mercoledì 5 marzo 2025

Circolo Ambiente: "Erba si conferma la città del cemento e dell'asfalto"


di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"


Un altro prato verrà cancellato fare posto all'ennesima cementificazione. E' quanto succede a Erba, dove lungo la via Marconi nella frazione di Arcellasco, a breve partirà un intervento edilizio per la costruzione di nuove palazzine residenziali e un altro parcheggio. Si tratta dell'ennesima cementificazione a Erba, uno dei Comuni più urbanizzati in provincia di Como, che già ha avuto il triste record di cementificazione.

Un ulteriore consumo di suolo, quello di Arcellasco, che si sarebbe potuto evitare mantenendo il prato verde, se le precedenti o l'attuale Amministrazione comunale di Erba avessero avuto la volontà e il coraggio di cancellare dal PGT le previsioni urbanistiche di edificazione, cosa che più volte noi abbiamo chiesto, anche tramite una raccolta di firme sottoscritta da centinaia di cittadini.


Accanto all'intervento immobiliare, l'attuale Giunta del sindaco Caprani ha pensato di utilizzare gli oneri di urbanizzazione per realizzare un nuovo parcheggio. Una scelta che si somma alle altre recenti decisioni della stessa Giunta, che si comporta come un disco rotto: sa solo pensare alle automobili e ai parcheggi, in una città già troppo cementificata e trafficata. In alternativa quei soldi degli oneri si potevano utilizzare per interventi a favore della mobilità pedonale, come ad esempio la realizzazione e sistemazione dei marciapiedi e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali lungo le vicine via Adua e via Leopardi, quest'ultima già dimostratosi pericolosa per i pedoni.

I nuovi parcheggi previsti in via Marconi si vanno ad aggiungere ad altri previsti in centro città. Sono infatti in fase di realizzazione i nuovi posteggi lungo la via Fiume, che hanno comportato il taglio di un albero di alto fusto; altri parcheggi sono previsti in via Volta, che determineranno la cancellazione di un bel parco privato verde e il taglio di alberi di alto fusto, come ci hanno più volte segnalato alcuni cittadini residenti in zona, contrari come noi alla cancellazione di aree verdi e alberate per far posto alle automobili!


Con queste ultime e pessime decisioni della Giunta, Erba si conferma la 'Città del cemento e dell'asfalto', per colpa di una Amministrazione priva di una visione che vada al di là della logica delle villette e dei parcheggi. La città avrebbe bisogno di altro, di una visione che vada incontro alle reali esigenze dei residenti, che non sono certo quelle di nuove colate di cemento e asfalto!

martedì 4 marzo 2025

Tutela e valorizzazione dello ‘Zoc del Peric’: una giornata di volontariato a Fabbrica Durini


di Antonio Bertelè, consigliere del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”


Domenica 2 marzo volontari del Circolo ambiente "Ilaria Alpi" e dell'associazione Le Contrade hanno ‘ripulito’ il lavatoio di Fabbrica Durini, all'interno dell’area naturalistica del PLIS ‘Zoc del Peric’.  Il lavatoio ha un'importanza non solo storica, ma anche culturale e naturalistica. Era l'approvvigionamento di acqua per tutta la frazione e anche una sorta di ‘centro di aggregazione’. L'importanza naturalistica è evidenziata dalla fauna presente e fotografata durante l'operazione, tra cui alcuni esemplari di rana verde, di larva di salamandra e una sanguisuga. Accanto esiste ancora un antico lavello, forse addirittura ricavato da un preistorico avello.


Il problema che ha reso necessaria la pulizia appena effettuata è l’abbondante crescita di vegetazione all’interno delle vasche, sviluppatasi per la scarsità di acqua e ricchezza di limo. Non è che manchi acqua nella falda, essendo un sito di risorgive, ma si è creato un problema di captazione o di canalizzazione. Infatti dalla bocca principale ne esce poca e durante il periodo secco neanche quella, ma fortunatamente l’acqua nella roggetta che nasce appena a valle del lavatoio non manca mai.
Il piccolo corso d’acqua scende poi a formare, insieme ad altre sorgenti come le fontanelle di Colciago, l’area umida dello ‘Zoc del Peric’, che non secca mai completamente, neanche in piena estate. Da qui la sua importanza dal punto di vista naturalistico.


Ricordiamo tra l’altro che la citata area umida - ubicata a cavallo tra i territori di Alzate e di Lurago d’Erba e che costituisce il cuore del Parco - è inserita nell’AREN (Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale) e, in coincidenza con il prossimo evento internazionale “Save the frogs day 2025”, il Circolo ambiente "Ilaria Alpi" e l'associazione Le Contrade stanno programmando un’uscita serale sul posto, allo scopo di osservare gli anfibi, le ovature, i girini, le rane impegnate loro gracidio, le salamandre e qualunque altro elemento ci possa sorprendere. La stessa sera ascolteremo il verso delle civette, che nel silenzio effettuano il loro richiamo.

Tra la primavera e l’estate sono poi previste altri interventi di salvaguardia e attività di conoscenza del territorio del PLIS ‘Zoc del Peric’.

lunedì 3 marzo 2025

Meda: il silenzio dell’amministrazione su Pedemontana e la protesta dei cittadini


Mentre in molti comuni attraversati dalla Pedemontana si stanno svolgendo incontri pubblici per informare i cittadini sugli impatti dell’opera, a Meda regna il silenzio. Nessuna assemblea, nessuna comunicazione chiara da parte dell’amministrazione, nonostante le conseguenze che il tracciato avrà sul territorio.

Di fronte a questa situazione, il Coordinamento NO Pedemontana ha deciso di farsi sentire con un’iniziativa forte: un presidio rumoroso previsto per venerdì 7 marzo 2025, dalle 17:30, all’angolo tra via Tre Venezie e via Polo a Meda. Lo scopo è chiaro: chiedere che Pedemontana esca allo scoperto e spieghi pubblicamente cosa succederà nei quartieri coinvolti.

Nel frattempo, lungo tutto il tracciato dell’autostrada, si moltiplicano le denunce degli ambientalisti e dei comitati locali, che documentano lo scempio che il progetto sta causando. Aree verdi devastate, cantieri che avanzano senza trasparenza e un’opera che continua a suscitare dubbi e preoccupazioni tra i cittadini.

I Comitati NO Pedemontana, in questi giorni, stanno intensificando le loro iniziative per informare la popolazione e contrastare quello che definiscono un “progetto insostenibile” dal punto di vista ambientale ed economico. La mobilitazione non si ferma: la richiesta è che i cittadini siano messi al corrente e che le istituzioni si facciano garanti della trasparenza.

Il 7 marzo, a Meda, sarà il rumore della protesta a rompere il silenzio.