martedì 15 febbraio 2011

Il Seveso: cosa era, cosa è diventato, cosa deve diventare

Auditorium Paolo e Davide Disarò
Piazza Mons. Arrigoni Cesano Maderno

Venerdì 18 Febbraio 2011 - ore 20,30

L'attuale stato di degrado del torrente Seveso, costituisce, per le popolazioni che abitano il suo comrensorio, la perdita di un elemento naturale di grande valore. Tale perdita non può essere sanata da interventi operanti in assenza di un progetto quadro di indirizzo. Progetto che a sua volta deve essere sostenuto da un maggior livello di conoscenza generalizzato, indispensabile per “insinuare” in un pubblico sempre più vasto una consapevole presa di coscienza. Devono essere sempre più delineate chiaramente le dimensioni e le specificità dei fattori che intervengono oggi, negativamente o positivamente, a caratterizzare lo scenario territoriale.
Recuperare il torrente significa anche recuperare una parte importante della memoria e della storia di una regione, operando su valori capaci di provocare un'inversione di tendenza rispetto alla fatalistica rassegnazione che da alcuni decenni ha permesso di minare il paesaggio brianteo e dissiparne i valori.
E' quindi necessario ritornare a considerare il torrente non solo come un “problema irrisolvibile”, ma come una “possibile risorsa”; un tratto d'unione che ponga in reciproca relazione, e potenzi, i valori e le culture dei territori che attraversa.
Si vuole con questo incontro contribuire ad aumentare le condizioni di conoscenza, con il convincimento che un serio programma di intervento teso a recuperare e valorizzare il Seveso e la sua valle può essere efficace solo se il più posssibile condiviso dalla sua gente e capace di suscitarne il consenso e la partecipazione.

Fiumevivo

Programma:
- Il Seveso “cosa era”
- Il Seveso “cosa è diventato”
- Il Seveso “cosa deve diventare”
    Intermezzi e commiato con il gruppo musicale "Tre Note"
    - “Ave Maria” - F. Schubert
    - “Vissi d’arte”- TOSCA - G. Puccini
    - “Rejoice greatly, o daughter of Sion” - G.F. Haendel
    - “Alleluia” - W.A. Mozart

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