di Paolo Conte, portavoce di Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile
e Gemma Beretta, presidente del circolo Legambiente Laura Conti di Seveso
Ancora una volta – la prima era stata in occasione del discorso per il primo compleanno della Provincia di Monza e Brianza – il presidente Allevi ha riportato al centro dell’attenzione pubblica la questione ambientale e il desiderio della sua Amministrazione di farsi guida di un cambiamento e di una riqualificazione.
Questo riscatto ha un nome: Seveso.
Così il presidente Allevi, nel Convegno “Lambro, un anno dopo” tenutosi a Monza il 23 febbraio scorso, ha ricordato in modo corretto che dopo il drammatico incidente per cui la cittadina briantea è ricordata in tutto il mondo – si trattò del primo incidente industriale nella nostra Europa di tali dimensioni e di tali incognite nelle conseguenze sulla salute pubblica – Seveso divenne il nome mantra di un desiderio di riscatto e di qualificazione delle norme di sicurezza delle industrie che sono necessarie al nostro sviluppo. La direttiva Seveso è il nome di un insieme di norme volte a garantire una attenzione preventiva che scongiuri atti di incuria e di disinvestimento che sono spesso all’origine di incidenti di impatto irreversibile.
Il presidente si fa portavoce di una iniziativa di legge simile a quella che porta il nome di Seveso per quello che riguarda la cura dei fiumi, a partire dal disastroso incidente occorso al Lambro lo scorso anno.
“Nessuno è da solo profeta in patria”.
Così abbiamo detto al presidente Allevi lo scorso anno, presentandoci a lui come Rete di Associazioni e realtà ambientaliste – che hanno a cuore il bene pubblico di questa tartassata terra di Brianza. Gli abbiamo proposto alleanza e sostegno proprio a fronte di quello che ora il presidente menziona: che l’incidente di Seveso non sia dimenticato. Perché questo accada è necessario che ora la Provincia di Monza e Brianza – per quanto questo sia difficile – prenda voce pubblica insieme a noi per scongiurare il piano forsennato della Regione Lombardia che conferma nel suo progetto definitivo relativo all’autostrada Pedemontana lo sbancamento del Bosco delle Querce. Il Bosco delle Querce di Seveso e Meda è l’opera di bonifica straordinaria che fu attuata a partire dagli anni Ottanta per contenere le scorie e i resti dell’incidente industriale, contenere l’inquinamento del suolo su cui si depositarono quantità altissime di diossina. Una bonifica che continua tutt’oggi.
Con quale credibilità il presidente Allevi potrà sostenere le sue giuste affermazioni se questo atto ingiusto e dannoso per il bene pubblico verrà perpetrato sotto i suoi occhi e nel tempo del suo governo?
venerdì 25 febbraio 2011
Brianza e ambiente: la direttiva Seveso sepolta sotto l'asfalto di Pedemontana
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