rendendo i centri urbani più vivibili per tutti i cittadini.

 

Purtroppo, non tutti gli amministratori sembrano aver compreso i benefici di questa proposta. A Lissone, il Gruppo Vivi Lissone aveva portato in Consiglio Comunale la richiesta di introdurre il limite di 30 km/h, ma la maggioranza ha bocciato l'iniziativa, dimostrando una scarsa sensibilità verso un tema così importante per la sicurezza e la vivibilità urbana. È auspicabile che lo studio citato, disponibile cliccando qui, possa contribuire a far riflettere altre amministrazioni e spingerle a prendere la strada del 30 km/h, come già avvenuto con successo in molte città europee.

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