martedì 29 luglio 2025

Un nuovo ospedale a Seregno? Una scelta politica, non sanitaria


Il Consiglio regionale lombardo ha approvato una mozione che invita la Giunta a “definire un progetto di rilancio dell’ospedale di Seregno”. L’indirizzo è chiaro: costruire un nuovo polo riabilitativo moderno nella zona di San Salvatore, su un’area attualmente verde e a destinazione agricola.

L’operazione, presentata come urgente e necessaria, è stata salutata da alcuni come un passo avanti. Ma è davvero così?

A quanto pare no, almeno stando alle parole di chi quell’ospedale lo conosce bene. Un lavoratore della struttura di via Verdi ci ha contattato per esprimere un punto di vista che raramente trova spazio nel dibattito pubblico:

    “La necessità di un nuovo presidio non è mai partita dagli operatori sanitari. Gli spazi interni dell’attuale struttura sono belli, funzionali e perfettamente adatti all’attività riabilitativa. Il problema è politico, non sanitario.”

Un’affermazione che fa riflettere, soprattutto se si considera un altro elemento che continua a rimanere nell’ombra: cosa si intende fare dell’attuale sede ospedaliera, situata nel cuore di Seregno, in una zona dalla forte appetibilità immobiliare.

Perché questo aspetto, centrale nella valutazione dell’intera operazione, non viene chiarito? Perché, come spesso accade, quando si lancia un grande progetto non ci viene detto tutto?

E poi c’è il terreno. L’area di San Salvatore è un polmone verde, una zona agricola ancora integra in un territorio ormai martoriato da decenni di consumo di suolo. È lì che si vorrebbe costruire un nuovo ospedale, sacrificando spazi naturali che andrebbero invece valorizzati e protetti – perché sono questi gli ambienti che davvero favoriscono la salute, non solo fisica, ma anche ambientale e collettiva.

A questo si aggiunge un altro dato, tutt’altro che secondario: ristrutturare la struttura esistente costerebbe circa la metà rispetto alla costruzione di un nuovo ospedale. In un momento in cui le risorse pubbliche sono limitate, è davvero saggio scegliere la strada più onerosa, che per di più prevede il sacrificio di un’area agricola preziosa?

Un ospedale moderno non può essere solo un contenitore tecnologico calato dall’alto. Deve inserirsi in una rete territoriale pensata per il benessere complessivo della popolazione, non per valorizzare economicamente le aree centrali a scapito di quelle agricole.

Il blog Brianza Centrale è nato proprio per dare voce a chi questi temi li vive e li difende ogni giorno. E continueremo a farlo.
Perché la salute non si costruisce sul cemento. Si difende con scelte giuste, trasparenti e, soprattutto, lungimiranti.

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