Incontro a Intimiano, Martedì 15 febbraio, ore 21.00, sala delle Coppe
Oratorio di Intimiano (Via Vittorio Emanuele, di fronte alla chiesa).
Regione Lombardia ha in progetto di realizzare una ragnatela d’asfalto di nuove super/autostrade che si estenderà per 459 chilometri, costerà alle tasche dei cittadini 13,1 miliardi di euro e devasterà ampie zone verdi e agricole della nostra area.
Una di queste nuove ‘opere’, la variante B del Secondo Lotto della Tangenziale di Como (costo 823 milioni), minaccia di devastare la brughiera e i boschi sopravvissuti all’urbanizzazione dei comprensori di Orsenigo, Montorfano, Intimiano, Senna. Inserita nel progetto Pedemontana, prevede infatti la realizzazione di un collegamento a 4 corsie + 2 di emergenza laddove ora si estendono campi, boschi e aziende agricole.
Nonostante la mancanza di fondi, il progetto sta continuando il suo iter ed è necessario quindi mantenere alto il livello d’attenzione, per evitare che un progetto tanto devastante quanto inutile possa produrre danni irreparabili.
UNA VOLTA DEVASTATO, L’AMBIENTE NON SI PUÒ RECUPERARE NE’ ‘RIAGGIUSTARE’.
La necessità di una tale infrastruttura è tutta da dimostrare. I dati sui flussi di traffico dicono anzi che una spesa così esorbitante per un flusso così ridotto è un inutile sperpero. Per di più: il progetto elaborato da Società Pedemontana prevede di INCREMENTARE il traffico in quest'area, invece di sgravarlo!
Il problema della mobilità è perfettamente risolvibile con altri interventi di gran lunga meno impattanti. Esistono numerose proposte e soluzioni alternative molto più sostenibili, sensate, efficaci, rispettose del territorio e quindi delle esigenze di TUTTI i cittadini che lo popolano.
Sono molte le ragioni per opporsi a un progetto INUTILE e insensato. Soprattutto laddove le alternative più pulite (in tutti i sensi) esistono.
Come fermare questo progetto?
Innanzitutto chiedendo alla politica di riassumere il ruolo che le compete: ossia quello di gestire e amministrare, in questo caso la mobilità, con intelligenza, nell’interesse e per il bene comune, senza avvallare acriticamente progetti avanzati da privati e società costruttrici palesemente di parte.
E possibile fermare la devastazione del territorio? Come?
Una cosa è certa, se nessuno fa nulla di certo sarà impossibile fermare il progetto. Ma se invece, come è avvenuto in altri casi, si riesce a far arrivare in Regione il messaggio chiaro e forte di TUTTI coloro che sono contrari, a qualsiasi titolo e quale che sia la loro visione su possibili alternative, a questa devastante cementificazione, qualche possibilità c’è. Perché non è sempre vero che “tanto fanno quello che vogliono”. Non se gli facciamo sentire la nostra voce.
Allo stato attuale, è ancora possibile fare qualcosa.
Certo cambiare non è facile, però è vitale.
E’ perfino possibile sperare in un successo. A patto che ci si mobiliti e si agisca uniti.
Salvabrughiera ha già fatto molto al riguardo, ma ha bisogno di un maggior sostegno. C’è bisogno di fare di più. Per dare ancor più incisività all’iniziativa portata avanti da Salvabrughiera e da ogni altro gruppo che si sia mosso per la difesa del territorio è indispensabile unire le forze, mobilitarsi, essere in tanti e uniti.
Per questo abbiamo indetto questo incontro, allo scopo di far incontrare tutti coloro che, a vario titolo, si stanno dando da fare o intendono darsi da fare per opporsi a questo progetto, quale che sia la loro visione su possibili soluzioni alternative.
L’invito è rivolto a TUTTI, ma davvero tutti: cittadini, associazioni, reti, istituzioni.
Lo scopo è riunire intorno a un tavolo le forze più disparate per fare in modo che possano incontrarsi, contarsi, confrontarsi, coordinarsi e organizzarsi, così da suddividersi compiti e impegni, condividere idee e sostenersi reciprocamente. Per creare un fronte comune, per non disperdere le forze disponibili, ma organizzarle utilmente.
L’intento è di creare un COORDINAMENTO tra TUTTI coloro che vogliono tirarsi su le maniche e fare qualcosa, o lo stanno già facendo, per lavorare tutti insieme per un obiettivo comune:
fermare la cementificazione e devastazione delle nostre aree verdi.
L’importanza di fare fronte comune è chiara a tutti. Le divisioni fanno comodo solo a chi vuole indebolire il fronte dell’opposizione.
Che cos’è un Coordinamento?
È uno spazio all’interno del quale tutte le realtà interessate a collaborare possono organizzarsi e sentirsi egualmente partecipi. È fatto di riunioni periodiche per coordinare il lavoro da svolgere, le varie attività da intraprendere, le iniziative da portare avanti. Per condividere e suddividere i compiti, così da incrementare la capacita operativa e la resistenza di tutti coloro che intendono mobilitarsi.
A che cosa serve un coordinamento?
A unire tutte le forze disponibili perché lottino insieme per un obiettivo comune, quale che sia il progetto alternativo che sostengono (variante A, Novedratese o un piano più intelligente e integrato per una mobilità sostenibile). Lo scopo di un Coordinamento è di creare un collegamento tra tutte le realtà che localmente e non solo si muovono con uno stesso obiettivo, così da formare una massa critica capace di influire sugli amministratori (locali, provinciali o regionali) e spingerli a GESTIRE in modo intelligente-sostenibile, le problematiche legate alla mobilità, riappropriandosi del ruolo di amministratori che gli compete, invece di accogliere acriticamente progetti avanzati dai privati.
È un doppione di Salvabrughiera?
Assolutamente no. Il coordinamento non intende essere un doppione di altre iniziative, né porsi in antitesi ad altri antagonisti del piano autostrade, NON nasce in opposizione ad alcuna altra realtà già esistente sul territorio. All’opposto intende consentire anche a chi ha visioni differenti - e a chi intende ora mobilitarsi attivamente - di collaborare e sentirsi parte di un unico organismo, per dare forza a chi tanto ha già fatto e allargare ulteriormente il raggio d’azione delle iniziative coordinate, rendendo così più incisive le azioni portate avanti da ognuno. È uno spazio in cui tutti possono lavorare insieme e riconoscersi e Salvabrughiera ne fa parte a pieno titolo.
Ma è possibile unire gente che la pensa in modo disparato e vuole cose disparate?
Basta volerlo. L’incontro è tra gente che un obiettivo comune ce l’ha:
FERMARE LA REALIZZAZIONE DELLA VARIANTE B DEL SECONDO LOTTO DELLA TANGENZIALE.
Dopo avere raccolto TUTTE le informazioni utili per valutare la situazione, potremo anche discutere su quale possa essere la proposta (o le proposte alternative) più sensate e praticabili. Tutte le proposte saranno benvenute.
Ma dividersi e restare inattivi in questo momento, in cui invece è indispensabile esercitare tutta la pressione possibile su chi in Regione e/o in Provincia deciderà le sorti del nostro ambiente sarebbe un gravissimo errore, che pregiudicherebbe la possibilità di fermare la devastazione del nostro territorio con un progetto tanto inutile quanto insostenibile.
Per questo invitiamo tutti a partecipare all’incontro, con il massimo spirito di apertura e collaborazione. Più siamo, più forti saremo.
Informazioni: 320 0339 836
sabato 5 febbraio 2011
Per salvare la brughiera e fermare la cementificazione
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