Il 23 febbraio 2011 la Provincia Monza e Brianza fa il punto della situazione, partecipano Paola Brambilla Presidente WWF Lombardia e Damiano di Simine Presidente Legambiente Lombardia.
Il 23 febbraio 2010, nelle prime ore del giorno, ignoti aprono dolosamente le saracinesche delle cisterne alla Lombarda Petroli di Villasanta. Un'onda nera di oltre 2.600 tonnellate di gasolio e olio combustibile si riversa sul terreno e precipita in fognatura fino a raggiungere il depuratore di San Rocco: unita alle piogge dei giorni precedenti, tracima oltre gli sfioratori d'ingresso dell'impianto e si riversa nel Lambro.
L'azione della Provincia congiuntamente a quella dei tecnici di Brianzacque, azienda che gestisce il depuratore, riesce a trattenere nelle vasche primarie oltre 1200 tonnellate di materiale inquinante ma il danno al fiume è comunque immenso; la melma oleosa ne devasta l'intero corso fino al Po dove viene fermata dalla protezione civile all'altezza della diga di Isola Serafini.
Ad un anno dal disastro si fa il punto della situazione, con i monitoraggi compiuti da Arpa Lombardia, gli interventi di messa in sicurezza, le prime opere di bonifica ma anche guardando in prospettiva al recupero ambientale con le azioni del contratto di fiume e il piano d'ambito territoriale ottimale.
Ne parlano gli amministratori ed i tecnici tornando sul luogo più colpito dal disastro, il grande depuratore di San Rocco, che tratta le acque nere di buona parte della Provincia di Monza e della Brianza.
Ore 9.30 ALSI SpA Depuratore Monza S.Rocco, tangenziale nord uscita Monza S.Alessandro, via Enrico Fermi 105
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venerdì 18 febbraio 2011
Lambro: un anno dopo - incontro sul luogo più colpito dal disastro
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